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Ciò che inferno non è
 
Ciò che inferno non è 2014-11-18 21:18:18 Nadiezda
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Nadiezda Opinione inserita da Nadiezda    18 Novembre, 2014
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Vivere a Brancaccio

Fino ad ora ho letto tutti i libri di questo autore e ne sono sempre rimasta entusiasta perché questo scrittore con le sue parole poetiche riesce a raccontare tutto in maniera diversa.
In questo testo possiamo trovare come negli altri l’amore in tutte le sue forme.
La storia è ambientata in Sicilia più precisamente a Palermo in un quartiere, il Brancaccio.
Qui la legge viene dettata da Cosa Nostra e proprio in questo luogo Don Pino con tutte le sue forze vuole cambiare la vita della gente che vi abita.
In suo aiuto arriverà un suo alunno Federico, un bravo ragazzo di diciassette anni con un cuore grande e pieno di domande.
Federico prima di aiutare Don Pino non aveva mai messo piede a Brancaccio, ma dopo la prima volta anche se gli era costata un pugno e la perdita della bici, ha capito che doveva restare per aiutare.
Federico capisce che in quel luogo non c’è solo cattiveria e molte volte anche ciò che sembra cattivo in realtà non lo è.
Federico in questo luogo conoscerà Lucia una ragazza piena di sogni e che anche il suo cuore ha iniziato a battere in quel quartiere non rinuncia nel sperare in un futuro migliore.
Lucia farà scoprire a Federico tramite i suoi occhi un mondo diverso che si divide dal resto della città solamente da un passaggio a livello.
Lo scrittore ha ambientato tutto il suo libro in un’estate lunga e calda che solo la Sicilia può offrire.
Un’estate di: mare, amici, amore, lotte, perdite, fichi d’India e sabbia.
Un’estate da ricordare, piena di eventi sia tristi che spensierati.
L’estate vissuta al Brancaccio dove i ragazzini imparano la vita in strada, dove spesso le madri sono sole e si ritrovano a prostituirsi per dare da mangiare ai propri figli, dove si paga il pizzo per continuare a vivere e dove i sogni fanno fatica a diventare realtà.
Il libro è diviso in capitoli più o meno brevi, la scrittura è come sempre unica e speciale.
Quando si termina il libro si prova un senso di pace e di dispiacere perché D’Avenia riesce sempre a stupire ed a farci innamorare dei suoi protagonisti.
Un testo dolceamaro bellissimo da leggere e gustare con calma.
Un libro che sicuramente vi farà riflettere e commuovere.

Ve lo consiglio e vi auguro buona lettura!

“In una giornata piovosa la gente è malinconica, e invece un innamorato che va a trovare la fidanzata canta. Sembra impazzito, in realtà è l’unico normale.”

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