Dettagli Recensione

 
A colpi d'ascia
 
A colpi d'ascia 2021-09-02 09:09:03 Molly Bloom
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Molly Bloom Opinione inserita da Molly Bloom    02 Settembre, 2021
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Siamo figli di Giuda

"Bosco, bosco ad alto fusto, a colpi d'ascia."... ecco la frase chiave del romanzo, che prende il titolo. 

Con la lettura di questo romanzo ho concluso la Trilogia sull'arte di Bernhard, assieme a "Il Soccombente" e "Antichi Maestri". Il tema focale del romanzo è l'arte drammaturgica, il teatro, il suo pubblico, gli attori e gli scrittori, insomma tutto ciò che ruota attorno. Il libro stesso, ha un forte sapore teatrale, il lettore avrà l'impressione di trovarsi in una platea, in oscurità, seduto comodamente mentre osserva una scena illuminata nella quale sono presenti i personaggi- attori che si esibiscono in una commedia dal sapore dissacrante. Attraverso gli occhi impietosi del narratore assistiamo a una "cena artistica" nella quale nessuno si salva, tutti sono disgustosi e vili, falsi, vittime e carnefici contemporaneamente, narratore incluso che non si risparmia ma si aggiunge al muro assieme agli altri. Bernhard ha un marchio tutto suo e si riconosce dalla prime battute anche dai lettori che lo frequentano poco. Anche qui è presente, naturalmente. Quando si inizia un suo libro è difficile staccarsi dalle pagine, seppur di non facile lettura, riesce tuttavia ad avere un effetto ipnotico sul lettore che gli impedisce di abbandonare tale lettura. Anche la grande comicità e la pungente ironia che lo contraddistingue arriva a soccorrere un lettore in difficoltà:

"Una lucciperca all'una meno un quarto di notte per colpa di un attore del Burg nella cui barba si erano andati a impigliare dei pezzetti di quella stessa zuppa di patate che lui stava mangiando a cucchiaiate con la massima velocità, neanche fosse sul punto di morire di fame. Ekdal, disse lui, prendendo un cucchiaio di zuppa, Ekdal è stato il ruolo che ho desiderato per decine di anni, e poi, prendendone un altro cucchiaio e, insomma, ingoiando un cucchiaio di zuppa ogni due parole, Ekdal, disse, e giù un cucchiaio di zuppa, da sempre, e di nuovo un cucchiaio di zuppa, il mio ruolo preferito, e seguito col cucchiaio a mangiare la zuppa, e ancora, dopo due cucchiai di zuppa, di anni, seguitò, e l'espressione ruolo che ho desiderato la disse proprio come se stesse parlando di una leccornia, penso. Disse più volte Ekdal è il mio ruolo preferito, e io mi domandai subito se avrebbe continuato a parlare di Ekdal come del proprio ruolo preferito anche se non avesse ottenuto alcun successo con il suo Ekdal."

Con la sua prosa prende a colpi d'ascia tutti i presenti, ma anche in generale le istituzioni che girano attorno al teatro e anche il suo pubblico, una grandinata di odio e di feroci critiche su di essi ma, una volta sfogata questa specie di rabbia, così come dopo una tempesta si intravede un arcobaleno, nello stesso modo il narratore ammette di amare quelle stesse persone, di amare Vienna, il popolo austriaco, di essere migliori rispetto a moltissimi altri, di amarli perché sono "suoi". Alla fine della cena si congeda con un bacio di Giuda, un bacio falso, dettato dalla circostanza, ma che sotto sotto, forse, è vero.

"Per metterci in salvo da una situazione disperata, penso, diventiamo falsi e bugiardi proprio come quelli che accusiamo continuamente di essere falsi e bugiardi e che per questo motivo trasciniamo nel fango e copriamo di disprezzo, la verità è questa; in niente di niente noi siamo meglio delle persone che continuiamo a ritenere insopportabili, disgustose, ripugnanti insomma, persone con cui sosteniamo di voler avere a che fare il meno possibile, mentre a dir la verità abbiamo continuamente a che fare con loro e siamo identici a loro."

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Dalla tua bella recensione, Ioana, deduco che il titolo vada subito messo in lista!
siti
03 Settembre, 2021
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Ioana, altro grande commento su un'opera di Bernhard che ho imparato a conoscere proprio grazie a te!
2 risultati - visualizzati 1 - 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Day
Ci vediamo in agosto
Il segreto della libraia di Parigi
Il club del pranzo della domenica
Il club delle fate dei libri
Il filo della tua storia
Un oceano senza sponde
L'ora di greco
Gli altri
Baumgartner
I lupi nel bosco dell'eterno
L'isola nello spazio
La stagione della migrazione a nord
Fino alla fine
L'ultima cosa bella sulla faccia della terra
Lezioni di chimica