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Hapworth 16, 1924
 
Hapworth 16, 1924 2018-08-12 20:28:58 Visitatore
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
Visitatore Opinione inserita da    12 Agosto, 2018
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L'ultimo libro di Salinger, da leggere

Ultima opera di difficoltosa reperibilità dell’autore da tutti conosciuto purtroppo solo per il giovane Holden, scrivo purtroppo perché Holden Caulfield non è il miglior Salinger, anche se l’ho adorato, perché la vera bellezza, la scrittura sublime e la capacità di rendere magico anche il più banale degli avvenimenti, l’ho ritrovata negli altri suoi libri pubblicati in italiano, nei “9 racconti”, in “Alzate l'architrave, carpentieri e Seymour. Introduzione” o “Franny e Zooey”,.
Non mi stancherò mai e poi mai di consigliarli perché sono capolavori di letteratura, riuscire a rendere così perfettamente le situazioni, le dinamiche, i sentimenti e renderti i personaggi degli amici, è possibile solo ad un grande autore per me.
Per chi conoscesse meglio le opere di Salinger sa che scrisse molto della “famiglia Glass”, padre, madre e sette figli dalle straordinarie doti intellettive e dagli straordinari caratteri. Questo romanzo altro non è una lunga missiva che un Seymour settenne, il maggiore dei fratelli, scrive alla sua famiglia durante un periodo di vacanza in un campo estivo.
Detto così sembra una banale letterina di un bimbo di sette anni ai genitori e fratelli rimasti a New York, ecco, il problema è che Seymour non è un bambino normale, è un genio e il suo scritto sembra un incrocio tra un Sant’Agostino meno spirituale e un entusiasta e brillante 20enne americano con tutte le porte aperte e l’inconscia consapevolezza di essere immortale a quell’età.
Onestamente, ed è un mio enorme limite, non sono riuscita a sentire reale ciò che leggevo, scritto in maniera come al solito impeccabile ma la mia immaginazione non ha superato il limite dell’età, sarà che penso che un bimbo di 7 anni per quanto intelligente non dovrebbe essere così consapevole, perché se non puoi essere un bambino quando sei piccino, chi mai ti ridarà ciò che hai perso in termini di inconsapevolezza, gioie e insegnamenti continui??.
Opera che consiglio solo ai super appassionati amanti dell’autore.
Ps: consiglio di non leggere la prefazione del libro in quanto è la sagra dello spoiler di tutti i romanzi di Salinger pubblicati in italia e quindi da leggere solo se questo fosse l’ultimo della vostra lista.

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