Dettagli Recensione
Attacco di panico
« Ci sono un sacco di cose sulla Terra che considererei magiche se non fossero reali. Sognare, per esempio. Il fatto che i bambini prendano vita all’interno del corpo delle donne; il concetto in sé del concepimento. I castelli. Gli alberi. Le balene. I leoni. Gli uccelli. Gli arcobaleni. L’acqua. L’aurora boreale. I vulcani. I lampi. Il fuoco.»
“Moriremo tutti, ma non oggi”, romanzo di Emily Austin pubblicato in Italia da Blackie Edizioni, ci parla di Gilda, ragazza ventisettenne, canadese, lesbica, atea, che vive la sua vita con grandissime difficoltà. Ha continui attacchi di panico, ansia, depressione. Non riesce a svolgere le normali attività quotidiane né a tenersi un lavoro. Il personaggio di Gilda si inserisce nella scia delle protagoniste millennial della letteratura anglosassone contemporanea, eroine sovrastate dal male di vivere e devastate dall’incapacità di dare un senso a qualcosa che forse un senso non ce l’ha (tanto per citare Vasco Rossi).
Il romanzo è scritto bene e il suo maggiore pregio è proprio l’ironia, le vicende di Gilda sono tragicomiche e mentre ci fanno sorridere ci strappano anche dei pensieri amari. Tuttavia, secondo il mio modesto parere, l’impianto narrativo non è sufficientemente coinvolgente. La protagonista è, in fondo, riuscita letterariamente, ma la trama è scadente, la vicenda piuttosto banale e grottesca. In conclusione quindi, una lettura piacevole ma non particolarmente toccante.