Dettagli Recensione

 
Più gentile della solitudine
 
Più gentile della solitudine 2017-07-17 16:34:42 Mario Inisi
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    17 Luglio, 2017
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La cura della solitudine

Il romanzo è molto bello, sia come stile che come storia e originalità nel pensiero e nel modo di vedere la vita pieno di durezza, di ruvidezza, di malinconia e di profonda nostalgia. Queste ultime note sono le più interessanti. La storia parla di amori difficoltosi e di amicizia mal ricambiata. I protagonisti sono 4 ragazzi, Ruju, orfana ospitata dalla famiglia di Shaoai per motivi di studio, Shaoai espulsa dall’Università per motivi ideologici, ribelle e scontenta ma anche prepotente e dura. Boiang intelligente e ricco, viziato dalla famiglia e dalla natura. Infine Moran, senza doti particolari se non una esagerata bontà e amore per gli altri, dote che la rende incapace di stare al mondo, in un mondo di predatori di cui non capisce il linguaggio.
Il romanzo parla della mancanza di profondità degli affetti, di come il sentirsi un oggetto anziché una persona faccia diventare “l’affetto” altrui un peso insostenibile, anzi una prigione , rispetto alla quale la nudità della solitudine è consolatoria. I personaggi sono tutti interessanti: dalla vittima scontenta e a sua volta predatrice (Shaoai), dall’orfana che non ha appreso l’abc del linguaggio degli affetti o le regole per stare al mondo (Ruju) e che vive in una desolante nudità e trasparenza di pensieri, senza apparente gentilezza; dal ricco dissipatore anche in campo affettivo (Boiang) abituato a raccogliere come naturalmente dovuto l’affetto altrui e infine Moran con una stima di sé troppo bassa per dare un qualche valore positivo alla sua bontà. Moran è il vero capro espiatorio. In un certo senso tutti i personaggi sono tagliati per la solitudine meno lei, affettuosa e buona. Moran è costretta dagli eventi all’esilio dagli affetti e a una solitudine per lei innaturale, alleviata solo alla fine dal conforto dell’ex-marito che si consente per dare conforto a lui, più gentile della solitudine almeno lui.
Tenero il fatto che Moran cerchi nel marito molto più anziano di lei una famiglia e un focolare ma che scappi da lui dopo averlo trovato, forse per non sottrarsi alla pena che si è auto inflitta. Bello il fatto che persino l’egoista Boiang ripercorra i ricordi con nostalgia del paradiso perduto dell’amicizia incontaminata e dell’innocenza.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La donna che fugge
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
2.8 (3)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Tutti su questo treno sono sospetti
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

L'estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi
Il mantello dell'invisibilità
Lunedì ci ameranno
Se solo tu mi toccassi il cuore
La mia Ingeborg
Lucy davanti al mare
Day
Ci vediamo in agosto
Il segreto della libraia di Parigi
Il club del pranzo della domenica
Il club delle fate dei libri
Il filo della tua storia
Un oceano senza sponde
L'ora di greco
Gli altri
Baumgartner