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Andorra
 
Andorra 2014-07-24 09:22:12 VALENTINA.ORLANDO79
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
VALENTINA.ORLANDO79 Opinione inserita da VALENTINA.ORLANDO79    24 Luglio, 2014
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La geografia dell'anima

“Ero venuto ad Andorra da uomo fallito e speravo che fosse la geografia a redimermi”.
Lo stato di Andorra e la sua geografia sono le protagoniste di questo romanzo originale e intenso, capace di tenere il lettore avvinto fino all'ultima pagina. Le descrizioni geografiche trasportano il lettore nella soleggiata capitale del piccolo stato europeo, La Plata; tra la piazza con la fontana, il teatro, la biblioteca, le ville meravigliose sui terrazzi si vive la magia di una città costruita ad hoc per accompagnare il protagonista nel suo viaggio interiore. Un romanzo di luoghi, di ambienti, evocati in modo da renderli concrete scenografie all'interno delle quali i personaggi sembrano solo marionette costrette a recitare la parte che ha pensato per loro il destino. I luoghi descritti richiamano un po' la snob Montecarlo, la turistica Portofino, le spiagge sono quelle del Mediterraneo e la città alta, Encampo, è una qualsiasi capitale del nord Italia, cementificata e triste. Si tratta di un collage di luoghi immaginati, o realmente vissuti, e non ha alcuna importanza che non sia la reale Andorra, perché Andorra è il luogo mitico in cui ricominciare una vita da brava persona, in cui dimenticare la tragedia non solo è auspicabile ma concretamente possibile, tuttavia l'illusione, come tutte le illusioni, è destinata a infrangersi contro le domande incalzanti degli abitanti di La Plata, desiderosi di conoscere le verità nascoste del protagonista, allo stesso modo in cui le onde si infrangono sulla scogliera in cui sorge il castello dorato della famiglia Quay, portando alla riva due misteriosi cadaveri. E così Andorra, inesorabilmente, si trasforma, da mitico paradiso, nella prigione terribile da cui scappare, perché ad Andorra non c'è vera libertà bensì uno Stato di polizia che è capace di accusare i suoi cittadini di delitti mai commessi. Come Rose Maculey è capace di ambientare un libro ad Andorra senza esservi mai stata davvero, così Peter Cameron inventa la sua Andorra, per restituire al lettore un viaggio nei più nascosti meandri della mente umana che arranca tra vaghi progetti futuri e la costruzione di veloci e incerti rapporti sociali e il fine ultimo è la ricerca del perdono, della comprensione e dell'amore in grado di salvare un'esistenza, come di condannarla in modo implacabile, all'inferno.

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