Dettagli Recensione

 
Accabadora
 
Accabadora 2016-01-23 04:50:18 Bruno Elpis
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    23 Gennaio, 2016
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

L’ultima madre che molti hanno visto

Tzia Bonaria Urrai è l’Accabadora di Michela Murgia.
Di giorno pratica l’attività di sarta (“In ginocchio con il metro di pelle si muoveva rapida come un ragno femmina”).
Di notte conduce una doppia vita (“Ha chiesto lui di me?”).
E interpreta un ruolo (“Io sono stata l’ultima madre che molti hanno visto”) che la vita (“Eroe era il maschile singolare della parola vedove”) e la collettività con le sue pratiche ancestrali le hanno assegnato.

Maria è una ragazza intelligente, rifiutata dalla madre naturale per una sorta di “aborto retroattivo”, manifesta il suo disagio con piccoli ingenui furti. Viene accolta nella casa di Bonaria come “fill’e anima”.
Quando scopre la vera identità di accabadora della propria madre adottiva, si ribella, insorge, fugge… salvo tornare per adempiere ai suoi doveri di riconoscenza nell’occasione dell’agonia della madre adottiva.

Ho trovato molto interessante sul piano etnologico la ritualità di una pratica primitiva (“Gli avete tolto le benedizioni di dosso?”), che in fondo pone gli stessi temi etici dell’eutanasia scientifica.
Altrettanto efficaci sono le rappresentazioni dei riti (“L’attittadora attaccò allora un pianto simile al canto”) e delle liturgie della Sardegna rurale degli anni cinquanta.
Lo stile (“Molte delle cose che accadono non sono che parodia delle cose pensate”) calza a pennello la storia narrata, che ha un notevole impatto emotivo per il tema trattato.

Giudizio finale: etnico, coinvolgente, problematico.

Bruno Elpis

Trovi utile questa opinione? 
250
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Bruno, vedo che il libro ti è piaciuto. A me, no: lo stare su un argomento di cui si parla parecchio , l' allungare il racconto con capitoli a mio avviso aggiunti, la parte finale ambientata a Torino poi... Insomma : NO.
In risposta ad un precedente commento
Bruno Elpis
24 Gennaio, 2016
Segnala questo commento ad un moderatore
Che bello, però, in generale, avere opinioni differenti! :-)
Ciao Emilio
il mio giudizio si avvicina a quello di Bruno, senza nulla togliere alle motivazioni di Emilio.
rapportando questo romanzo a tanta mediocrità letta negli ultimi anni, mi sembra che possa essere promosso





Da tanto tempo lo voglio leggere !
In risposta ad un precedente commento
Bruno Elpis
26 Gennaio, 2016
Ultimo aggiornamento:
26 Gennaio, 2016
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Silvia, ciao CUB :-)
5 risultati - visualizzati 1 - 5

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La cerimonia dell'addio
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante