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La cruna dell'ago
 
La cruna dell'ago 2010-03-04 08:05:09 Renzo Montagnoli
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Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    04 Marzo, 2010
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Spionaggio e amore

Questo romanzo, da cui è stato tratto un film di grande successo, è stata la prima opera dell’autore gallese che ha avuto larga diffusione e gradimento fra i lettori, sia per la trama avvincente di spionaggio non disgiunta da risvolti amorosi di sicura presa, sia per pressoché perfetta caratterizzazione dei protagonisti.
Da quel 1979, data della prima pubblicazione, sono passati molti anni, nel corso dei quali Follett ha dato alle stampe libri che sono sempre stati dei veri best-seller, alcuni dei quali anche di particolare pregio letterario, ma La cruna dell’ago resta sempre un’opera di notevole pregio che, a distanza di tempo, conserva intatto il suo fascino.
La vicenda di “Die Nadel” (L’ago), spia tedesca chiamata così sia per la sua capacità di non svelarsi al controspionaggio britannico, sia perché per uccidere si serve di un sottile stiletto, pur presentando tutti le caratteristiche di un thriller, con omicidi, vita nell’ombra e caccia spietata degli inquirenti, ha tuttavia un elemento che la caratterizza, quasi inusuale per un romanzo di genere. Infatti si instaura una relazione amorosa con la moglie di un ex pilota della RAF rimasto paralizzato a seguito di un incidente. E’ la prima screpolatura nella granitica figura di Die Nadel, quasi un robot che finisce con lo scoprirsi uomo con tutte le debolezze del caso che lo porteranno a uscirne sconfitto e ucciso.
La figura della spia tedesca è delineata in modo impeccabile e la sua lenta metamorfosi, da macchina di morte a presa di coscienza di essere un essere umano, è descritta con mano felice e misurata. Se si aggiunge che i personaggi di contorno non sono semplici ombre, ma che ad ognuno Follett ha voluto riservare una parte della sua creatività e del suo talento, è possibile così comprendere il perché dello straordinario successo di questo romanzo. Infatti, benché i protagonisti siano meramente di fantasia, presentano una plausibilità che fa sì che, leggendo, si ingeneri la convinzione di trovarci di fronte a un romanzo storico. La fredda campagna inglese, il cielo plumbeo e il mare in burrasca fanno da cornice perfettamente alla conclusione del romanzo, nel dilemma di un uomo combattuto fra dovere e amore, al quale finisce per sottostare, rinunciando anche a vivere.

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