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Perché tu non ti perda nel quartiere
 
Perché tu non ti perda nel quartiere 2020-02-28 18:16:22 lapis
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
lapis Opinione inserita da lapis    28 Febbraio, 2020
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Memoria e sogno

Al centro di questo romanzo non c’è una storia, ma un’atmosfera, soffusa ed enigmatica. È la nebbia fuligginosa del passato di ciascuno di noi, quel tempo che non c’è più, dimenticato per caso o cancellato con ostinazione, per proteggerci dall’imbarazzo o dal dolore del nostro vissuto. Ma a volte quello stesso passato, sepolto per sopravvivenza, può tornare a noi, seguendo uno strano percorso, senza linee e senza certezze. I ricordi affiorano come bagliori, riflessi di luce inafferrabili che passano veloci sul muro, lasciandoci il bisogno di inseguirli, senza opporre resistenza, per far luce sul nostro viaggio.

Una telefonata inattesa, una voce ambigua, rompono la calma solitudine dell’anziano scrittore Jean Deragane, rianimando all’improvviso frammenti di memoria oramai sopiti. Un taccuino di indirizzi perduto. Un dossier ingiallito, fitto di parole sbiadite dal tempo. Una fototessera scolorita che ha rubato l’incertezza di un bambino. Nomi e luoghi della propria infanzia.
Guy Torstel. Jacques Perrin de Lara. Annie Astrand.
Il caffè al 73 di boulevard Haussman. Una casa di Saint-Leu-la-Foret. Un garage in rue Coustou.
Proprio quei nomi e quelle strade, così esatti e precisi, divengono allora le lanterne che illuminano uno scorcio di passato sfocato e fumoso. A quel nome familiare senza volto, a quel profumo avvertito per caso, a quell’indirizzo senza contorno devi aggrapparti per ritrovare momenti di vita vissuta, confusi ormai tra quelli solo sognati o immaginati.

Inutile attendersi risposte o verità definitive da questo racconto. Pagina dopo pagina, ci accorgiamo che il fulcro non è la storia personale dello scrittore, qualunque essa sia, ma il processo della ricerca, il fascino della memoria, l’illusione dell’oblio.
Con la sua scrittura lieve ed elegante, Modiano crea per noi un incantesimo, accompagnandoci per mano lungo uno strano percorso, lento e meditativo, dove i ricordi sono “frammenti di un sogno che evaporano al risveglio” ma il mattino non rischiara mai tutte le ombre della notte.

"Per arrivare da te, che strano percorso ho dovuto fare"

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Commenti

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Gran bella recensione, Manuela!
E' così; leggere Modiano è tuffarsi nelle suggestive atmosfere di una Parigi che non ti aspetti. La sua scrittura è bellissima. Penso che ogni suo testo sia un prezioso tassello del grande quadro che è la sua opera intera.
siti
29 Febbraio, 2020
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Molto riconoscibile Modiano, nelle tue parole.
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lapis
02 Marzo, 2020
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Grazie, Emilio, gentilissimo! Oltre a questo ho letto solo Dora Bruder, per cui non so dare un'opinione sull'intero quadro della sua opera, ma di certo lo stile di Modiano ha davvero un tratto inconfondibile. E' il suo fascino :)
In risposta ad un precedente commento
lapis
02 Marzo, 2020
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Ciao Laura. Questo libro non descrive niente e non racconta niente, in fondo, eppure alla fine mi accorgo che ha lasciato in me una traccia, un'atmosfera, una suggestione.
Grazie per il commento.
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