Dettagli Recensione

 
Casa
 
Casa 2021-06-29 08:24:57 Chiara77
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Chiara77 Opinione inserita da Chiara77    29 Giugno, 2021
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Tornare a casa

Glory e Jack, due degli otto figli del reverendo Boughton, sono di nuovo a casa, a Gilead. Sono gli unici figli che, in qualche modo, non si sono realizzati nella vita adulta, non hanno un lavoro stabile, una posizione sociale salda, una loro famiglia regolare.
Glory è la più piccola di casa Boughton, è sempre stata una ragazza intelligente e devota, troppo ingenua e sensibile però, così si è lasciata ingannare e illudere. La sua vita sembra essere pervasa dai rimpianti.
E Jack… Jack invece è la pecora nera, il figlio ribelle, scapestrato, colui che si è sempre comportato male e ha deliberatamente voltato le spalle alla sua famiglia.
Adesso sono tornati, in quella che un tempo è stata la loro casa, l’ambientazione della loro felicità infantile, ad occuparsi dell’anziano padre.
Un romanzo profondamente intimistico, intriso di malinconia e di riflessioni esistenziali e religiose. La scrittura di Robinson riesce ad accompagnarci lungo i sentieri di emozioni e sensazioni estremamente familiari ma alle quali è molto difficile dare voce.
Il senso di frustrazione di Glory, di calma tristezza per tutto quello che non c’è stato nella sua vita, un’esistenza fatta di promesse non mantenute.
Il senso di colpa di Jack, il suo sentirsi inadeguato, l’ombra rispetto alla luce della sua famiglia, il tormento continuo dato dall’essere consapevole di non stimarsi e di non riuscire a cambiare.
Queste, in sintesi, le coordinate che danno vita ad una narrazione estremamente lenta, tesa a scandagliare due anime inghiottite dalla loro solitudine.
Ho trovato questo romanzo meno riuscito rispetto a “Lila”, i personaggi mi sono sembrati eccessivamente statici e troppo ripiegati su loro stessi.
In ogni caso siamo di fronte ad una lettura densa di calma malinconia, che mette in luce ciò che si trova sotto la superficie di molte esistenze e che la penna di Marilynne Robinson riesce a descrivere benissimo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Consigliato a chi ha letto o vuole leggere "Lila" e "Gilead".
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110
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Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
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Chiara, questa autrice a me piace moltissimo e ho assai apprezzato anche questo libro.
Nella tua bella recensione, dici di averlo apprezzato meno di "Lila". A me è successo il contrario, ma si tratta ovviamente di una questione di gusti. La scrittura è eccellente comunque.
"Casa" m'è parso di grande approfondimento psico-esistenziale e relazionale. La Robinson porta aria nuova nella letteratura americana spesso ripiegata 'sui mali della società', sovente senza una 'spinta' costruttiva capace di anelare alla speranza. Leggere la Robinson mi è sembrato di aprirmi a una dimensione che supera ogni stereotipo in cui tende a muoversi la letteratura contemporanea degli USA.
Ciao Chiara, immagino una lettura lenta nel suo essere così intima, ha inciso questo sull'estremità stelle della piacevolezza?
In risposta ad un precedente commento
Chiara77
01 Luglio, 2021
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Sì Laura... L'ho trovata una lettura davvero troppo lenta, pur apprezzando la scrittura di questa autrice e il suo apprezzabile approfondimento dell'interiorità dei personaggi.
In risposta ad un precedente commento
Chiara77
01 Luglio, 2021
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Emilio, sì, sulla valutazione di questo romanzo rispetto a Lila credo anch'io che sia semplicemente una questione di gusto personale. Riguardo alla letteratura statunitense contemporanea, pur non essendo io certo un'esperta, credo che ci troviamo davanti ad un panorama molto variegato e complesso, sicuramente (ahimé) molto più vivo della letteratura italiana contemporanea. Quindi possiamo imbatterci in autori come Robinson e/o Strout oppure in autori che si soffermano di più su tematiche sociali. Secondo me ci sarebbe bisogno anche per la letteratura italiana di indagare di più i temi sociali, invece mi sembra che gli scrittori italiani ultimamente si cimentino solo con storie di famiglie più o meno disfunzionali e rapporti genitori- figli. Ovviamente è solo la mia percezione, forse mi sbaglio.
Chiara, leggo poca letteratura contemporanea italiana, appunto per il livello assi modesto. Mi pare che , oltre alla convenzionalità dei temi, vi siano forti carenze di scrittura (se fossero testi stranieri, verrebbe da incolpare i traduttori).
Ho comunque trovato autori interessanti, come M. Mari ed E. Trevi. Poi m'è parso incantevole "Quasi Grazia" di m. Fois, con protagonista la Deledda colta in tre momenti nodali della sua esistenza.
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