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Le correzioni 2020-09-18 11:08:44 topodibiblioteca
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topodibiblioteca Opinione inserita da topodibiblioteca    18 Settembre, 2020
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Nel cuore dell'America di fine millennio

Un romanzo che ha quasi vent'anni quest'opera di Franzen ma che ....non li dimostra affatto. Perchè la fotografia della società americana immortalata nel proprio orgoglio borghese, nelle proprie ipocrisie quotidiane condite da uno stato di apparente felicità e spensieratezza che sembra veleggiare sull'immaginaria cittadina di St. Jude nel Midwest, è assolutamente realistica ed ancora attuale ("Gli abitanti di St. Jude fanno finta di essere tutti uguali....Ma le persone non sono tutte uguali. Niente affatto. Ci sono differenze di classe, di razza, differenze economiche enormi e decisive, eppure in questo caso nessuno è sincero. Tutti fingono!"). E perché  "il profeta" Franzen sembra in qualche modo avere colto proprio quegli ultimi momenti di ottimismo sul futuro e di ricerca di un consumismo sfrenato e scellerato che ammorbavano gli americani di fine XX° secolo -epoca di ambientazione del libro-, prima delle varie crisi economico-finanziarie, politiche del nuovo millennio. 

La famiglia Lambert, protagonista del romanzo è composta da 5 elementi di cui Franzen ci parla copiosamente, illustrandone al lettore passato e presente, punti di forza (pochi) e debolezze (tante). Il capo famiglia Alfred, ingegnere ferroviario in pensione con l'hobby della chimica, uomo rigido e tutto d'un pezzo, pregno di quell'abnegazione tipicamente americana che vede nel sacrificio la strada maestra per il successo, ma che ora nella vecchiaia, risulta affetto dal morbo di parkinson ed in preda a pesanti allucinazioni causate dai medicinali assunti. La moglie Enid, malata di quel perbenismo tipicamente "made Usa" ("Tutti i suoi amici erano persone perbene e avevano amici perbene, e dato che di solito le persone perbene allevavano figli perbene, il mondo di Enid assomigliava a un prato in cui l'erba cresceva così folta da soffocare il male") che per annacquare la sofferenza causata dalla malattia del marito si crogiola nell'organizzazione di un pranzo di Natale-evento in cui desidera mettere attorno al tavolo tutta la propria famiglia riunita. Enid è l'emblema di quella fiducia nel futuro, fedele adepta "della religione del consumismo", alla disperata ricerca di un'ultima oasi di felicità che trova partecipando ad una crociera per anziani pensionati benestanti. Infine Gary, Chip, Denise, i tre figli  che hanno cercato di realizzarsi rispettivamente nel mondo della finanza, della docenza universitaria e nell'arte culinaria migrando chi a Philadelphia, chi a New York. Tutti e tre a modo loro travolti da eventi imprevedibili che hanno provocato il fallimento della loro vita privata e professionale, rimanendo così nudi di fronte al proprio io più nascosto ed imparando a doversi confrontare con le proprie depressioni, bassezze, istinti.

Franzen che già nell'incipit lascia intravvedere il tenore della sua opera ("Un fronte freddo autunnale arrivava rabbioso dalla prateria. Qualcosa di terribile stava per accadere, lo si sentiva nell'aria. Il sole era basso nel cielo, una stella minore, un astro morente. Raffiche su raffiche di entropia. Alberi irrequieti, temperature in diminuzione, l'intera religione settentrionale delle cose era giunta al termine..."), conduce un'analisi spietata dell'America contemporanea nella quale i suoi protagonisti si muovono storditi da meccanismi più grandi di loro ed impossibili da governare. In questo quadro emergono prepotentemente la spietatezza del libero mercato e la centralità della finanza, con la ricerca del profitto a tutti i costi da parte delle grandi multinazionali, pronte ad es. a sfruttare un brevetto ancora in stato embrionale pur di vincere la competizione nel mercato delle biotecnologie, oppure ad acquisire un'impresa florida senza guardare in faccia ai dipendenti, per poi smembrarla pur di fare cassa. L'America di Franzen, che poi è l'America di Roth, di Yates e di tanti altri mostri sacri a stelle e strisce, è un paese in perpetuo adattamento, che fonda la propria sopravvivenza sul meccanismo delle "Correzioni" che danno il titolo a questo romanzo: che si tratti delle correzioni al proprio portafoglio titoli in base all'andamento del mercato, oppure che si tratti di correzioni intese come azioni correttive e comportamentali da parte dei componenti della famiglia Lambert poco importa. 

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Commenti

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Ho amato moltissimo questo libro!
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topodibiblioteca
18 Settembre, 2020
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Ciao, un libro sicuramente da leggere e su cui riflettere, anche se non del tutto scevro di alcune "pesantezze".
In risposta ad un precedente commento
Molly Bloom
18 Settembre, 2020
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Si, la prima parte forse risulta essere più lenta, quanto vengono introdotti i personaggi e forse con qualche dettaglio di troppo come per esempio l'esperienza di Chip in Europa, però tutto sommato scorre. Certo non è un capolavoro come reputo per esempio i libri di Yates o di Roth che a mio gusto e parere sono superiori a Franzen.
Mian88
18 Settembre, 2020
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Bravissimo Gabri, un libro che mi chiama e non chiama e che confondo sempre. Chissà perché?
siti
21 Settembre, 2020
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Io invece l'ho messo in pausa, non decolla...
5 risultati - visualizzati 1 - 5

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