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Lo spregio
 
Lo spregio 2017-10-25 08:07:11 Antonella76
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Antonella76 Opinione inserita da Antonella76    25 Ottobre, 2017
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Non c'è più lotta, solo punizione


Una storia dura, dolorosa e tutta al maschile.
La voce delle donne in queste pagine non si sente, è soffocata, è zittita da un mondo fatto di competizione, onore e codici tutti rigorosamente messi in atto da uomini.
I codici della malavita, quelli per cui un'offesa è un'offesa e non può rimanere impunita.
All'interno di queste pagine troviamo in primo piano il rapporto padre/figlio...anzi, una doppia coppia di "padre e figlio": il Moro e il suo Angelo e Don Ciccio e il suo Salvo.
Nord e Sud.
Contrabbandieri e mafiosi.
Genitorialità di fatto e genitorialità di sangue.
Il Moro non è un buon padre, ma ama suo figlio...seppur di un amore muto, inespresso, che troverà voce fuori tempo massimo.
Due rapporti così simili eppure così diversi, entrambi basati su un amore mai manifestato apertamente e su un gioco di emulazione al rilancio...non solo voglio essere come te, io voglio essere più di te!
E questa voglia di superare, di strafare, porterà Angelo allo "spregio"...che non è solo una mancanza di rispetto, uno sgarro, è di più...è come sputare sopra un qualcosa di sacro e calpestarlo sotto i piedi.
Sacro come può essere il fanatismo religioso, quello tipico della criminalità, che non ha niente a che fare con la fede, con Dio e tutto quello che vi ruota intorno.
Solo facciata, ma una facciata intoccabile...oltre la quale c'è il demonio da loro tanto temuto, come uno specchio riflesso.
E dopo lo spregio niente è più salvabile, "non c'è più lotta, solo punizione".

Una narrazione che taglia.
Non c'è una parola di troppo, tutto è asciutto, lucido, sobrio ...come se non fosse necessario usare troppe parole per spiegare, a volte basta un aggettivo, un dettaglio, a dire tutto.
Non so bene come spiegarlo a parole, ma la forza di questo racconto va ben oltre quello che c'è scritto...

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Commenti

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Mi duole, ma non ho apprezzato questo libro. Dura la storia e tagliente la lingua, ma fine. È strutturato male, non ha uno sviluppo vero e proprio né una crescita (inizio-evoluzione-conclusione) minima. Non ha consistenza e non é originale. L'autore Vuol far troppo con tutte queste presunte tematiche e minime pagine, tanto che finisce con l'ottenere il risultato opposto. L'ho trovato insipido.
In risposta ad un precedente commento
Antonella76
28 Ottobre, 2017
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Mi dispiace non ti sia piaciuto.
Io non ho trovato nulla di quanto dici, ho apprezzato la brevità e l'incisività del racconto.
Ma rispetto il tuo punto di vista...i libri hanno la capacità di parlare in modo diverso a ciascuno di noi.
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