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Canta, spirito, canta
 
Canta, spirito, canta 2019-05-11 22:17:30 68
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
68 Opinione inserita da 68    12 Mag, 2019
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Umanesimo concreto e spiritista

Il mondo di “ Canta, spirito, canta “, secondo capitolo della trilogia, non è un posto giusto, è un luogo pieno di ricordi, di spiriti vaganti sulla terra alla ricerca di pace, è una coppia di fratelli nati e sopravvissuti l’uno per l’altro, impegnati a consolarsi a vicenda ( JoJo e Kayla ), è una donna che non è mai stata chiamata mamma ma solo Leonie, senza alcun istinto materno, che continua a distruggere se stessa e quello che la circonda, è un padre galeotto che ha finito di scontare la sua pena ( Michael ), è una nonna in un letto di morte prosciugata dalla malattia ( Mama ), è un nonno sospinto da un flusso ininterrotto di parole ( Pop ).
Sono tante le storie riemerse e da raccontare, figlie di un passato troncato da eventi funesti, il presente un viaggio tra gli inferi in una assenza assoluta di mezzi e certezze, avvolti nel nulla e potendo contare solo su se’ stessi, un istinto di conservazione ed accudimento nato dalle ceneri di una famiglia dissolta, unita dal caso e da sempre coperta dal disprezzo per il colore della propria pelle.
C’è un altro mondo che trascende gli eventi e li intreccia indissolubilmente, un luogo mitizzato e sommerso ma tuttora vivido, creatura della propria coscienza, il solo possibile per riattivare una storia, per capire il passato, chiarire il presente, semplice voce indistinta.
Capire la vita è conoscere la morte, spiriti dissolti in una fine violenta senza alcun motivo evidente vagano sulla terra e narrano la propria storia nella speranza di un ricongiungimento famigliare.
E le creature viventi, imbrattate di incertezze, in parte spiriti, in perenne lotta con se’ stesse, tremendamente umane nel proprio mostrarsi, con un’ indole accudente necessaria all’amore ed alla sopravvivenza, più vicine agli spiriti che ai viventi, parlano, ascoltano, mantengono il silenzio, monologano, corpi che si muovono ad un ritmo incessante cadenzato nel presente, come se non vi fosse un domani.
Lunghe digressioni e descrizioni minuziose di oggetti inanimati, una forte territorialità e concretezza inserita in una violenza attuale, estesa, protratta, per contro lirismo, poesia, spiriti, canti, la rappresentazione di profondità umane unite in un’ unica dissolvenza.

....” Ci sono altre persone, minuscole, ben visibili.Volano camminano, galleggiano, volano. Sono sole, sono insieme ad altre persone. Si aggirano sulla cima delle montagne. Nuotano nel mare e e nei fiumi. Camminano mano nella mano nei parchi, nelle piazze, scompaiono dentro gli edifici. Non stanno mai zitte. Il loro canto non cessa mai, un canto dolce e sommesso, viene dalla terra nera e dagli alberi e dal cielo, dall ‘acqua, è il canto più bello che abbia mai sentito ma non capisco una parola “....


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