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Pulp. Una storia del XX secolo
 
Pulp. Una storia del XX secolo 2011-03-02 19:46:59 Frax90
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Frax90 Opinione inserita da Frax90    02 Marzo, 2011
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La cattiva scrittura

Finalmente,ma non senza un pizzico di amarezza ed una punta di cinismo,Bukowski si distacca dal suo celeberrimo alter-ego letterario,Herny Chinaski, per raccontarci la storia di Nick Belane,l'investigatore privato più dritto di Los Angeles. Per alcuni, il nostro detective, è un fallito, reietto della società,oppresso da anni di sregolatezze ed inattività;per altri è semplicemente un idolo, icona dell'"uomo con le palle"...quadrate aggiungerei io!"Pulp", non è altro(come si può evincere chiaramente dal titolo) che un "pasticcio letterario" di grande fattura,ove ordinaria follia, spettri del sesso che fu, fallimenti vitalizi e delusioni annegate nell'amaro, torbido ma dannatamente piacevole sapore dell'alcol si fondono insieme alle invenzioni letterarie(anche un po’ fantasy), che la mente di un genio(o forse un barbone dipende dai punti di vista) ha saputo imprimere sulla pagina.
Alcuni critici lo definiscono un testamento spirituale dell'autore, che si è immerso a pieno nel degrado societario del ventesimo secolo;io piuttosto lo definirei un "capolavoro di distacco", con il quale Charles si allontana dalle consuetudinarie e tenebrose follie.
Qualcosa di nuovo è nato, indubbiamente,ma è una novità particolare, diversa, che non a tutti può garbare(anzi...); l'osceno è sbiadito, messo in ombra dal surreale, e la realtà in bianco e nero si fonde con i colori della sfrenata e lussureggiante fantasia. Chi è Nick Belane veramente?Chi è quest'uomo che riesce profeticamente a prevedere la sua morte?Chi è costui che vive nelle stalle ma con lo sguardo perennemente rivolto alle stelle più lontane?Ho sentito parlare della "filosofia del beone",guida esistenzialistica e traccia della cosmogonia di Belane(nonché dello stesso Bukowski)...ma non so se sia filosofia da ubriachi o solo il modo di vedere la realtà che molti sobri non possono scorgere...Sta a voi lettori capire ciò...d'altronde è un bel pasticcio in cui districarsi!!!

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Commenti

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darkala92
03 Marzo, 2011
Ultimo aggiornamento:
03 Marzo, 2011
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Mi sono posta più volte la stessa domanda, della serie ci è o ci fa, ma ancora non sono arrivata ad una conclusione.
Forse era la filosofia dello 'smascheramento'ma per il fatto che amava bere, si nasconde dietro questa 'decadenza'. Fatto sta, che quest'uomo era un fo****o genio, positivo o negativo, non saprei dirlo, ma lo era!!
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Frax90
04 Marzo, 2011
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Credo che ci fosse in pieno!Come tu giustamente hai sottolineato era un genio, credo anche qualificabile come positivo, siccome ha messo in luce,attraverso i suoi romanzi e racconti, aspetti dell'"undergroud" fino ad allora celati dietro una "moralità buonistica" assolutamente ributtante!Spero non mi accuserai di plagio, ma la "filosofia dello smascheramento" è il termine migliore che abbia mai sentito che riassume le potenzialità letterarie e lo stile scrittorio di Bukowski, quindi credo lo userò molto spesso in altre future recensioni dell'autore=)
Grande scrittore,indubbiamente!
In risposta ad un precedente commento
darkala92
04 Marzo, 2011
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Io nutro per lo zio Hank, una sorta di Odi et amo.
E' maledettamente frustrante!! Giuro.
Per la 'filosofia dello smascheramento' devi ringraziare vari filosofi: Kant, Nietzsche, (da cui ho preso il termine) :))
Un abbraccio! :)
Spero di leggere altre tue recensioni su Buk :))
a me è sempre piaciuto. sembra sincero. per quanto riguarda Pulp, è un mistero la sua scomparsa dalla mia disordinata libreria. è successo qualche anno fa ed ancora mi chiedo dove possa essere andato a finire..
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