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L'uomo di Kiev
 
L'uomo di Kiev 2013-06-15 12:33:25 Mario Inisi
Voto medio 
 
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Stile 
 
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Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    15 Giugno, 2013
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Pogrom. Peggio della vita di Spinoza

"Se vendessi lanterne sarebbe sempre giorno"
Bello, bello, bellissimo questo romanzo di Malamud. Il migliore dei suoi romanzi!
Questo maestro ha un modo di scrivere ipnotico. Dalla prima parola incatena l'attenzione del lettore al personaggio, lo si inizia a vedere con gli occhi della mente e non lo si lascia più fino all'ultima riga.
Ha uno stile unico, essenziale ma evocativo in certe descrizioni, spesso accompagnato da quel filo d'ironia come se il personaggio sorridesse di se stesso e vedesse il mondo con quel divertito distacco che rende la lettura interessante e piacevole. Interessantissimo il rapporto dell'ebreo ateo con il suo Dio. Un Dio che non ha avuto pietà, scoprirà in carcere, nemmeno per il Figlio. In un certo senso, in modo più leggero e accennato ricorda un po' l'ironia in Caino di Saramago.
L'unico difetto che si potrebbe trovare in questo romanzo è l'esagerazione di quanto capita al protagonista Yakov. Se la storia non fosse vera, potrebbe essere un difetto, ma essendo assolutamente vera il personaggio risulta ancora più umano, la sua vicenda coinvolge sempre di più.
Un uomo viene accusato ingiustamente di un delitto efferato, di cui è palesemente innocente, tenuto in prigione per motivi di odio razziale (probabilmente per scatenare un pogrom contro gli ebrei) e torturato per tre anni prima del processo. Tuttavia in una situazione in cui lo zar stesso lo vorrebbe condannato resta un briciolo di speranza e la voglia di non tradire il suo popolo cui non è legato dalla religione. La tortura, l'ingiustizia, la capacità di sopportare senza tradire lo rendono un grande uomo che incute timore ai suoi persecutori.
"La libertà esiste nelle crepe dello stato. Persino in Russia si può trovare un po' di giustizia. Viviamo in uno strano mondo."
"Quando saremo in giudizio qualche testimone mentirà perchè ha paura, qualcun altro perchè è bugiardo.Ed è molto probabile che il ministro della giustizia scelga un giudice favorevole all'accusa. Se ottiene un verdetto di colpa fa carriera. Per giunta sospettiamo che gli intellettuali e i liberali verranno soppressi nella lista dei giurati e non possiamo farci niente. Con gli altri dovremo battagliare. "
(Non fa pensare alle nostre vicende? Ai nostri Falcone e Borsellino?)
"Vi biasimo per tutto quello che non sapete e quello che non avete imparato maestà (Yakov parla nella sua fantasia allo zar NicolaII).
Il vostro povero bambino è emofiliaco, gli manca qualcosa nel sangue. A voi, nonostante certi slanci sentimentali, manca qualcos'altro: quella penetrazione, diciamo, che fa nascere in un uomo la misericordia, il rispetto per i più infelici. Dite che siete gentile e lo dimostrate con i pogrom.
Bellissimo il finale del romanzo, forse surreale ma l'unico che poteva concludere una storia simile. Tanto di cappello a uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Caino, Primo Levi, Malamud
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Commenti

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Complimenti per la scelta Mario...quanto ti ha preso questo libro e a che belle riflessioni ti ha portato.
In te ha raggiunto in pieno l'obiettivo...in te il messaggio ha trovato terreno fertile.
Pia
Bella recensione, quando ci piacciono i libri non riusciamo a non trasmetterlo con enfasi ed entusiasmo! Così deve essere! Ciao
della serie aspettati sempre il peggio.
bella la tua recensione. E' possibile che io abbia visto il film parecchi anni fa?
bravo mario
si è possibile , sono andata a vedere , film del 68. mi è rimasto impresso per le violenze subite in carcere dal protagonista.
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Mario Inisi
15 Giugno, 2013
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Il film non lo conosco, ora lo cerco.
E' in wish list da un bel pò...devo rimediare mi sa... e quel "Se vendessi lanterne sarebbe sempre giorno"....wow
Interessante. Il paragone con Falcone e Borsellino è calzante fino a un certo punto: non si può dimenticare, ahimè, il giudizio duro che anche un intellettuale come Sciascia espresse contro di loro.
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Mario Inisi
16 Giugno, 2013
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AH! Non ne so niente. E' fatica trovare da ridire su un martire. Cosa pensa Sciascia?
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
17 Giugno, 2013
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@Mario: li aveva sarcasticamente definiti "professionisti dell'antimafia".
In risposta ad un precedente commento
Mario Inisi
17 Giugno, 2013
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Che significa? Scusa l'ignoranza! Per come sono morti probabilmente un po' di fastidio l'hanno dato. Non avrebbero consumato tanto tritolo, smosso così l'opinione pubblica per due chiacchieroni inconcludenti. Io ammiro la gente che ci rimette del suo. Non so se avrei fatto lo stesso. Avrei pensato alla famiglia e a tutto quello che potevo perdere, mettendo sul piatto anche la mia tranquillità. Anche se hanno fatto errori e non tutte le loro opinioni erano condivisibili io vorrei che esistesse solo gente così, in qualsiasi partito o corrente di pensiero. Quando una persona è intellettualmente onesta, e loro non si può dubitare che lo fossero, viste le conseguenze, non mi interessa altro. Se poi sono morti per coerenza alle loro opinioni imperfette io non saprei di sicuro fare meglio. Hanno tutta la mia ammirazione. E credo che la loro morte è più importante ormai delle loro idee sulla mafia nella lotta alla mafia.
Sciascia invece è morto nel suo letto nonostante tutto il suo impegno. Non si può cercare la pagliuzza in gente così. Io non me la sento per come sono consapevole che non avrei avuto il coraggio che hanno dimostrato loro.
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