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L'amore coniugale
 
L'amore coniugale 2016-12-17 02:22:31 Bruno Elpis
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Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    17 Dicembre, 2016
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La castità di Baudelaire, per esempio, è famosa

Silvio Badeschi crede che L’amore coniugale sia, insieme all’arte, lo sbocco della propria tormentato estetica (“Io ero, prima che incontrassi Leda, quello che si chiama… un esteta”).

Alberto Moravia affronta in quest’opera il tema della correlazione inversa tra l’attività sessuale (“La castità di Baudelaire, per esempio, è famosa”) e la creazione artistica (“Ma D’Annunzio… ho sentito dire che aveva tante amanti… Come faceva lui?”), ipotizzata da Freud nella teoria della sublimazione.
Ma Leda ha caratteristiche (“Quella stana trasformazione del volto in maschera e del corpo in marionetta”) e vita propria (“Ma io accettavo questa buona volontà come una prova del suo amore verso di me e non mi curavo, per allora, di indagare che cosa nascondesse, e quale ne fosse il significato”), e docilmente, e neanche troppo proditoriamente, si ribella al ruolo imposto dall’egocentrismo del marito.

Nell’antica villa toscana (“Ventisette ottobre del mille novecento trenta sette… Intanto eravamo giunti passo passo alla porta della città, di enormi massi etruschi sormontati da un sottile arco medievale”) ove lo scrittore si rifugia con la sposa per scrivere la propria prima opera, Silvio Badeschi si astiene dalla pratica erotica (“In quei venti giorni di lavoro, avevo per così dire sospeso l’espressione del mio amore”) e crea (“Io avevo nella testa una grossa e inesauribile matassa e con quell’atto di scrivere non facevo che tirare e svolgere il filo disponendolo su fogli nei disegni neri ed eleganti della scrittura; … e io sentivo che più svolgevo e più restava da svolgere”), ma la realtà reagisce, sorprende, costringe Silvio a riconsiderare tanto l’opera scritta quanto l’amore coniugale.

Leggendo il romanzo, è possibile ammirare l’architettura di una storia nella quale Moravia teorizza e critica la teoria, posiziona e capovolge, costruisce e distrugge, mascherando anche con una sottile ironia il beffardo svolgimento della relazione coniugale.

Bruno Elpis

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Bel commento colto, Enrico.
Libro letto anni fa. L'ho rivalutato col tempo.
Moravia è un indagatore raffinato e profondo. Un altro 'amore coniugale' indagato si trova nel romanzo "Il disprezzo" , secondo me uno dei testi più belli di Moravia.
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