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Bambinate
 
Bambinate 2017-09-24 06:56:20 Antonella76
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Antonella76 Opinione inserita da Antonella76    24 Settembre, 2017
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La ferocia del branco...



La ferocia del branco.
Il branco che usa il suo potere contro chi non ha strumenti per difendersi, ma nonostante questo non chiede, non supplica, non implora...
Sopporta l'umiliazione, trascina in silenzio la sua croce.
E gli adulti dove sono? Non ci sono...e se ci sono non guardano...e se guardano non capiscono...e se capiscono ignorano.
Ciechi..."ciechi che, pur vedendo, non vedono".
Oppure semplicemente scelgono di non parlare, di non fare, di non agire.
..."bambinate", dicono...
Bambinate che possono distruggere una vita, più vite, procurare ferite che non guariranno mai.
Ma per qualcuno il passato non vuole proprio saperne di passare.
E quindi torna.
Torna dove tutto è cominciato.
Passato e presente si sovrappongono in una via crucis che rivive, a distanza di cinquant'anni, la crocefissione di chi aveva solo lampi di paura negli occhi, e sgomento, e rabbia, e impotenza, e umiliazione, e rassegnazione...e neanche una madre a piangere ai piedi della croce.
Il Golgota dell'innocenza.
Ma questa volta, dopo cinque decenni, colui che si comportò come Ponzio Pilato sceglie di non lavarsene le mani.
Partecipa a quell'ultima cena, ma c'è un grande assente: quel Gesù che, dimenticato, ha scelto di dimenticare lui stesso, sempre più intelligente di tutti, ma sempre solo...
Quelli che erano stati i persecutori sono diventati degli adulti infelici, rancorosi, insoddisfatti, fintamente inconsapevoli del male perpetrato.
Si sono autoassolti all'interno di quella maledetta parola...bambinate.

Pasolini diceva che i bambini sanno "raffinatamente" far soffrire i loro coetanei, perché la loro volontà di far del male è gratuita, è una violenza allo stato puro.
Paterlini ha avuto il coraggio di togliere tutto lo strato zuccherino che riveste l'infanzia nell'immaginario collettivo e di restituire ad ognuno il giusto ruolo e ad ogni cosa il termine esatto.

Io ho sofferto, ho sofferto tanto, ad ogni pagina (soprattutto nella prima metà), una volta finito ho fatto fatica a trovare le parole da scrivere...mi morivano tutte in gola.
Un argomento che "sento" molto...e che Paterlini ha trattato senza mezze misure, con un linguaggio terso, efficace, duro.
Come dura è la realtà di chi questo inferno lo sta attraversando o l'ha già passato...e magari continua silenziosamente a portare la sua croce.

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Commenti

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Mane
26 Settembre, 2017
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Ho apprezzato molto il tuo commento Antonella,
e condivido pienamente il pensiero,
troppo spesso un velo di romanticismo occulta
gli aspetti più crudeli di una fase della vita, quella dell'infanzia,
critica per lo sviluppo dell'individuo.
E' bene tenerlo presente quando
ci si sottrae al compito di redarguire gli atteggiamenti sbagliati,
perchè si percepisce come deplorevole prendersela con delle "creature innocenti".
Splendida recensione, complimenti! Comprerò il libro.
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