Dettagli Recensione

 
Il catino di zinco
 
Il catino di zinco 2014-05-06 15:58:07 mia77
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
mia77 Opinione inserita da mia77    06 Mag, 2014
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il catino di zinco di Margaret Mazzantini

Senza nulla togliere allo stile di Margaret Mazzantini, che anche in quest’opera prima è curato ed elegante (forse troppo), devo dire che per la prima volta mi sono trovata dinnanzi a un suo romanzo, che non mi ha lasciata estasiata.
Forse perché, essendo il suo primo libro, il lessico è diverso da quello dei romanzi che l’hanno succeduto e che io ho di gran lunga preferito.
A mio parere l’autrice, in quest’opera prima,, ha dato più importanza allo stile (molto sfarzoso e con un linguaggio in alcuni punti desueto) che alla trama, penalizzandola.
Questo uso di termini particolari, a mio avviso, ha tolto fluidità a linearità alla storia, distraendomi spesso, durante la lettura.
Ho invece adorato, nel capitolo sette, le pagine dove la scrittrice usa la tecnica dello stream of consciousness: un bellissimo e divertente flusso di coscienza di nonna Antenora, che riflette sulle cose della vita. La seconda parte del libro, è secondo me molto più piacevole della prima.
Sicuramente non lo consiglio come primo approccio a questa scrittrice, perché potrebbe frenare qualcuno alla lettura del seguito della sua produzione (che merita di essere letta in toto).
Comunque, a parte tutto, merita di essere letto (come tutti i romanzi di Margaret Mazzantini!)
Le espressioni o le frasi che mi sono piaciute:
“Sente la linfa della vita seccarsi negli strati imi del corpo: l’indolimento s’è fatto arsura. Gli occhi sbranano l’alto:”Stanotte dovrai scendere in terra con me. Dovrai visitarmi, tu, Madre di tutte le Madri!”;
“La madre terrena, ferina di dolore, stanava la madre celeste dalla sua pace ornamentale, e la tirava giù dabbasso con lei, in ginocchio sui sassi”;
“La guerra, ancora troppo vicina, aveva il sapore delle loro bocche allappate di vino”;
“Il mare gli risvegliava la percezione d’una vita anfibia, prenatale. Lo sentiva avvolgente come quel ricovero uterino, da cui s’era staccato tanto tempo fa, e dove avrebbe desiderato tornare”;
“Gran bel gioco del cazzo la vita, quando inizia a palleggiarti con la morte! Questo è mio, questo è tuo: si mettessero d’accordo prima, e li tracciassero più netti questi confini”;
“Mentre nonna moriva, io dormivo. Morì come tutti gli altri, senza nulla che valga la pena di essere ricordato”.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
170
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

1 risultati - visualizzati 1 - 1
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

a me era piaciuto, anche se lento.
peò non mi ha invogliato rileggerla.
ciao paola
1 risultati - visualizzati 1 - 1

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante
Il cognome delle donne