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L'eleganza del riccio
 
L'eleganza del riccio 2020-09-14 08:43:56 Belmi
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Belmi Opinione inserita da Belmi    14 Settembre, 2020
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Io credo che lei non sia come crediamo

Siamo a Parigi, in un elegante palazzo dove risiede l'alta borghesia. Sono tutte persone che vivono di apparenza e di schemi già prefissati. In questo palazzo però vivono anche due persone che pur di riuscire a passare inosservate si nascondono, prima fra tutti troviamo madame Michel, la portinaia:

“Come sempre, mi salva l'incapacità del genere umano di credere a ciò che manda in frantumi gli schemi di abitudini mentali meschine. Una portinaia non legge L'ideologia tedesca e di conseguenza non sarebbe affatto in grado di citare l'undicesima tesi su Feuerbach.”

Ma Renée non è la sola, in quel palazzo vive anche una ragazzina di dodici anni, il suo nome è Paloma:

“Si dà il caso che io sia molto intelligente. Di un'intelligenza addirittura eccezionale. Già rispetto ai ragazzi della mia età c'è un abisso. Siccome però non mi va di farmi notare, e siccome nelle famiglie dove l'intelligenza è un valore supremo una bambina superdotata non avrebbe mai pace, a scuola cerco di ridurre le mie prestazioni, ma anche facendo così sono sempre la prima della classe.”

Due persone con indosso due maschere che a un certo punto dovranno decidere se mettersi in gioco oppure continuare a nascondersi.

“L'eleganza del riccio” è molto particolare, ho deciso di leggerlo perché è un libro che solitamente divide i lettori, o viene amato oppure odiato. Lo stile è insolito e le pagine si alternano fra le impressioni della portinaia e di Paloma, spesso anche con digressioni che possono un po' annoiare il lettore, ma il messaggio che vuole mandare l'autrice è importante. Tante persone vivono in incognito perché non vogliono mostrarsi e uscire dagli schemi in cui la vita li ha classificati. Ho apprezzato molto anche le interazioni fra i vari personaggi, in particolare Manuela e Ozu.

Sono decisamente combattuta, lo stile non mi ha colpito particolarmente, ma questo è uno dei casi in cui il contenuto e il messaggio riescono anche a far digerire una scrittura non proprio eccellente.

“Madame Michel ha l'eleganza del riccio: fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza, ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci, animaletti fintamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente eleganti.”

Buona lettura!

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Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
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Eccomi nella categoria di chi odia, per modo di dire, questo romanzo. L'ho trovato scarso dal punto di vista letterario, abbondante di riferimenti letterali e culturali buttati li a casaccio giusto per enfatizzare la cultura della protagonista, e abbastanza contraddittorio nella gestione dei pregiudizi. Sarà voluta come cosa, ma la protagonista è la prima ad avere pregiudizi e a snobbare i ricchi del condominio, è talmente superiore e intelligente che probabilmente non se ne rende conto ma anziché fare una sana auto-analisi la butta sul vittimismo. Certo sicuramente toccherà le corde di chi magari non si stanca prima, ma per me rimane un libro sopravvalutato. Non ce l'ho fatta a finirlo, mi annoiava tremendamente.
Mian88
14 Settembre, 2020
Ultimo aggiornamento:
14 Settembre, 2020
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Cara Federica, complimenti per la tua recensione. Sei stata molto brava per quello che non è un libro semplice e che può far storcere il naso per quelli che sono i suoi contenuti. Al contempo, un romanzo complesso da affrontare, stante i vari e molteplici riferimenti filosofici ivi contenuti. Ci sono molti elementi che possono far storcere il naso o che possono non convincere il lettore che non va oltre le apparenze e credo che questa sia stata anche la volontà dell'autrice: obbligare chi legge ad andare oltre quello che è il pregiudizio stesso - da qui anche un paradosso implicito - contenuto tra queste pagine obbligandosi a porsi domande e a riflettere sul quanto effettivamente l'apparenza possa pregiudicare o possa condizionare le scelte e le impressioni altrui. Onestamente è un titolo che ricordo con molto piacere e che custodisco nel cuore. E' stata una di quelle rare volte in cui ho volontariamente rallentato la lettura per assaporarne ogni carattere. Non è certo un romanzo per tutti perché richiede molta sensibilità e anche molta capacità introspettiva. Sei stata molto brava e leggerti è stato un sincero piacere. A presto!
Ciao Federica, mi trovo d'accordo con la tua valutazione. Anche a me era piaciuto questo romanzo, ci ho ripensato spesso nel corso degli anni. A me la storia era sembrata originale e mi aveva fatto riflettere... Non so, forse sono troppo ingenua e dai gusti letterari poco raffinati, ma per me questo libro è bello. (O almeno è quello che pensai quando lo lessi ormai qualche anno fa).
C.U.B.
15 Settembre, 2020
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Ciao, anche a me era piaciuto molto e ne conservo un piacevole ricordo.
Tra l'altro mi ha fatto venire una voglia ingestibile di Tolstoj, che da sempre rifuggo. Proprio ora ho in lettura Guerra e pace e se non fosse stato per Renèe e Ozu, cosa mi sarei persa. Se procede così, dovrò a quei due anche Anna Karenina!!!
Interessante, lo avete letto in tanti a quanto vedo, io no. I pareri sono quasi tutti positivi!
Ciò che conta in una lettura è sentirsi in sintonia col libro, con la storia che narra, col modo di narrarla. È una chimica anche lì, ognuno di noi è diverso e non credo che sia questione di raffinatezza.
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Belmi
16 Settembre, 2020
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Maria grazie mille, mi ritrovo nelle tue parole. Grazie ancora per il commento.
Fede
In risposta ad un precedente commento
Belmi
16 Settembre, 2020
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Ciao Chiara, grazie per il commento, leggo sempre le tue recensioni e posso confermare che non sei una lettrice ingenua e nei tuoi gusti mi rivedo molto. Grazie ancora per il commento.
Fede
In risposta ad un precedente commento
Belmi
16 Settembre, 2020
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Ciao c.u.b., io ho letto molti libri di Tolstoj e leggere questa passione dei personaggi per l'autore mi ha fatto piacere. Non è molto che ho letto "Guerra e pace", ti invidio perché è un capolavoro indimenticabile che rimane nel cuore e quando si arriva alla fine ne senti la mancanza..spero che poi darai spazio anche ad Anna Karenina!
Fede
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