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Fight Club
 
Fight Club 2011-05-29 21:06:59 joshua65
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
joshua65 Opinione inserita da joshua65    29 Mag, 2011
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Il mio nome è Tyler Durden

Con in bocca la canna della pistola impugnata da Tyler Durden, prima che l’esplosione tra dieci minuti butterà giù il Parker-Morris Building e tutti i suoi centonovantuno piani.
E’ così che si ritrova l’anonimo protagonista, mentre inizia a raccontare la sua storia, quella di Tyler, quella di Marla e dei Fight Club, e delle scimmie spaziali del Comitato Scherzi del Progetto Caos.

La voce narrante è quella di un impiegato, di cui non conosciamo il nome, insoddisfatto e sempre più a disagio in una società anaffettiva e spietata. Insonne e disperato cerca rifugio nei gruppi di supporto, spacciandosi come malato terminale di cancro. L’incontro casuale con Tyler, cameriere e proiezionista notturno, ma anche esperto in armi ed esplosivi fatti in casa, è per entrambi una rivelazione. Tyler, fino a quel momento sabotatore di pellicole e creme al pomodoro, costituisce il primo Fight Club.
Il Fight Club è violenza circoscritta, che si realizza in club esclusivi e anonimi, ma nello stesso tempo crudele e liberatoria. Violenza che catalizza però energia sempre più nichilista ed autodistruttiva.

Neanche la presenza, apparentemente consolatoria di Marla, imbucata in uno dei gruppi di supporto frequentato dall’anonimo, e presto vertice di un triangolo amoroso, basta per fermare la corsa. Con i proventi ottenuti dal sapone fatto in casa (credetemi prepararlo è molto più semplice di come s'immagini), Tyler e l’anonimo narratore arrivano presto al passo successivo: il reclutamento delle scimmie spaziali per il Progetto Caos.

Scritto con uno stile superbo, che rimanda immediatamente ai grandi scrittori statunitensi del dopoguerra (e ci metto pure Brett Easton Ellis), Fight Club ti bombarda con l’ossessività delle sue parole, mentre ti spiazza con frasi esplosive ed urticanti. Eleggendosi a libro seminale ed anticipatorio nella sua acuta e amara riflessione sul non significato della vita e sulle paure della società postmoderna, alle soglie del nuovo millennio e qualche anno prima dell’attentato alle torri gemelle.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
De Lillo, Burroughs, Ellis
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Commenti

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Bella recensione! :)
se non l'hai già visto ti consiglio vivamente il film: a me è piaciuto più del libro!!! ;)
Grazie Faye! Concordo sul film è molto bello. ;-)
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