Il bacio del calabrone Il bacio del calabrone

Il bacio del calabrone

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Una morte sospetta proietta un’ombra sinistra su una prima all’Opera. Giancarlo De Cataldo compone con maestria una trama affascinante, dal sapore classico e dal ritmo serrato. Un mistero che porta il Pm Manrico Spinori a conoscere, molto da vicino, l’ambiente dell’alta moda internazionale. Non tutto è luce, nel luminoso mondo del lusso. È la prima cosa di cui si rende conto Manrico Spinori quando viene chiamato a indagare sull’improvviso decesso di Tito Cannelli – titolare di una prestigiosa maison – avvenuto in una cornice quanto mai suggestiva: il laboratorio dei costumi del Teatro Costanzi di Roma. Per puro caso Manrico, noto melomane, ha assistito al fatto. Nemmeno a lui è chiaro fin dall’inizio se si sia trattato di un incidente, di una fatale disgrazia o di un ingegnoso omicidio affidato a un «killer» esotico. In compenso è subito evidente che, dietro l’apparenza scintillante delle sfilate, delle creazioni esclusive, dei costosissimi pezzi unici, si agita un microcosmo complesso dove non mancano sfruttamento, avidità, corruzione. Guidato per mano da una seducente esperta del settore, e spalleggiato dalla sua impareggiabile squadra – con a capo una sempre più determinata e determinante ispettora Deborah Cianchetti – il magistrato scoprirà infine la verità, smascherando il lato ambiguo e crudele della bellezza.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 2

Voto medio 
 
4.1
Stile 
 
4.5  (2)
Contenuto 
 
4.0  (2)
Piacevolezza 
 
4.0  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Il bacio del calabrone 2024-07-14 15:43:12 cesare giardini
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    14 Luglio, 2024
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Tre delitti nell'alta moda.


Un giallo intrigante, che ha come protagonista un personaggio ben noto agli amanti del genere: il pubblico ministero Manrico Spinori, detto "il contino", un eccentrico poliziotto di nobile casato, amante dell'opera lirica, gusti raffinati ed un formidabile intuito, tanto da essere chiamato dal suo capo Gaspare Melchiorri (detto "Volpe Argentata") a risolvere i casi più complessi. Ed è infatti molto complicato il caso trattato nel romanzo, un caso che accosta l'investigatore al mondo esclusivo dell'alta moda internazionale. Il tutto avviene al Teatro Costanzi di Roma, dopo l'esecuzione della Traviata: durante un party presso il laboratorio dei costumi del teatro, il titolare di una famosa maison di moda, Tito Cannelli, muore per probabile shock anafilattico dopo la puntura di un calabrone (la Vespa Mandarina, proveniente dal Giappone, come accerterà poi un entomologo universitario), infilatasi sotto la camicia. La morte appare subito poco chiara, Manrico inizia ad indagare: il probabile autore del delitto è tra i commensali, e non è certamente facile orientarsi tra personaggi tanto diversi. Tra questi, Luciano Righi, stilista di fama, che ama definirsi "creatore" di moda, l'affascinante Vera Grant, una firma della rivista Fashion, e poi Irina Zed, una donna altera ed originale, moglie di Cannelli, apparentemente ancora innamoratissima del marito... Ma non basta: sono indagati anche un famoso avvocato, Mainz, il legale di Cannelli, resosi irreperibile dopo la morte del suo cliente e sospettato di legami con un clan mafioso, e un giovane modello biondo, dotato di poco cervello ma ansioso di farsi strada nel mondo scivoloso e inquieto dell'alta moda. Questi due ultimi personaggi saranno le altre due vittime dell'assassino, che verrà alla fine scoperto: non sarà un gran colpo di scena, il lettore attento intuirà già dai primi capitoli l'identità del possibile autore dei delitti e, addirittura, la fine che farà. L'abilità di Giancarlo de Cataldo sarà quella di condurre il lettore nei meandri di due piste investigative, con momenti di suspense e con colpi di scena fuorvianti. Tutta la vicenda è comunque ben costruita, incentrata come accennato sul sorprendente ed equivoco mondo dell'alta moda: un mondo tutto particolare dove a sfilate scintillanti di modelle con creazioni esclusive e costose si contrappone un mondo sotterraneo dove corruzione, invidia e desiderio insopprimibile di emergere fanno da torbido sottofondo.
Emerge su tutto e tutti l'abilità del nostro amato protagonista: quel Manrico Spinori, pubblico ministero ben coadiuvato dalla sua principale collaboratrice, la poliziotta Deborah Cianchetti, una romanaccia grande e grossa, tutta muscoli ma con un cervello raffinato, sempre pronta a dire la sua con consigli utili e spesso risolutivi. Grande è la passione del nobile Spinori per la musica lirica: gran conoscitore di opere, cerca sempre nelle sue investigazioni di trovare somiglianze o affinità tra l'indagine in corso e la vicenda di un'opera lirica, perchè, afferma, " nell'opera si annidano i moti profondi dell'animo e i delitti, tutti i delitti da quello dipendono in ultima analisi: da un'alterazione dei moti dell'anima ... alla radice c'è sempre la più micidiale e pericolosa macchina assassina che sia mai stata concepita, l'essere umano".
L'opera lirica in questione per le vicende narrate nel giallo è la Tosca di Puccini: ed il lettore attento troverà più di un'affinità.
Lo stile narrativo è come sempre brillante e coinvolgente, l'ambiente della moda nel quale il protagonista deve muoversi nasconde sorprese, omertà, tranelli, personaggi che sanno ben nascondersi dietro facciate di rispetto e difficili da stanare.
Una vicenda particolare in un mondo particolare: ci vuole però ben altro per intimorire il nostro solerte e astuto pubblico ministero.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Altri gialli dell'Autore.
Trovi utile questa opinione? 
40
Segnala questa recensione ad un moderatore
Il bacio del calabrone 2024-07-02 12:08:24 Lonely
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Lonely Opinione inserita da Lonely    02 Luglio, 2024
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Un calabrone all'Opera

