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La volpe era già il cacciatore
 
La volpe era già il cacciatore 2020-06-22 06:33:13 Chiara77
Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
Chiara77 Opinione inserita da Chiara77    22 Giugno, 2020
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Desolazione

Una scrittura davvero molto particolare quella di Herta Muller, premio Nobel per la letteratura nel 2009; uno stile che non si può dimenticare facilmente e che caratterizza profondamente il romanzo. La scrittrice non prende per mano il lettore accompagnandolo amorevolmente lungo il tragitto che dovranno compiere insieme, al contrario, gli mostra sommariamente da lontano il percorso che dovrà intraprendere, da solo: sarà un viaggio molto faticoso ed impervio, costellato di particolari che potrebbero far facilmente perdere l’orientamento.
Questa è, a grandi linee metaforiche, l’esperienza di lettura del romanzo “La volpe era già il cacciatore”. L’autrice ci conduce in una terra desolata, dove ogni dettaglio assume proporzioni abnormi, la prosa è costellata di metafore, sineddoche e metonimie che devono essere costantemente interpretate. Dietro lo stile, dietro la fatica del lettore per cercare di ricostruire un minimo di trama e non annegare nel mare dell’incomprensione, si nasconde la storia di Adina, una maestra che vive in Romania durante gli ultimi tempi del regime di Ceausescu. Adina ha una cara amica, Clara, che intreccia una pericolosa relazione clandestina con un uomo ambiguo, Pavel. Molto significativa è la descrizione, o meglio, l’evocazione, di una certa quotidianità, di un certo tipo di società sospesa tra inquietudine e repressione, tra passato, presente e futuro.

“Un vapore caldo esce dalla bocca del bambino. E’ invisibile. Fuori, sotto i pioppi aguzzi, lo si vedrebbe. Rimarrebbe sospeso in aria un istante, nel silenzio. E si porterebbe via da sé. Nell’aria si vedrebbe quel che ha detto la bocca. Il che non cambierebbe niente. Anche quel che si vedrebbe nell’aria sarebbe là solo per sé, non disponibile. Come ogni cosa nelle strade è là solo per sé e non disponibile, la città solo per sé, la gente in città solo per sé. Solo questo freddo tagliente è là per tutti, non la città.”

In conclusione, una lettura che sicuramente lascia il segno. Non scegliete questo romanzo se volete una storia capace di coinvolgervi con facilità, se volete trovare una narrazione che vi accolga e a cui abbandonarvi. Sceglietelo se volete approfondire lo stile di una scrittrice molto particolare, se amate più la scrittura di ciò che viene narrato. In questo caso potrete apprezzare fino in fondo un romanzo di alto livello ma che richiede una concentrazione ed una fatica intellettuale non indifferenti.

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Commenti

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Chiara, pensavo che, per conoscere l'autrice, potessi cominciare proprio da questo libro. Ora non ne sono affatto sicuro.
Mi piace la tua recensione, così onesta ed equilibrata.
lapis
22 Giugno, 2020
Ultimo aggiornamento:
22 Giugno, 2020
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Per chi come me non ha mai letto nulla della famosa autrice, è davvero utile conoscere, anche e soprattutto, le possibili difficoltà di lettura che si possono incontrare. Grazie mille, quindi, per la sincera e chiarissima recensione.
Un caro saluto,
Manuela
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Chiara77
22 Giugno, 2020
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Non so Emilio, forse tu potresti trovare la lettura meno faticosa e più piacevole. Non so dirti delle altre opere perché anch'io non avevo letto niente della famosa autrice. Grazie per l'apprezzamento.
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Chiara77
22 Giugno, 2020
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Ciao Manuela, grazie a te per aver letto e gradito la mia recensione. Non so, forse un lettore che ama più di me faticare e leggere opere difficili per sentirsi soddisfatto avrebbe potuto apprezzare di più questo romanzo. Per me di solito la semplicità e la chiarezza non sono difetti ma pregi e leggo prevalentemente per piacere e non per sentirmi "brava", quindi probabilmente non era il libro adatto a me.
Un caro saluto anche a te
Chiara
La recensione è utilissima e onesta. Bisogna evidenziare le difficoltà così si sa a cosa si va incontro.
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Molly Bloom
23 Giugno, 2020
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Con Herta nemmeno io lego molto, faccio fatica ad addentrarmi nelle sue storie e il suo stile lo trovo troppo freddo e distaccato per i miei gusti nonostante ne riconosca l'eleganza e la ricercatezza della prosa. Io avevo letto "L'altalena del respiro", però non l'ho ultimata, ho abbandonato prima. Questo potrebbe interessarmi, considerato che è ambientato nella mia terra. Ps: mia mamma si chiama Adina :-).
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archeomari
23 Giugno, 2020
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Davvero? Una spinta in più per leggerlo, tanto tu sei una freeclimber della lettura. Dopo Lima chi ti ferma?
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Molly Bloom
23 Giugno, 2020
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Eh ma con Lima c'era intesa, chimica, con Muller mica tanto, così come non ce l'ho con la Lispector, tanto amata da Daniele e Giulio.
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Chiara77
23 Giugno, 2020
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Grazie Marianna, sono contenta di essere stata utile!
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Chiara77
23 Giugno, 2020
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Meno male via che anche tu Ioana la pensi così su Herta! È proprio vero, non è solo questione di difficoltà, deve scattare quella scintilla per riuscire ad apprezzare certi testi. Potresti provare con questo romanzo però, anche qui stile freddo e distaccato e storia solo sfiorata sulla superficie...
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