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Ciò che inferno non è
 
Ciò che inferno non è 2020-08-04 10:50:22 andrea70
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andrea70 Opinione inserita da andrea70    04 Agosto, 2020
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Da leggere a scuola

Brancaccio 1993. D'Avenia racconta la vita di Padre Pino Puglisi, un sacerdote che cerca di strappare alla strada , di dare una speranza ai ragazzi di questo quartiere. Non è una biografia diretta, in realtà la voce narrante è quella di Federico, un ragazzo che a Brancaccio nemmeno ci abita, ma viene coinvolto nella vita di Brancaccio dall'amore per una coetanea, Lucia , e dal suo senso di giustizia, dal suo altruismo.
Per Federico sarebbe quindi possibile sganciarsi da questa realtà difficile, dove i ragazzi già molto giovani hanno dei compiti precisi, dei doveri, delle regole non scritte su pagine ma con il sangue, ma sceglie di correre il rischio perchè cancellare Lucia vorrebbe dire prima di tutto cancellare se stessi. La Mafia comanda, assegna ruoli, pesa i comportamenti e agisce di conseguenza, elevando miserabili a persone di potere e comprandoli col denaro e quando non riesce a corrompe qualcuno col denaro allora ci pensa la violenza che, a seconda dei casi, è rapida e definitiva o un crescendo a partire da semplici "avvisi".
E' quello che accade a Don Pino che giorno per giorno deve lottare contro una burocrazia asservita alla corruzione e nessun alleato, solo i suoi ragazzi , solo la gente per bene che però non può esporsi troppo
pena la morte. Ma è quanto accade a chiunque cerchi di far sentire la propria voce di dissenso , a Federico che frequenta Don Pino e lo aiuta a gestire delle attività per coinvolgere i ragazzi in qualcosa che non sia violenza e delinquenza. D'Avenia non tende a beatificare Don Puglisi (a questo ci penserà la Storia) , lo racconta con i suoi limiti , le sue paure di uomo, il suo senso del dovere per la propria Missione e l'amore per i suoi ragazzi e la sua terra e lo fa con una penna che scrive pagine crude e difficili di coltelli e pistole con la grazia di una piuma e parole che sfiorano la poesia.
Ma soprattutto racconta i ragazzi di Brancaccio e la loro lotta , spesso solitaria, per diventare uomini e non miserabili.
Uno di quei libri che dovrebbero diventare lettura obbligatoria a scuola.

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