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La megale idea
 
La megale idea 2014-02-28 08:21:59 Mario Inisi
Voto medio 
 
1.0
Stile 
 
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Contenuto 
 
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Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    28 Febbraio, 2014
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Clonazione di Gesù

Sinceramente ho trovato il romanzo oltre che illeggibile, piuttosto offensivo e superficiale nei contenuti, nel senso che un libro sulla clonazione di Cristo presuppone una certa conoscenza del modo di vedere della Chiesa almeno sui principali temi di etica quali la fecondazione artificiale o l'aborto, visto che sono tirati in ballo.
Invece troviamo una panoramica su cardinali, suore e papi tutti descritti minuziosamente nelle loro abitudini per 350 pagine ma tutti di un tipo, con interessi che variano dal potere al denaro, con l'eccezione del Torero ( sempre un sacerdote) cui fortunatamente interessano pure le donne. Trovo di cattivo gusto che alcuni personaggi del romanzo non siano di fantasia, per esempio i papi. Vengono scomodati ben 4 papi (fino a Giovanni Paolo II) ma tutti o quasi sono equivoci. In certe parti del libro sembra che l'autore non si renda conto nemmeno di descrivere personaggi equivoci, in quanto gente che persegue i suoi interessi personali spudoratamente poi si trova a parlare di divina provvidenza e a sentirsi il tramite per un ritorno di Gesù, che se ben allevato e educato, starebbe dalla loro parte rinfocolando la fede e aumentando le entrate. Ma gente così dovrebbe casomai evitare questa clonazione, gente così ha dovuto fare carte false in passato per levarseLo di torno. In ogni caso questa gente trova lo scienziato giusto, il prof. Geda, naturalmente ex presidente dell'azione cattolica e un po' incavolato con il cardinale che gli ha tolto in passato il monopolio della vendita delle immagini sacre ma che di fronte all'incarico dimentica cristianamente i torti subiti. Anche qui apro una parentesi per dire che mi è tornato in mente il povero Vittorio Bachelet e veramente mi sembra irrispettoso descrivere tutta una serie di attività amorali presupponendo che tutti, dico tutti quelli che si avvicinano alla fede lo facciano per un tornaconto materiale o di potere o simile. Certamente gente simile doveva essere presente in un romanzo del genere ma come fazione, come sottogruppo, non come totalità di persone tipo clan diversi di un unico tipo di mafia. In questo libro si capisce che l'autore non ha la più lontana idea dei contenuti della fede, cosa non indispensabile a meno che non si voglia scrivere un libro del genere.
In ogni caso in una storia simile mi sarei aspettato una trama, dei problemi, degli intoppi, qualcosa di avvincente. Invece niente. L'idea è così buona che piace a tutti. Perchè perdersi l'occasione per rinfocolare la fede nel mondo? Nessun motivo viene in mente a nessuno. Nessun ostacolo si presenta e i nostri eroi riescono senza fatica a procurarsi tutti i reperti sacri necessari all'esperimento. Unico intoppo, lo scienziato laico, l'unico laico coinvolto, si lascia scappare la notizia con i media. Bisogna arrivare a pagina 280 perchè a qualcuno venga in mente di mettere il bastoncino tra le ruote trafugando metodo scientifico e reliquie, ma il disgraziato si metterà a parlare in latino nel sonno e la moglie si precipita a rivelare la cosa in confessione per cui data l'inesistenza del segreto confessionale, la cosa viene subito risaputa destando sospetti.
Superato l'inghippo si passa agilmente alla scelta delle tre Marie una delle quali necessaria come incubatrice. Certo la procedura prevede qualche aborto, ma in fondo si tratta sempre dello stesso embrione (clonato) per cui il problema etico si riduce. E comunque la suora e il cardinale ma pure i vari papi riflettono saggiamente (come avrebbe potuto fare anche Hitler prima di inventarsi i campi di sterminio) che "non cade foglia che Dio non voglia". Per cui anche il problema etico della clonazione è superato con poca fatica. Alla fine l'idea della clonazione piace a tutti perchè ripropone brillantemente la nascita da una vergine. Quindi, perchè pensarci su? Perchè qualcuno dovrebbe opporsi alla megale idea movimentando un po' il romanzo?
No, per 350 pagine sono tutti d'accordo, papi, vescovi, suore, cardinali: la clonazione s'ha da fare!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Consigliato a chi ha letto...
Spero che qualcuno si offra di leggere il romanzo per dare una opinione non condizionata dalle sue idee personali in fatto di fede. Glielo spedisco volentieri.
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Commenti

