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Il colore viola
 
Il colore viola 2014-05-02 15:27:32 Elisabetta.N
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Elisabetta.N Opinione inserita da Elisabetta.N    02 Mag, 2014
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Celie & Nettie

Quando inizi a leggere questo libro, inizi anche a conoscere Celie, una giovane ragazza e, in seguito, donna del profondo Sud degli Stati Uniti (precisamente Georgia).
Quando si inizia a leggere, non si può non rimanere colpiti dal trattamento che viene riservato alle donne: oggetti, solo semplici oggetti utili solamente a pulire e a cucinare o buone per essere barattate con altre merci al miglior offerente.
Celie, la protagonista, ne è un tipico esempio: violentata fin dalla più giovane età da colui che credeva suo padre e costretta alla sottomissione e al lavoro duro.
Celie non conosce nient’altro, solo questa realtà ed è convinta, pertanto, che sia l’unica vita possibile per lei e quindi anche l’unica che lei possa meritare.
Ma poi, ho assistito a una sua profonda evoluzione grazie alla presenza di altre donne, così diverse da lei…
Prima compare Sophie, capace da sola di tener testa ai capricci di suo marito Harpo (il figliastro di Celie) e poi Shugar, cantante di successo e donna indipendente. Loro le apriranno gli occhi su come dovrebbe essere la vita e finalmente Celie capirà cosa è più giusto per se stessa.

Difficile non fare un paragone con ”The Help” (che, ammetto, mi è piaciuto di più), ma poiché l’ambientazione è completamente diversa (per non parlare dei personaggi), non si trovano molte similitudini tra i due romanzi.

Solitamente lo stile epistolare mi piace. Ed infatti le lettere che Celie indirizza prima a Dio e poi a sua sorella Nettie, pur mostrando una completa assenza di educazione, esprimono sentimenti forti e chiari.
Le lettere invece che Nettie invia alla sorella assumono tutta un’altra sfumatura. Sono fredde e impersonali ma, anche se in esse è evidente il livello di cultura che manca alla sorella (o forse proprio per questo?), assomigliavano solamente a pure e semplici lezioni sulla vita in Africa.

In conclusione ”Il Colore Viola” è una storia di emancipazione femminile, di maturazione, si può quasi definire di evoluzione, della donna, non solo di Celie, ma di tutte le donne presenti in questo romanzo che riescono a prendere, anche se con modi e scopi diversi, la propria vita in mano, orientandola verso la giusta direzione.

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