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Giovane Adamo
 
Giovane Adamo 2016-02-03 11:40:54 Donnie*Darko
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Donnie*Darko Opinione inserita da Donnie*Darko    03 Febbraio, 2016
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Quel segreto inconfessabile

Dalle acque del fiume Clyde viene ripescato il cadavere di una giovane donna. Autori del macabro ritrovamento due chiattaioli in perenne viaggio tra i canali della Scozia con il loro carico di carbone. Leslie è il capo, Joe il suo aiutante. Sul natante vivono anche Ella, ovvero la moglie di Leslie, ed il figlio della coppia.
A seguito di questo fatto in Joe sembra risvegliarsi un istinto animale, inizia ad essere morbosamente attratto dalla moglie del suo principale, una donna in realtà piuttosto insignificante che su Joe però agisce come un potente magnete, divenendo richiamo irresistibile con annesso capriccio impossibile da non assecondare.
Leslie è ormai un uomo di mezza età, spesso burbero e dedito al bere, per il seduttore (molto più giovane e piacente) è un gioco da ragazzi infilarsi sotto le sottane di Ella, la quale cede abbastanza facilmente alle avances presentando un'iniziale resistenza più di facciata che altro.
Mentre la relazione assume forti connotati erotici con incontri sempre più frequenti tra gli amanti, si fa strada in flashback la vita di Joe antecedente a quella vissuta sulla chiatta. Ne esce un ritratto di un uomo alienato, egoista, incapace di scindere il bene dal male, un figuro freddo e pericolosamente calcolatore.
La tensione sessuale si fonde con sviluppi ascrivibili al genere thriller, con un'ambientazione sempre più cupa tra nebbie e umidità tipiche delle zone fluviali, mentre un' umanità stanca, capace di trovare forza solo nell'alcol, offusca la propria vita sui banconi di polverosi pub poco illuminati e zeppi di fumo.
Trocchi, scrittore molto discusso per l'accentuato anticonformismo visto negativamente a metà anni '50, regala al lettore una lettura scorrevole, asciutta, allo stesso tempo incisiva ed inquietante, capace di penetrare il cuore nero del protagonista e portarne a galla la vera natura deviata. Un romanzo sicuramente scabroso per l'epoca in cui fu edito, in cui si eleva cristallino il talento dello scrittore italoscozzese, abile nel concretizzare una sgradevole sensazione di corruzione fisica e morale.
Nel 2003 David MacKenzie è stato regista della trasposizione cinematografica omonima. A dispetto del giudizio favorevole della critica e del cast di lusso (Ewan McGregor, Tilda Swinton, Peter Mullan) a mio parere tra romanzo e film -come spesso capita- non c'è gara.

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