Dettagli Recensione

 
Niente e così sia
 
Niente e così sia 2014-11-19 17:33:18 Mian88
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    19 Novembre, 2014
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Perché?

Quale modo migliore per riflettere sull’importanza della vita se non con ciò che per definizione rappresenta l’abnegazione dell’esistenza, dolore e morte? La guerra è il tema principale di “Niente e così sia”, sono trascorsi molti anni dal giorno in cui ho sfogliato per la prima volta le sue pagine ma indelebile è nella mia mente, e ciò non è determinato dal fatto che esso costituisce il mio battesimo con i testi di Oriana Fallaci bensì dallo scopo per cui l’autrice ha deciso di scriverlo. L’obiettivo della giornalista non era solo quello di dar vita ad un mero reportage di guerra con il tripudio di morti susseguenti le une alle altre e mixate con atrocità di ogni tipo, bensì quello di darsi e dare risposta all’interrogativo più vecchio del mondo e cioè quello di comprendere le ragioni che possano spingere gli uomini a farsi la guerra l’un l’altro arrivando a decidere di combattere per uccidere.
Quando l’autrice giunge in Vietman ha sulle spalle il bagaglio lasciatole dalla Seconda Guerra Mondiale, esperienza che aveva vissuto dalla parte della Resistenza tra morti e torture (in primis del proprio padre) e una forte inesperienza nel campo del giornalismo. Il suo lavoro si concentra soprattutto nelle zone intorno a Saigon e le sue giornate sono scandite dalla paura, dalla testardaggine e dall’ingenuità tipica dei primi giorni sul fronte. Nel tentativo di raccontare l’esperienza vissuta metterà a nudo la sua anima perché solo così ella ritiene di poter spiegare cosa si prova a stare su aereo che getta il napalm sulle persone o a parlare con vietcong e dittatori delle più svariate categorie. Immancabile la domanda del perché la scelta della guerra. Un tripudio di emozioni si annideranno in lei; si commuoverà davanti ai diari d’amore dei vietcong e resterà scioccata nel vedere bambini giocare con cadaveri, nel constatare il dolore della perdita del proprio figlio da parte delle madri e nel trovarsi in prossimità dei defunti ammonticati nelle fosse comuni. Lo stesso emblematico generale Loan scaturirà in lei impressioni contrastanti per poi mostrarsi nella sua fragilità umana.
Il romanzo si sostanzia in undici capitoli, al termine di ognuno si apre una riflessione personale relativa anche alla facilità con cui l’uomo si lascia affascinare dall’idea della guerra. Ogni sua parola esprime il suo profondo desiderio di capire una realtà così vera quanto lontana; la smania e l’incapacità di abbracciare l’essenza della morte per comprendere le ragioni della vita sono protagonisti indiscussi in quei giorni di guerra.
Il romanzo va letto solo e soltanto se è il suo tempo e non una ma più volte. Soltanto così è possibile percepirne ogni sfumatura, apprezzarne ogni aspetto ed assimilarne la portata. I temi trattati lasciano ampio spazio alle riflessioni filosofiche e teologiche; significativo è infatti il passaggio in cui la giornalista dialoga con un sacerdote e quello in cui si interroga sull’esser stata presente alla morte di un uomo con cui solo pochi minuti prima aveva parlato. Sarà infine coinvolta in quel meccanismo di bassezze umane in cui protagonisti indiscussi saranno la vigliaccheria e le meschinità e ce ne mostrerà con naturale sincerità le conseguenze.
Un romanzo non semplice da leggere, scritto senza remore e con lucida crudezza ma che tutti dovrebbero aver il coraggio e la voglia di leggere, oggi più che mai.
Vi lascio con un piccolo ma significativo incipit:
"Padre nostro che sei nei cieli, dacci il nostro massacro quotidiano.."

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
220
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Maria, una recensione molto bella e molto interessante.
Non ho letto questo libro. Dal tuo commento, penso sia fra i testi migliore dell'autrice.
In risposta ad un precedente commento
Mian88
20 Novembre, 2014
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie Emilio, grazie di cuore. Si, almeno per quanto mi riguarda è stato uno dei testi di questa autrice che ho maggiormente apprezzato. Purtroppo essendo trascorso qualche anno da quando l'ho sfogliato per la prima volta ho dimenticato alcuni dettagli ma il significato e il messaggio dell'opera no, questi restano vivi nel lettore che non può far altro che riflettere su quell'esperienza ed interrogarsi in merito.
Il consiglio che mi sento di dare è di leggere questo romanzo quando si è pronti perché pur essendo scritto sotto la forma di un diario non risparmia da nulla. Ogni fatto è riportato con lucida onestà e taluni possono restare ostici al lettore.
Grazie ancora Emilio :-)
2 risultati - visualizzati 1 - 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
2.9 (2)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La cerimonia dell'addio
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante