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La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo
 
La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo 2022-08-29 09:39:38 La Lettrice Raffinata
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
La Lettrice Raffinata Opinione inserita da La Lettrice Raffinata    29 Agosto, 2022
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Saltate a pié pari la sinossi!

Come ormai sarà chiaro, è sufficiente che un libro abbia un vaghissimo accenno del tropo dei viaggi nel tempo per attirare la mia attenzione. Immaginate quindi cosa possa succedere quando questo tropo viene piazzato direttamente nel titolo! infatti ho recuperato parecchio tempo fa la mia (abominevole!) copia de "La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo", ma qualcosa mi ha sempre frenato dal cominciarlo. Quest'anno però è uscita la serie TV ispirata a questo romanzo, quindi ho pensato fosse l'occasione giusta per leggerlo e poi gustarmi l'adattamento.
Ora che ho completato la lettura, non so però se mi fionderò a bingewatchare la serie; questo perché il romanzo si è rivelato parecchio lontano da quelle che erano le mie aspettative. Ritengo quindi necessario fare una doverosa premessa: il libro è completamente character driven, pertanto non affannatevi a cercare una trama di alcun tipo. Il solo scopo nella narrazione è raccontare le vite di Henry DeTamble, un uomo affetto da una sorta di mutazione genetica che lo trasporta dal suo presente a tempi e luoghi diversi, e della sua amata Clare Abshire.
Nella prima parte del libro vediamo le vicende che hanno portato ai loro vari "primi incontri" fino al matrimonio, mentre nella seconda ci si focalizza principalmente sulle difficoltà incontrate dalla coppia dopo le nozze; tecnicamente ci sarebbe anche una terza parte -che personalmente ho trovato troppo prolissa rispetto al contenuto effettivo- ma preferisco non scendere nel dettaglio per evitare spoiler agli altri lettori. Lo stesso non si può dire della CE che ha piazzato un'anticipazione molto importante già nella sinossi; come detto, questa è una narrazione priva di un reale intreccio, però trovo scorretto rivelare una delle poche svolte di trama a chi ancora non ha letto mezza pagina.
Soprassedendo sugli errori della specifica edizione, andiamo a vedere quali elementi non mi hanno del tutto convinta in generale. In primis devo menzionare la caratterizzazione dei protagonisti, che sono anche i soli personaggi ad ottenere un approfondimento degno di questo nome; purtroppo non sono entrata minimamente in sintonia con Henry e Clare: lui usa la sua condizione per giustificare qualunque errore, e lei vive in sua funzione tanto da vedere come trasgressive azioni del tutto normali, come passare qualche ora in tranquillità lontana dall'amabile consorte.
I comprimari, come detto, sono del tutto dimenticabili e vanno ad inserire nel testo delle sottotrame anche potenzialmente interessanti che però nell'effettivo sono poi abbandonate a se stesse; ad esempio, al primo incontro di Henry con la famiglia di Clare si pone l'attenzione sulla possibilità che lui dia un aiuto alla sorella di lei nella sua carriera musicale, ma poi questo personaggio non si farà più vivo fino al finale e del suo futuro come violoncellista non sapremo nulla. Lo stesso succede con il matrimonio degli amici Charisse e Gomez: si passa da quell'evento alla nascita della terza figlia come se nel mentre non ci fosse altro.
Ci sarebbero poi un paio di osservazioni di tipo etico e morale, che però capisco essere alquanto soggettive. Personalmente ho trovato il testo abbastanza discriminatorio, seppur in modo sottile, verso le donne (dettaglio molto fastidioso, se consideriamo che è stato scritto da una donna) e le persone gay, cosa che entrambi i protagonisti vengono "accusati" di essere a più riprese, spingendoli a reagire esageratamente per dimostrare il contrario. Tutto il rapporto romantico tra Henry e Clare meriterebbe poi di essere analizzato da un esperto, ma per conto mio posso per lo meno notare come sia fortemente sbilanciato in favore di lui.
Nonostante tutto la sufficienza l'ha avuta, e questo è stato soprattutto merito dell'ottima gestione dei viaggi nel tempo: mi è piaciuto sia come sono stati spiegati a livello concettuale, sia il modo in cui Niffenegger li bilancia nella narrazione. Penso che la cara Audrey abbia fatto una scelta intelligente anche quando a pescato a piene mani dalla sua esperienza personale per delineare il personaggio di Clare, così da renderlo più verosimile.
La lettura è inoltre supportata dall'ottimo ritmo e dal tono con cui affronta la tematica della genitorialità; forse triggerante per alcuni, ma inserita nei giusti tempi. Del tutto azzeccati anche i vari richiami all'Odissea, in linea con il tema di fondo.

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