Dettagli Recensione

 
Caro Michele
 
Caro Michele 2022-04-22 20:01:19 topodibiblioteca
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
topodibiblioteca Opinione inserita da topodibiblioteca    22 Aprile, 2022
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Romanzo "Michelecentrico"

“Non esisteva ancora il libro dello sbandamento e delle ansie giovanili, della crisi della famiglia…...Non esisteva il libro della ribellione dei ragazzi borghesi” (P. Bianucci, Gazzetta del Popolo, 1973).

In queste riflessioni si concentra l’essenza di “Caro Michele”, che prima ancora di essere il titolo del libro rappresenta l’incipit di quasi tutte le lettere spedite al suddetto Michele dalla madre, dalle sorelle, dagli amici. Lettere che come tessere di un puzzle compongono questo romanzo epistolare e che sono qua e là intervallate dalla narrazione in terza persona, come a fungere da trait d’union tra le varie missive.

Questa storia appare come l’antitesi al più celebre libro della Ginzburg, quel “Lessico famigliare” che riusciva a ricostruire l’identità e l’unità della famiglia Levi (dell’autrice) facendo perno, appunto, su quella terminologia cara e unica che solo i membri del nucleo potevano riconoscere(“non fate sbrodeghezzi! Non fate potacci!). Qui invece la famiglia appare disgregata, dispersa, la solitudine imperversa, soprattutto nelle parole della madre di Michele isolata in una casa di campagna con un matrimonio fallito alle spalle (“Sono contenta di questa casa, ma certo trovo scomodo essere così lontana da tutti”). Madre che non esita a rivolgere il suo risentimento nei confronti di un figlio lontano, mai presente (“Sei venuto su molto balordo, ma non sono sicura che saresti stato meno balordo se avessi ricevuto da noi un’educazione”).

La Ginzburg definisce l’impianto della storia secondo uno schema “Michelecentrico” in cui Michele è il destinatario delle comunicazioni di molte persone. Risulta quindi molto nominato ma poco presente, sfuggente, inquieto, in fuga dalla famiglia (e dall’Italia) per questioni politiche probabilmente. Michele diventa quindi emblema di una gioventù borghese ribelle che sembra abitare un mondo “che ora è pieno di questi ragazzi, che girano senza scopo da un posto all’altro. Non si riesce a capire come invecchieranno”, e che sembra ricordare un po’ quella gioventù dei figli di papà raccontata da Pasolini.

Ma la realtà sociale che popola il romanzo è pregna di personaggi problematici, in cui è evidente innanzitutto una carenza affettiva imputabile a relazioni in crisi o compromesse (la madre, una sorella, Osvaldo amico intimo di Michele) o ancora di più l’assenza di punti fermi nella propria vita come è possibile vedere in Mara, ragazza madre senza casa e soldi, viziata e capricciosa perennemente alla ricerca di un alloggio offertogli da amici, conoscenti, amanti, con un figlio a carico il cui padre potrebbe essere proprio lo stesso Michele.
Sopra a tutto aleggia una sensazione di infelicità corale, una disillusione che tenta di trovare refrigerio nell’illusione e nella speranza che in realtà “la felicità esista, cosa che forse non è del tutto da escludere, anche se raramente ne vediamo traccia nel mondo che ci è stato offerto”.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
140
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

7 risultati - visualizzati 1 - 7
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Una recensione con varie osservazioni interessati, Gabriele.
Ho letto questo libro parecchi anni fa, e devo dire che non mi è piaciuto. Ammetto che la Ginzburg romanziera non mi è molto congeniale; la preferisco nelle sue raccolte di brevi saggi e interventi letterari come "Le piccole virtù" e "Mai devi domandarmi" .
In risposta ad un precedente commento
archeomari
24 Aprile, 2022
Segnala questo commento ad un moderatore
E pensare, Emilio, che Lei aveva un’alta concezione di sé. Alla domanda “Quale traduzione della Recherche ti piace di più, la tua o quella di Raboni”, lei rispose molto sinceramente “La mia”!!!

Anche io la preferisco scrittrice di piccoli saggi e memoriali! Tuttavia devo leggere anche questo.
Bella recensione, Gabriele, come ti ho già detto, da scoprire per me!
Marianna, non sapevo di tale risposta. ( ! )
In risposta ad un precedente commento
siti
25 Aprile, 2022
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Marianna, in realtà la biografia che le ha dedicato la Petrignano lascia un'altra idea della Ginzburg.
Grazie Gabriele, conto di leggerlo.
In risposta ad un precedente commento
archeomari
26 Aprile, 2022
Segnala questo commento ad un moderatore
Non conosco la biografia, ma da qualche scritto de Le piccole virtù e dalla risposta data sulla traduzione della Recherche (l'ho saputo studiando proprio Proust) mi sono fatta questa idea. Che non si sentisse da meno degli altri grandi scrittori. D'altronde mollarle la traduzione della Recherche quando lei era alle prime armi in redazione fu un colpo basso.
Devo scoprirla meglio! Grazie per la segnalazione della Petrignano
7 risultati - visualizzati 1 - 7

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La cerimonia dell'addio
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante