Narrativa italiana Gialli, Thriller, Horror I giovedì della signora Giulia
 

I giovedì della signora Giulia I giovedì della signora Giulia

I giovedì della signora Giulia

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Come, dove e perchè è scomparsa la signora Giulia? Per tre anni corrono voci sulle settimanali, scandalose evasioni della signora. In realtà, la situazione si presenta drammatica: la donna è sparita e la polizia stessa brancola nel buio. Questo giallo all'italiana propone al lettore un caso insolito: Piero Chiara espone fatti e inchieste in maniera essenziale, diretta, accoppia una raffinata malizia nel giudicare il costume della borghesia provinciale all'eccezionale capacità di proporre situazioni tipiche del nostro mondo giudiziario. I giovedì della signora Giulia rivelano un'invidiabile felicità inventiva e un'autentica abilità nell'intreccio poliziesco.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
I giovedì della signora Giulia 2013-04-09 08:09:34 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    09 Aprile, 2013
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il delitto pefetto

Esiste il delitto perfetto? Non pochi autori del genere “giallo” hanno affrontato questa ardua prova, con risultati più o meno soddisfacenti, o credibili.
Piero Chiara, che non è possibile definire un autore di genere, ha voluto provarci, mettendo anche a frutto la lunga frequentazione degli ambienti giudiziari derivante dal suo lavoro e ne é uscita così, più che un romanzo, una presceneggiatura, perché lo scopo originale era di realizzare un adattamento televisivo, che poi si concretizzò nell’opera con lo stesso titolo trasmessa in cinque puntate nel 1970 dalla radio-televisione italiana e che ebbe grande successo.
Indubbiamente il fatto che sia stato scritto in funzione di uno spettacolo televisivo fa sì che in questo lavoro si avverta meno la mano felice dell’autore, così bravo a descrivere con sottile finezza gli ambienti di una certa provincia italiana negli anni del dopoguerra.
E in effetti la narrazione si presenta necessariamente schematica, pur non mancando la consueta abilità nel figurare i personaggi, ma con un tono più distaccato, quasi di cronaca giornalistica.
Come in tutti i gialli che si rispettano c’è il commissario di polizia, uomo accorto e capace, ma veritiero, e non un mostro di bravura. Proprio per questo appare più funzionale alla trama e finisce con il dare risalto all’abile piano architettato da un omicida di notevole intelligenza. Sì, perché l’enigma non viene sciolto neppure alla fine, tanto che il processo penale si concluderà con un’assoluzione per insufficienza di prove.
La lettura è veramente appassionante, perché poco a poco ci si lascia coinvolgere dallo stimolo pressante della ricerca della verità, a cui si viene indirizzati in modo mirabile. Tuttavia, quando si crede di aver fatta piena luce sulla vicenda, altrettanto razionalmente ci viene proposta una soluzione di uguale validità, a cui possiamo prestare anche fede, ma che viene a complicare terribilmente le cose, tanto che alla fine il verdetto assolutorio ci sembra la più logica delle conclusioni.
Ci si chiede: chi sarà il colpevole, o saranno entrambi colpevoli?
Non c’è risposta, e in questa sospensione, in questa tipica incertezza ritroviamo il Chiara autore di quei romanzi di provincia che terminano in modo non definitivo, come, per esempio, in “Vedrò Singapore?”.
Dimenticavo: è un opera che si legge in un fiato e che poi invece fa arrovellare il cervello, in un’impossibile ricerca della verità che, forse, nemmeno l’autore conosceva.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

L'orizzonte della notte
Pesci piccoli
Omicidio fuori stagione
Tutti i particolari in cronaca
Il giudice Surra e altre indagini in Sicilia
La forma dei sogni
Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America
Soledad. Un dicembre del commissario Ricciardi
Sua Eccellenza perde un pezzo
Il sale sulla ferita
L'educazione delle farfalle
Il cliente di riguardo
L'ultimo ospite
La morra cinese
Colpo grosso ai Frigoriferi Milanesi
Colpo di ritorno