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Morte di un apicultore
 
Morte di un apicultore 2015-06-02 10:56:11 Mario Inisi
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    02 Giugno, 2015
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Riflessioni di un apicultore

Questo libro ci propone le riflessioni, i ricordi di un apicultore che di fronte al dolore a alla malattia fa le analisi e decide di non volerne conoscere l'esito. Il lettore come l'apicultore non saprà l'esito fino alla fine del romanzo. Tuttavia la lettera bruciata fa sì che nascano riflessioni e considerazioni (interessanti) sull'esistenza oltre che alcuni ricordi. L'apicultore è un tipo particolare, nella sua vita non ha mai voluto abbastanza e nelle sue relazioni c'è sempre stato qualcosa di sbagliato o di mancante. Le riflessioni non sono nè scontate nè didascaliche. Sono anzi profonde e interessanti. Certo il libro è rivolto a chi ha voglia di riflettere. L'apicultore racconta anche un po' di sè ma non molto. Anche qui la sensazione è che Lars non voglia raccontare una storia, non voglia incantare il lettore. Lars riflette sulla sua vita e chi vuole lo segue in piena libertà. Non adotta artifici per catturare l'attenzione di nessuno anche se è abbastanza chiaro che potrebbe farlo con facilità. Anche nel romanzo come nelle sue relazioni con le donne il lettore ha ll'impressione che ci sia molto ma che manchi qualcosa.
"Ormai s'è sciolta così tanta neve che le pietre bagnate e le foglie marcescenti dell'anno passato incominciano a scorgersi dappertutto. Il paradiso me lo sono sempre immaginato asciutto e caldo, soprattutto non umido. In paradiso non esistono menzogne."

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Il pomeriggio di un piastrellista
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Commenti

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Dunque hai letto anche questo libro. A me è piaciuto per lo stile scarno ed essenziale e per la profondità di pensiero, lontano dal sentimentalismo che avrebbe portato enfasi .
Considerato il finale che può essere considerato 'aperto' , ho dei dubbi sulla traduzione del titolo: ne sai qualcosa?
In risposta ad un precedente commento
Mario Inisi
02 Giugno, 2015
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No, quello che so lo sa da te. Forse diario sarebbe stato meglio di riflessioni. Io preferisco Torgny tra le tue segnalazioni. Stile scarno ma più affascinante. Tu hai letto gli altri Torgny?
interessante, è un autore non conosco
grazie Mario!
Di Lindgrend ho letto alcuni libri, uno diverso dall'altro : "Per non saper né leggere né scrivere" , "La ricetta perfetta" , "Acquavite" . Ma so che ne sono stati tradotti anche altri.
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