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I ragazzi della Nickel
 
I ragazzi della Nickel 2020-05-31 12:48:45 Giovannino
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Giovannino Opinione inserita da Giovannino    31 Mag, 2020
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Storie di ordinario razzismo.

Premetto che ho scoperto tardi Colson Whitehead, infatti ancora non ho letto La ferrovia sotterranea, ma sono partito direttamente dall’ultimo suo romanzo, I ragazzi della Nickel, che gli è valso anche il premio Pulitzer ed il National Book Award.

Il libro racconta di un riformatorio, la Nickel Academy, dove il nostro protagonista Elwood, viene spedito per un puro errore giudiziario, o se volgiamo per puro caso, la classica persona sbagliata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Da qui in poi però inizia la vera storia del libro, e cioè l’agonia di tutti questi adolescenti rinchiusi un quello che potrebbe essere definito un vero e proprio lager. I ragazzi neri venivano tenuti separato dai bianchi e come spesso purtroppo capito in certe strutture, subivano le angherie e le violenze delle guardie carcerarie.

Elwood inizialmente cerca di resistere e di essere “un bravo ragazzo” ma alla fine quando capisce che la sua vita lì dentro è destinata a peggiorare si lascia convincere dal tentare la fuga, così come aveva fatto un ragazzo prima di lui, o almeno così gli viene raccontato in quella che sembra più che altro una leggenda da ragazzi.

Alla fine Elwood, grazie all’aiuto di Turner, un amico del riformatorio, tenta la fuga.

Non vi dico come andrà a finire ma sicuramente la parte che viene dopo, che vede protagonista lo stesso Turner, è quella più bella e toccante di tutto il romanzo.

Il romanzo è scritto in un linguaggio, veloce e diretto e di legge molto velocemente (non è neanche troppo lungo, meno di 300 pagine). Gli argomenti trattati purtroppo sono di quotidiana crudeltà e molto attuali, oltretutto Whitehead è un attivista molto famoso in America e quindi sa bene di cosa parla.

Il libro mi è piaciuto molto, ma onestamente non so se gli avrei dato il premio Pulitzer, pur considerandolo comunque un ottimo romanzo infatti forse manca di originalità in diversi passaggi.

Detto ciò resta comunque un’opera da leggere e Whitehead un grande scrittore.

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