Dettagli Recensione

 
Senza parole
 
Senza parole 2017-06-21 13:08:50 Mario Inisi
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    21 Giugno, 2017
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Senza parole

«Ah, già» disse Didier, «il famoso Elysian. In Francia abbiamo il Goncourt. È totalmente corrotto, e per questo motivo le regole sono assolutamente chiare. È questo il paradosso della corruzione: è molto piú legalista della legge stessa! Ma questo Elysian, c’est du pur casino».
Il romanzo descrive il "pur casino" del premio letterario Elysian. Niente corruzione, quella no. Ma per il resto.... I libri naturalmente non sono letti per intero, anzi spesso non sono letti affatto e la scelta dei finalisti è dettata da favoritismi ad amici di amici o ad altri astrusi motivi. Persino Vanessa, la giurata accademica, l'unica che capisca qualcosa, non legge i testi. Del resto al lettore vengono presentati alcuni brani dei testi in concorso, spesso brani molto poco "letterari" e ancora meno interessanti con un paio di eccezioni.

L’unico membro della giuria che Penny trovava difficile inquadrare era Vanessa Shaw. Una donna terribilmente intellettuale ma, percome la vedeva lei, non altrettanto intelligente. Andava pazza per un romanzo intitolato Il torrente ghiacciato, che a Penny sembrava senza capo né coda. Secondo Vanessa, il libro era continuamente «strutturato e destrutturato» grazie a una sistematica autocontraddizione, proprio come la vita si fonda sulla contraddizione della morte (aargh!). Non solo il testo (come se si fosse appena materializzato sul suo cellulare, a mo’ di messaggio!) mostrava una conoscenza approfondita di Beckett, Blanchot e Bataille (chiunque fossero gli ultimi due), ma aggiungeva a una «sensibilità autocorrosiva» (oh, Dio santo!) la ricchezza di un romanzo psicologico profondo e originale.


Bastano le poche pagine mostrate al lettore dei testi in concorso per farsi una idea. Alla fine la vittoria va all'opera di narrativa probabilmente più meritevole tra le selezionate: un libro di ricette della simpatica zietta che destina il premio in denaro a un orfanotrofio. Del resto la zia non si fa illusioni sul suo personale talento letterario. Tutto è bene quel che finisce bene, almeno per i soldi del premio che vanno dove servono davvero. Quanto al racconto, è paradossale? Dettato dalla delusione dell'autore per la mancata vittoria all'"Elysian"?
Speriamo.


«Ah, non! Noi crediamo di sapere che cos’è la banalità, ma in realtà c’è qualcosa di profondamente radicale nel concetto. Quando Chateaubriand dice, “Tutti guardano ciò che io guardo, ma nessuno vede quel ch’io vedo”, ci troviamo davanti al tragico isolamento del soggetto, alla visione eroica del romanticismo, eccetera eccetera, ma il momento nel quale ciò che è banale si rivela in tutta la sua radicalità è l’esatto opposto di quel che accade a Chateaubriand. E il messaggio è il seguente: “Tutti guardano ciò che io guardo, e tutti vedono ciò che io vedo». Sul piano epistemologico, è comunismo allo stato puro! L’ideale comunista non è stato realizzato in Cina, in Russia o a Cuba, ma nella Banalità!».

All'Elysian sembra di assistere al trionfo della banalità, appunto. E all'affossamento dell'arte e dell'intelligenza.

Quanto a Senza parole, il romanzo non è bellissimo, meglio i Melrose e Lieto fine, però ha dei lampi di ironia e di cinismo e di arguzia che sono molto interessanti. Interessante è anche l'occhiata all'interno del mondo letterario tra incompetenza, narcisismo, e intellettuali coltissimi di una cultura astratta che non li rende in grado di avvicinarsi alle opere. Il panorama umano è misero ma soprattutto poco interessante e questo è il limite principale del romanzo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
a quelli del mestiere (scrittori, editori, ecc...)
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Bel consiglio di lettura, ai lettori no, giustamente.
In risposta ad un precedente commento
Mario Inisi
21 Giugno, 2017
Ultimo aggiornamento:
21 Giugno, 2017
Segnala questo commento ad un moderatore
Ai lettori consiglio i Melrose. Credo che il romanzo sia stato scritto con la penna avvelenata per le categorie a cui l'ho consigliato, spero che non me ne vogliano. E' una critica che soprattutto gli addetti ai lavori possono cogliere a fondo, al lettore comune il romanzo potrebbe sembrare paradossale. L'impressione è che lo sia un po', ma non troppo.
2 risultati - visualizzati 1 - 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
2.9 (2)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Tutti su questo treno sono sospetti
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Lucy davanti al mare
Day
Ci vediamo in agosto
Il segreto della libraia di Parigi
Il club del pranzo della domenica
Il club delle fate dei libri
Il filo della tua storia
Un oceano senza sponde
L'ora di greco
Gli altri
Baumgartner
I lupi nel bosco dell'eterno
L'isola nello spazio
La stagione della migrazione a nord
Fino alla fine
L'ultima cosa bella sulla faccia della terra