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La dannazione dei libri
Dopo l'ineccepibile L'ombra del vento, romanzo di apertura della tetralogia Il Cimitero dei Libri Dimenticati, Zafón propone un altro romanzo in cui i libri, per un motivo o per un altro, portano alla dannazione.
Martín, infatti, cresce e diventa scrittore che pubblica i suoi scritti sotto uno pseudonimo. La condanna di Martín è proprio quella di votarsi anima e corpo ai suoi romanzi tanto da privarsi di amici e salute e del proprio nome. La dannazione continua e si accentua al primo tentativo di emergere proprio come David Martín, collezionando un fiasco clamoroso. Se la trama sin'ora era interessante, forse per l'astuto Zafón era appena sufficiente in quanto teneva in serbo una grossa carta da giocare. L'enigmatico editore francese Andreas Corelli propone a Martín di scrivere un testo sacro. Adesso chi mi conosce sa che le mie letture preferite sono i thriller ed ciò che è sacro, l'abinamento dei due generi vince quasi sempre a mani basse – motivo per il quale consiglio la lettura di Vaticanum. Il manoscritto segreto di Jose Rodrigues dos Santos (2011).
In questo caso Zafón vince la partita lasciandomi ancora a bocca aperta. Il primo romanzo mi ha catturato di più ed è quello che mi ha spinto a conoscere meglio l'autore. Non potevo pretendere, ma ci speravo, che anche questo fosse da 10 e lode.