Il Pm Manrico Spinori, melomane, nobile decaduto, amante indomito, sempre alla ricerca di stimoli nuovi, questa volta nel laboratorio dei costumi del Teatro Costanzi di Roma, assiste in prima persona alla morte, sospetta, di Tito Cannelli , proprietario di una famosa casa di alta moda.
Si scoprirà in seguito che la morte sospetta è invece un omicidio davvero singolare, perchè Cannelli muore per shock anafilattico, per la puntura di un calabrone, e un calabrone in un teatro è assai raro da trovare, a meno che non venga introdotto furtivamente. Quando diventa chiaro che si trovano davanti a un omicidio premeditato, Manrico e la sua squadra di tutte donne, Cianchetti Orru e Vitale, avviano l’indagine che si indirizzerà tra familiari e affini di Cannelli, ma soprattutto nel campo della moda, sconosciuto a Spinori, ma che ben presto comprenderà che quel mondo fatto di orpelli e ornamenti, nasconde sporchi giochi di potere.
Manrico Spinori è bello e affascinante, non a caso il suo informatore, Lediosca, lo ha rinominato Marcello, per la sua somiglianza con Marcello Mastroianni e non a caso De Cataldo è un amante de La Dolce Vita e un assoluto felliniano.
Spinori è colto, sa di arte e di musica classica, e per lui ogni delitto è riconducibile a un’opera lirica, e in questo caso va in crisi proprio perchè non riesce a trovare attinenze con nessuna delle opere a lui conosciute.
Spinori è nobile, ma soprattutto nei modi e nell’animo. Vive insieme alla madre e a un fedele maggiordomo nell’unica casa che gli rimane di famiglia,dato che la madre, la contessa Spinori, ha dilapidato tutto perchè affetta da ludopatia.
Si innamora facilmente e allo stesso modo si disamora, perchè facilmente delude o rimane deluso.
Il tutto ovviamente è ambientato nelle strade di Roma, che De Cataldo conosce bene, pur essendo un adottivo, nato a Taranto.
Il giallo è intricato quanto basta e di piacevole lettura, perchè De Cataldo scrive bene, e questo è innegabile.
Consigliato sotto l’ombrellone.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
40
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Sirene
Valutazione Utenti
 
2.8 (1)
Il castagno dei cento cavalli
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Mare di pietra
Valutazione Utenti
 
2.8 (1)
Sulla pietra
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
L'ultimo conclave
Valutazione Utenti
 
1.3 (1)
Qualcun altro
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Il bacio del calabrone
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Stivali di velluto
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Una morte onorevole
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La notte mento
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
You like it darker. Salto nel buio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Eredi Piedivico e famiglia
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Stivali di velluto
Brisa
Il dolce sorriso della morte
Il castagno dei cento cavalli
Mare di pietra
Una morte onorevole
Il bacio del calabrone
Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone
Dalla parte del ragno
L'orizzonte della notte
Pesci piccoli
Omicidio fuori stagione
Tutti i particolari in cronaca
Il giudice Surra e altre indagini in Sicilia
La forma dei sogni
Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America