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A volte ritorno
 
A volte ritorno 2012-08-23 07:48:03 il giangi
Voto medio 
 
1.8
Stile 
 
1.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
Opinione inserita da il giangi    23 Agosto, 2012

Niente di che

Un libro scritto con la chiara aspirazione, tipica dei britannici, che qualcuno ci tiri fuori un film. La cosa è talmente spudorata (o ben riuscita) che dopo cinque pagine già ti raffiguri Jeff Bridges come Dio e De Vito come Satana.
Nella prima parte si ride abbastanza, se vi piace l'abuso delle parolacce anche quando non necessarie.
L'elemento dissacratorio c'è ma non è scritto con uno stile degno, troppo semplicistico e scolastico e alcuni scambi di battute sono organizzati in modo veramente sciocco ed elementare, quasi da cinepanettone.
Nella seconda parte, con l'ovvia traferta newyorchese (quale miglior location per un film?) e la straovvia partecipazione al talent di turno (argh!!!) parte il pistolotto critico nei confronti della società moderna, della cecità dell'individuo, la diffidenza, il nichilismo generalizzato e blablabla, limitando la cosa agli Stati Uniti e tenendosi ben alla larga dall'attaccare il mondo musulmano (nelle pagine precedenti) con la stessa cattiveria. E' un romanzo furbetto ma vigliacco e facile, che diverte a tratti ma le caratterizzazioni sono troppo semplicistiche, non basta mettere una canna in bocca a chiunque e far diventare un sublime rocker Gesù per dire di aver scritto la next big thing.
Sono un credente moderato e dei moralismi me ne sbatto altamente. Non trovo offensiva la presa in giro di santi e divinità, ma serve anche un certo stile e capacità letteraria nel farlo, troppo facile far dire cazzo, culo, stronzo, frocio e negro al primo angelo/diavolo che capita per risultare spiritosi. Irwine Welsh con il quale certi azzardano paragoni è ben altra roba.
Soldi decisamente buttati.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Consigliato a chi ha letto...
a chi ha una mente semplice e si diverte con poco.
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Commenti

14 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2
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Potrei anche essere d'accordo con la tua recensione, ben scritta e ben argomentata.
Non lo sono, invece, con il commento su chi ha letto e chi leggerà questo libro trovandolo divertente, ironico e originale.
Mai sentito il detto secondo cui non si dovrebbe discutere degli altrui gusti?
A volte penso che certi commenti siano frutto solo di invidia verso chi ha avuto una buona idea.
Parole sante :-)
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Cristina72
24 Agosto, 2012
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Mai sentito parlare di cattivo gusto?
Invidia? Ma per favore...
rivendell
27 Agosto, 2012
Ultimo aggiornamento:
27 Agosto, 2012
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Ogni giorno si scoprono nuove cose, oggi ho scoperto di avere una mente semplice.
L'unica cosa che non ho capito bene (forse perchè la mia mente è, come detto sopra, semplice) è se devo ritenerlo un pregio o un difetto...mah!?!
In risposta ad un precedente commento
piero70
27 Agosto, 2012
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Scusa cristina, leggo solo ora il tuo commento.
Parli di cattivo gusto? Mah... Questione di punti di vista immagino...
E invece prendersela con chi ha idee diverse dalle tue come si chiama?
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
28 Agosto, 2012
Ultimo aggiornamento:
28 Agosto, 2012
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Io non me la prendo con nessuno, dico solo che con la religione bisogna andarci cauti, perché offendere la sensibilità di qualcuno è facile. Piuttosto sei stato tu a definire invidiosi quelli che non la pensano come te.
In risposta ad un precedente commento
piero70
28 Agosto, 2012
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Ma dove? Non ho detto che è invidioso chi non la pensa come me.
Ho detto solo che certi commenti sembrano gratuiti. Mi pare diversa la cosa.
E comunque non mi riferivo certo a te, ma al recensore nel mio primo commento.
Il quale recensore definisce "una mente semplice e si diverte con poco" chi ha apprezzato il libro.
E questo non lascia spazio a dubbi, mi pare, su quanto volesse intendere...
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
28 Agosto, 2012
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Non mi sono offesa personalmente, ho difeso solo la categoria, perché in effetti io la penso come il recensore. Dire a qualcuno che ha una mente semplice che si diverte con poco non è un insulto, accusarlo di invidia temo di sì.
In risposta ad un precedente commento
piero70
28 Agosto, 2012
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Abbiamo evidentemente una percezione diversa di cosa sia un insulto.
In risposta ad un precedente commento
rivendell
28 Agosto, 2012
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Siamo in due!
Dire a qualcuno che "ha una mente semplice e si diverte con poco" con tono spocchioso può essere un insulto.
Dirlo in modo arrogante per evidenziare il fatto che si è più intelligenti, e in possesso di un miglior bagaglio culturale, è offensivo.
Dire a qualcuno che è invidioso, invece, non lo trovo così "insultante"!
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