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Furore
 
Furore 2015-06-23 18:15:31 LaClo
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4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
LaClo Opinione inserita da LaClo    23 Giugno, 2015
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Viaggio

Leggendo il libro mi sono lasciata trascinare dalle descrizioni molto ampie e dal viaggio della famiglia Joad per raggiungere l'ambita California.

L'autore alterna momenti in cui la vicenda emblematica della famiglia è protagonista e capitoli nei quali crea attraverso il discorso indiretto una forte invettiva politica. Le vicende che sono narrate in questi ultimi capitoli si riflettono nella vicenda dei Joad. Ogni provvedimento, legge che appare apparentemente benefica viene applicata alla famiglia e si rivela in tutta la sua devastazione.

I personaggi sono i componenti della famiglia ai quali si aggiunge un ex predicatore che ha smarrito la sua fede religiosa. Ogni personaggio è rappresentato in maniera coerente con la società americana del tempo: il padre è il capofamiglia come il nonno e i figli maschi maggiori mentre la madre si occupa delle fatiche domestiche ed proprio l'immagine della donna lavoratrice che preferisce non farsi domande e affrontare il futuro.

Interessante è il conflitto tra nuove e vecchie generazioni, è significativo che durante il viaggio muoiano i due nonni che sono un po' il simbolo del legame con il proprio luogo, dell'orgoglio verso gli antenati conquistatori. Essi non sono in grado di poter affrontare una società così diversa da quella in cui hanno sempre vissuto.

Molto suggestiva la descrizione del vento polveroso iniziale che devasta i campi e crea una situazione di crisi e si ricollega all'ultima pagina in cui si assiste ad un diluvio che ha invece un significato quasi biblico di speranza. Infatti non ha caso il libro si chiude con un gesto di dolcezza e di umanità che crea un presagio positivo nel lettore.
Ho trovato altrettanto interessante la personificazione della trattatrice che devasta non solo i campi ma anche la stabilità economica e le vite di molte persone distruggendo le loro case.

L'autore attraverso il viaggio svela la grande generosità della famiglia che non esita ad accogliere coloro che versano in condizioni peggiori. Tale aspetto forse non è propriamente realistico in quanto persone in condizioni disperate e in cerca di un lavoro conteso tra molte famiglie difficilmente presterebbero soccorso ad altre persone. Tuttavia penso che l'autore voglia invece dare un'idea di solidarietà che si può creare tra persone che condividono il medesimo disagio. La famiglia durante il viaggio subisce mutamenti, si disintegra trasgredendo quei principi alla base della famiglia tradizionale americana.

Emerge purtroppo anche l'odio che spesso circonda le famiglie che si riversavano in massa in California e non essendoci tutto il lavoro sperato vengono completamente abbandonati alla mercé della polizia che smantella i loro accampamenti abusivi.

Lo stile di Steinbeck è molto ricco e a tratti ha un'inflessione quasi biblica, utilizza il linguaggio tipico del volgo e lo alterna con momenti molto concitati di critica verso la politica. Molto efficaci le descrizioni che secondo me sono tra le parti più riuscite del romanzo.

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Commenti

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Ciao Claudia. I tuoi commenti sono sempre belli. Questo libro è così potente e grandioso che rimane impresso nelle emozioni che suscita. L'unica critica che mi sento di rivolgergli consiste in qualche forzatura nel rendere più pregnante la scena descritta, ad esempio quando si verifica l'allagamento: gli uomini lavorano per evitare il peggio, ecco che crolla un grosso albero, e il lavoro viene vanificato. Non c'è affatto bisogno di quel di più : la scena e il contesto sono già drammatici e commoventi quanto basta!
In risposta ad un precedente commento
LaClo
24 Giugno, 2015
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Grazie mille, sono d'accordo con le tue affermazioni è un aspetto che ho notato anche io, sembra quasi il tentativo di enfatizzare o di rendere più commovente per il lettore ciò che è già di per sé drammatico.
Forse è un po' il difettuccio del romanzo .
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