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Sottomissione
 
Sottomissione 2020-01-15 09:34:32 DanySanny
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
DanySanny Opinione inserita da DanySanny    15 Gennaio, 2020
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Scandalo per benpensanti

Il clamore mediatico che questo libro ha suscitato deve aver divertito molto Houellebecq, se è vero che il chiasso maggiore è stato fatto da quegli intellettuali o pseudotali che scrivono da blog e giornali e che, fanatici di un’impostazione critica del tutto avulsa dalla realtà storica attuale, tirano fuori marxisti in lotta con le destre, fascisti in lotta con le sinistre, musulmani agguerriti e conquistatori, cristiani effeminati e sottomessi, e tutta un’altra serie di categorie politico-estetico-religiose che, confesso, urtano quanto di urtabile esiste in me. Eppure sono quegli stessi intellettuali non già radical-chic, ma spenti e consumati nelle logiche più claustrofobiche del loro studio iperspecialistico, che Houellebecq bersaglia per tutto il romanzo, specie nei punti più riusciti. Per questo, devo riconoscerglielo, il libro, a posteriori, funziona.

Tre storie si intreccino e richiamano: la parabola religiosa di Huysmans, celebre autore di “À rebours”, manifesto dell’estetismo, la storia del protagonista, esimio studioso dello stesso e docente universitario e l’ascesa dei Fratelli musulmani che prenderanno il potere in un Francia pronta a cedere su ogni piano della cultura. Questo tre filoni, non sempre ben intrecciati e sufficientemente fluidi nel passaggio l’uno nell’altro, condividono in realtà un tema in comune, che è quello della fuga dal mondo. Come Des Esseintes, il protagonista del romanzo di Huysmans, anche il personaggio di Houellebecq consuma una vita spenta circondato dall’estetismo più esotico, alla ricerca di un senso da trovare forse nella fede; ma anche la Francia cerca una fuga dal mondo in un altro equilibrio, in un’altra cultura. C’è tanto, troppo fumo in questo romanzo, così eccessivo a volte da aver indotto in tentazione più di qualche critico e sviato diversi lettori; credo che fosse in fondo questo lo scopo di Houellebecq, realizzare nel reale quello che descrive nel libro. Eppure la qualità puramente letteraria di “Sottomissione” risente di tutti questi depistaggi, di tutta questa fumosa sovrabbondanza, perché il punto, zigzagando continuamente, rischia più volte di perdersi. Ecco bisogna scollare la struttura dalla sovrastruttura e cercare, in fondo, il tema più proprio del libro, che mi sembra essere, molto più prosaicamente, la ricerca di una pacificazione, di una garbata tranquillità, di una quiete magari borghese ma non borghesizzata. Tutto il resto è critica sociale, ironia politica, scandalo per i benpensanti.
Non a caso la scena più riuscita del romanzo (riuscita proprio perché silenziosamente vera), è quando molto prima della presa del potere dei musulmani, il protagonista discute di massimi sistemi con il marito di una sua collega di università. Mentre sono impegnati in voli pindarici e arguzie geopolitiche, lascia il segno l’immagine di questa donna che non viene mai fatta parlare (nonostante sia appunto una docente universitaria), ma che semplicemente porta piatti a tavola, con le lodi delle figure maschili. È in questo vuoto di parole assordante che Houellebecq si dimostra un bravo scrittore, nel realizzare che la distopia è avvenuta prima ancora della distopia, prima ancora dei musulmani; è che quello che segue è già nell’animo di ognuno.

Un romanzo che sconta il suo voler essere provocatorio e che soffre di uno stile non all’altezza (stendo un velo sulle scene di sesso che sono scritte davvero male e penso più per goffaggine che non per precisa volontà), che avrebbe potuto fare a meno anche dei musulmani in effetti, ma che raggiunge, oltre il valore del libro, lo scopo: deridere chi trova finto lavoro nella chiacchiera, gli opinionisti, chi non ha niente di meglio da fare. Croce deleteria di un sapere sempre più frammentato, sempre più gelido, sempre più masturbazione dell’ego.

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Magistrale recensione, Daniele! Del resto, sei uno scrittore. Complimenti. Houellebecq non lo leggerò presto, nonostante abbia recuperato nel finale di Serotonina, per il momento mi dedico ad altro.
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DanySanny
15 Gennaio, 2020
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Grazie Ioana! Come ho notato anche dalla tua recensione, sono libri che nel finale riescono a parlarti e a darti un senso, ma che come valore puramente letterario (di stile, struttura, forma) mi sembrano un po' carenti. Comunque mi sembra un autore da leggere. A me incuriosiva "Le particelle elementari", ma non nell'immediato.
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Molly Bloom
15 Gennaio, 2020
Ultimo aggiornamento:
15 Gennaio, 2020
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A proposito di stile....leggi Littell con Una vecchia storia, sono davvero curiosa cosa ne pensi dalla sua struttura e dalla prosa utilizzata. So che è già nella tua lista, ti consiglio solo di dargli priorità. Lo trovo superiore a H.
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DanySanny
15 Gennaio, 2020
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Ioana sì, sono passato ieri in libreria e lo stavo per prendere; solo che poi costava tipo 21 euro e allora vado in Feltrinelli che ho soldi da scalare! Lo leggerò presto.
Bravissimo! Anche secondo me, Houellebecq si diverte molto sul polverone che alza quando pubblica libri così provocatori. A lui piace essere odioso, viscido certe volte e lo sa fare benissimo. Pensa che ne “La carta e il territorio” quando parla di se stesso (perché è uno dei personaggi) si nomina “il grande autore, il famoso scrittore, l’autore de “Le particelle elementari” etc etc.
Sì, si diverte. Concordo che non è proprio riuscitissimo, io l’ho trovato anche cervellotico, come ti dissi e ne risente il risultato. Scene di sesso, pure goffo, qui ti è andata di lusso...c’è di peggio negli altri, tranne che ne “La carta e il territorio” in cui si è dato una calmata! Bella e accurata recensione!
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DanySanny
15 Gennaio, 2020
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Grazie Marianna! Come dicevo, più belli in quello che ti lasciano che non nella lettura in sé, per questo non gli ho potuto dare qualche stellina in più, però capisco il tuo apprezzamento per lui. Prima o poi leggerò altro.
siti
15 Gennaio, 2020
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Molto lontano da ciò che potrebbe piacermi, grazie per il commento.
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DanySanny
16 Gennaio, 2020
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Vero Laura, oramai potrei regalarvi libri per Natale. Ho imparato a conoscervi ahaha
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Molly Bloom
16 Gennaio, 2020
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Daniele, sai che non sarebbe una cattiva idea? Dividerci tra noi in "coppie" oppure trovare un altro sistema e scambiarci un libro che più reputiamo adatto all'altro. E' vero che meno male conosciamo un po' i gusti degli altri Qamici (intendo di quelli più attivi ovviamente). Sarebbe una idea carina da fare :-)). In bocca al lupo all'esame!
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siti
16 Gennaio, 2020
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Più di chi ci sta vicino che nel mio caso non ha ancora capito le mie variazioni sul tema!!!
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