Dettagli Recensione
Quella simpatica canaglia di Cesare...
La forza di questo libro è lui...Cesare!
Lui fa di tutto per risultare antipatico, burbero, cinico e sociopatico, ma niente...non puoi fare a meno di adorarlo.
Pessimo marito, padre emotivamente assente, amante egoista, vicino di casa asociale, nonno anaffettivo...eppure eppure...
In realtà Cesare è un uomo che ha paura di mostrarsi per quello che è: una bella persona, piena di colpe e di difetti sí, ma consapevole di averne.
E non è poco.
Marone dà voce alla vecchiaia, e lo fa con il sorriso, ironizzando su quelle che sono le peculiarità di questa fase della vita (ad arrivarci!!!), senza però dimenticarsi di disseminare il romanzo con tante piccole perle, anche commoventi.
"Chissà se un domani anch'io tornerò in superficie grazie a un movimento, un'espressione, un sorriso di mia figlia.
E chissà di chi saranno gli occhi che se ne accorgeranno."
Mi piace pensare di poter arrivare anch'io a 77 anni con la consapevolezza di tutti i miei sbagli, ma soprattutto con la certezza di non aver più nulla da perdere e, di conseguenza, di non voler più perdere nemmeno un secondo della vita a fare quello che non mi va di fare.
Salvo poi trovarmi davanti agli occhi gli occhi di chi amo...e riscoprirmi disposta a dimenticarmi "di me"...
Scrittura semplice, limpida e godibilissima.