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Luce d'agosto
 
Luce d'agosto 2022-03-10 14:52:52 LuigiF
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
LuigiF Opinione inserita da LuigiF    10 Marzo, 2022
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Luce accecante su un mondo cupo

Luce d'Agosto è una opera faticosa sotto diversi aspetti. Lo stile di scrittura innanzitutto. Il processo narrativo è costruito con frasi lunghe e complesse, ricche d'incisi e digressioni ed a tratti involute tanto da farti dubitare della fedeltà della traduzione. I continui salti spaziotemporali, il frequente ricorso al "flusso di coscienza" come tecnica per tratteggiare situazioni psicologiche nella loro purezza, la narrazione in stile "Rashomon" in cui la realtà dei fatti, esplorata da molteplici punti di vista, è necessariamente soggettiva, caratterizzano uno scrittore innovativo e moderno, ma non contribuiscono certo a rendere la lettura agevole. Non a caso Faulkner viene considerato il naturale antagonista di Hemingway la cui prosa scarnificata e minimalistica è un po' l'antitesi di quella Faulkneriana cerebrale ed elaborata.

Ma è forse l'aspetto contenutistico a rendere l'opera maggiormente ostica. La realtà descritta da Faulkner è quella dura e spietata della America del Sud negli anni venti del novecento. Una società che non ha mai digerito appieno la sconfitta nella guerra civile e nella quale alle pratiche schiaviste è subentrata una cupa discriminazione razziale.
Si tratta di un romanzo corale in cui i personaggi convergono nell'assolata e immaginaria città di Jefferson in un caldo mese di Agosto. La giovane Lena, in stato di gravidanza avanzato, rincorre con cocciuta determinazione e positiva fiducia lo scapestrato che l'ha sedotta e abbandonata (Lucas). Di lei si innamora di un amore tanto inatteso quanto ingenuo il già maturo Byron, tra i personaggi più riusciti del romanzo. La sua vita anonima e monotona, interamente dedita al lavoro, trascorre nell'indifferenza altrui e si anima soltanto nelle segrete sortite del sabato sera durante le quali, a cavallo di un mulo, esce dal paese per dirigere il coro di una chiesa di campagna per le celebrazioni domenicali. Di ben altra tempra è invece Hightower, un prete rinnegato e anticonformista che vive isolato ed emarginato. Unico confidente di Byron, Hightower si adopera nell'assistere la sventurata Lena incarnando in qualche modo un senso di moralità alta in questa provincia desolata.

Ma il vero protagonista è Joe/Christmas, il dannato, lo spregevole reietto, il cui sangue meticcio costituisce peccato originale mai espiato, indelebile macchia che lo condurrà ineluttabilmente a delinquere e uccidere. La sua fuga tra le campagne assolate del profondo Sud inseguito dai cani dello sceriffo in una drammatica e crudele partita di caccia, resta tra le immagini più potenti del romanzo. Infine la vittima, Joanna: una indecifrabile figura di donna bianca con un doloroso passato alle spalle, anch'essa emarginata e solitaria a causa della sua tolleranza e filantropia verso i neri.
Questi e altri personaggi minori (val la pena citare ancora gli allucinati nonni materni di Christmas simboli anch'essi di una umanità crudele e abbruttita) incrociano le loro vite sullo sfondo di una violenta e torbida America, in cui l'aspetto razziale è opprimente e privo di speranze.

Ammetto di essere uscito un po' provato dalla lettura di questo mio primo romanzo di Faulkner e penso che non ne affronterò altri a breve. "Luce d'Agosto" è opera fortemente connotata dal punto di vista storico e geografico, legata a doppio filo con quelle terre che lo scrittore non abbandonerà mai per tutto il corso della sua vita. Nella sua mancanza di universalità sta forse la maggior limitazione. Si ha l'impressione che i suoi personaggi restino in qualche modo estranei al sentire dell'uomo contemporaneo e che, sparito quel mondo, il messaggio di Faulkner non possa più esser compreso appieno.
Ciò nulla toglie alla indiscussa qualità di una prosa innovativa che invita a un maggior sforzo di attenzione. Tale sforzo verrà comunque premiato lasciando anche il lettore più esigente completamente appagato.
In questo Faulkner è senz'altro uno dei grandi maestri del '900 Americano.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Proust piuttosto che Hemingway
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Commenti

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Bella recensione Luigi, comprendo appieno lo smarrimento derivato dalla lettura eppure, una volta riposti, i romanzi di questo autore si ricompongono nel nostro immaginario e non lo lasciano più. Ho in lista questo titolo ma avendo appena terminato "Mentre morivo" ho sentito la necessità di prendermi una pausa. Ti consiglio ovviamente di ritornare all'autore appena ne sentirai di nuovo il richiamo.
In risposta ad un precedente commento
LuigiF
10 Marzo, 2022
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Ciao Laura, grazie.

hai centrato perfettemente il punto. ... avevo scritto di getto una prima recensione piu' negativa di questa e frutto dello smarrimento di cui parli. Poi pero' sono riaffiorate le immagini ed ho riletto qui e la' dei passi con un gusto del tutto nuovo.
Grazie del consiglio. Ho bisogno di qualcosa di piu' leggero nel breve termine ma prima o poi tornero' a leggerlo.
Mi piacciono le recensioni "sentite" dove non è tutto un brillare di luce ma c'è l'ombra , spesso introducono a piccole perle dimenticate o sottostimate. Le opere non facili spesso sono quelle che poi ti rimangono addosso. Messo in lista.
Ciao, Luigi. Non mi sorprende che tu abbia definito faticosa questa lettura. Dell'autore conosco solo "Mentre morivo" , che ho trovato anch'io così.
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