Dettagli Recensione

 
I vagabondi
 
I vagabondi 2019-10-28 10:07:07 ornella donna
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    28 Ottobre, 2019
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Movimento condizione universale di vita

Olga Tokarczuk, scrittrice e poetessa polacca, con I vagabondi ha vinto Il Premio Nobel per la letteratura 2019. In effetti è un libro scritto molto bene, con una prosa che si rivela, sin dall’inizio, essere molto sofisticata e filosofica. Però un romanzo che ha né trama né personaggi. Tratta, con particolare sapienza e potenza narrativa, il tema del viaggiare in ogni luogo, e in ogni dove, semza limitazioni e senza particolari definizioni.
Si inizia con il primo racconto, dove la narratrice-autrice che sin da bambina ha sempre desiderato essere come quella barca che vede affacciandosi da una finestra nell’Oder, rivela immediatamente quello che sarà l’andazzo del testo, per cui:
“E’ sempre meglio ciò che è in movimento rispetto a ciò che sta fermo; che il cambiamento è sempre più nobile della stabilità. Ciò che non si muove è soggetto alla disintegrazione, alla degenerazione e a ridursi in cenere, mentre ciò che si muove potrebbe durare addirittura per sempre”.
Sulla scia di tali considerazioni sul movimento l’autrice conduce il lettore all’interno delle vite straordinarie, quanto inusuali, di persone che spaziano dalla sorella di Chopin, che prende il cuore del fratello a Parigi per portarlo a Varsavia a casa sua; allo scopritore del tendine di Achille, alla descrizione minuziosa di un popolo di nomadi slavi, che danno il titolo al libro.
Tanti esempi di vita come quello dell’isolana, protagonista del racconto La purezza del sangue, che non può più donare il sangue perché risulta contaminato dai batteri e dai virus che lei ha preso viaggiando in giro per il Vecchio Mondo. Sono narrazioni, il cui contenuto stupisce e al contempo affascina, che hanno uno scopo precipuo:
“lo scopo di ogni mio pellegrinaggio è un altro pellegrino”.
Dunque essere cittadino di un mondo in continua evoluzione significa in primo luogo essere in continuo movimento, in un lento fluire, variabile e mai uguale. Conseguenza è un continuo reinventarsi sempre differente, mai fermo.
Un testo complesso, ma degno di un Premio Nobel.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Ciao Ornella.
Interessante e utile il tuo commento.
Pensavo che questo libro fosse un capolavoro. Adesso ho ridimensionato sensibilmente le aspettative.
In risposta ad un precedente commento
ornella donna
29 Ottobre, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
la qualità di questo libro è insita nella sua scrittura, nella sua prosa. Il contenuto non è nulla di che.... a tratti anche insulso. Ma è veramente ben scritto ripeto.
Grazie Emilio.
2 risultati - visualizzati 1 - 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Lucy davanti al mare
Day
Ci vediamo in agosto
Il segreto della libraia di Parigi
Il club del pranzo della domenica
Il club delle fate dei libri
Il filo della tua storia
Un oceano senza sponde
L'ora di greco
Gli altri
Baumgartner
I lupi nel bosco dell'eterno
L'isola nello spazio
La stagione della migrazione a nord
Fino alla fine
L'ultima cosa bella sulla faccia della terra