10 risultati - visualizzati 1 - 10
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Magari è una provocazione contro le gerarchie ecclesiastiche che con la fede in effetti non hanno niente a che vedere. Per non parlare dello IOR...
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Mario Inisi
28 Febbraio, 2014
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Non mi pare. E' monolitico e comunque a parte il contenuto non succede niente! Lo vuoi?
Da quanto scrivi si tratta di un testo davvero grottesco....la solita vecchia abitudine di generalizzare e fare apparire certi ambienti completamente negativi! Dov'è finita l'obiettività e l'onestà intellettuale? Pur non avendolo letto e ...non avendo l'intenzione di leggerlo condivido le tue opinioni al cento per cento...
In risposta ad un precedente commento
Mario Inisi
28 Febbraio, 2014
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Non è solo questo. Se scrivi un romanzo sulla clonazione non è possibile che la clonazione stia bene a tutti in un ambiente come quello della chiesa. Se anche i protagonisti ci passano sopra, però ci deve essere una stragrande maggioranza contraria. Ci deve essere un po' di trama. Così è il nome della rosa senza nemmeno la rosa.
@Mario le speculazioni e la corruzione presenti a molti livelli in Vaticano non sono più un segreto, almeno per la gente che si informa. Questioni morali come clonazione e aborto sarebbero decisamente irrilevanti di fronte al dio denaro, e la realtà, come spesso accade, ha superato di gran lunga la fantasia. Mi fido comunque del tuo giudizio sull'inconsistenza della trama e preferisco non leggere il libro. Grazie lo stesso :-)
Nonostante, come credente non abbia le "fette di salame" sugli occhi per poter vedere e sentire le nefandezze che hanno compiuto persone appartenenti al clero.... Gesù Cristo è molto di più e molto altro.... La blasfemia contenuta in alcuni scritti non mi attira nemmeno un po'....
Non ho nessuna intenzione di negare la corruzione presente a molti livelli. Ma sono convinto che la maggior parte delle persone che si avvicinano alla fede non lo fanno per tornaconto e che nella chiesa la maggioranza di laici e religiosi sono puliti. Le questioni morali per un vescovo o un papa sono sostanziali e non irrilevanti. Per questo non è ammissibile che non saltino fuori nel senso che non sta in piedi l'idea che solo perchè il clone nasce da una vergine, è l'idea geniale per 3 papi e non so quanti cardinali, suore e compagnia bella. E comunque in un testo come questo se va tutto liscio che gusto c'è per il lettore? Nella clonazione di Hitler si sta con il fiato sospeso, qua sono tutti d'accordo!
Penso che manchi all'autore la conoscenza di base dei principi della religione necessari per scrivere il testo. Non so se il testo si può considerare blasfemo. Per me blasfemo lo è chi si rende conto di esserlo ma non mi pare che l'autore sia ben consapevole di quello che scrive. Penso che si sia informato molto sulle abitudini dei cardinali e niente sui contenuti. E comunque manca pure la trama che avrebbe potuto inventarsi anche senza conoscere bene l'etica cristiana. Con etica intendo che un'esperimento di clonazione umana non può passare così liscio. Procedure in cui sia previsto il sacrificio di embrioni fecondati o addirittura l'aborto al quinto mese di 2 gemelli, come possono andare bene a papi ecc... L'autore dice aborto al quinto mese, appena in tempo per rientrare nei limiti dell'etica. Ma di quale etica? Dell'ospedale, non di quella cristiana. Come si può non sapere che la chiesa non ammette l'aborto? Poi uno non sarà d'accordo ma lo scrittore deve sapere come far parlare i suoi personaggi, cosa pensano.
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
01 Marzo, 2014
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Le questioni morali per il clero sono state spesso irrilevanti, ma non pubblicamente è ovvio. In questo ti do ragione, la trama del libro è inverosimile.
Le persone per cui sono irrilevanti dovrebbero fare altro.
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