Narrativa italiana Gialli, Thriller, Horror Sarti Antonio e l'amico americano
 

Sarti Antonio e l'amico americano Sarti Antonio e l'amico americano

Sarti Antonio e l'amico americano

Letteratura italiana

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Apparso nel 1983 e mai più ripubblicato, torna un romanzo di culto introvabile da tempo, in un'edizione rivista dall'autore, che contiene anche una sua prefazione. Nel consueto, insostituibile scenario della città di Bologna, uno studente americano, che vive in un appartamento tutto suo in un palazzo signorile con giardino interno, e che possiede una valigia piena di dollari, cade dalla finestra del terzo piano, completamente nudo. Raimondi Cesare, ispettore capo, liquida il caso come un suicidio, e a Sarti Antonio, sergente, non resta che stendere il verbale. Ma quando Ugo Poli, l'archivista, legge il rapporto, scoppia a ridere, e Sarti Antonio si fa investire dai dubbi e dai rimorsi, gli stessi che gli procurano i suoi frequenti attacchi di colite. Insomma, non può evitare di riprendere le indagini, e al di là di ogni aspettativa queste lo trascinano in uno scandalo di proporzioni internazionali, che coinvolge personaggi molto in alto. Troppo, per non avere le vertigini.



Recensione della Redazione QLibri

 
Sarti Antonio e l'amico americano 2022-09-23 17:44:32 ALI77
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3.0
ALI77 Opinione inserita da ALI77    23 Settembre, 2022
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UN VECCHIO CASO DI SARTI ANTONIO

Questo romanzo è uscito per la prima volta circa quaranta anni fa, è l'undicesimo libro della serie dedicata al sergente Sarti Antonio.
Nella prefazione di questa nuova edizione, l'autore espone le proprie perplessità nel ripubblicare quest'opera a distanza di anni, chi li ha vissuti sicuramente se li ricorda e rivive nelle pagine l'atmosfera e i sogni dei primi anni Ottanta del secolo scorso. Nonostante non sia passato moltissimo tempo sembra di essere in un altro mondo, si sente molto la differenza di costumi, di abitudini, oggi la vita è completamente diversa.
Al centro della narrazione c'è il ritrovamento di uno studente americano che è caduto dalla finestra di un palazzo al terzo piano, tutto fa pensare a un suicidio, ma qualcosa non quadra e Sarti Antonio decide di approfondire il caso e continua a indagare nonostante l'ispettore capo lo abbia già archiviato.
La vittima aveva una valigetta piena di dollari non si sa per quale motivo o per cosa gli sarebbe servita ma sicuramente questo è un elemento che insospettisce il protagonista.
"Subito dopo scorrono gli avvenimenti legati a Fiammiferino, senza che manchi nulla, come registrati: è il grande pregio di Sarti Antonio, sergente. Il solo che abbia. Difetti sí, un sacco. Per esempio non è in grado di coordinare i dati che riesce a mettere in memoria e, se vi pare poco, tenete presente che proprio per ciò si prende delle sbandate che lo mandano, sovente, a sbattere il naso su muri di cemento armato; se aggiungete le crisi colitiche che lo lasciano senza forza né volontà, avete il ritratto di una bella tempra di questurino. E non è che io mi diverta a maltrattarlo: riporto le cose come stanno nella realtà. Piú obiettivo di cosí…"(cit.)
Il crime al centro di questo libro abbraccia e ci racconta uno scenario e un periodo storico che si inserisce perfettamente nel contesto italiano di quegli anni. Bologna è la città che fa da cornice alle storie con protagonista il sergente Sarti e in questo caso l'ambientazione è parte integrante della narrazione.
Sarti Antonio è un protagonista che apprezzo per la sua onesta e per il suo senso del dovere e di giustizia che prevale sempre in ogni suo caso, la sua etica e la sua morale nel lavoro lo portano a risolvere i casi con passione e coraggio. Non ha particolari doti investigative, non ha intuito, ma grazie alla sua buona memoria riesce ad assembrare i vari pezzi del puzzle per risolvere l'indagine. E' sicuramente un personaggio particolare, ho apprezzato il suo lato umano, la sua sensibilità che non è così scontata.
Non è privo di difetti, è amante del caffè che forse è una delle pochissime cose alle quali non riesce a rinunciare, soffre di coliti ma è stato costruito dall'autore in maniera molto "normale" e questo che lo rende immediatamente simpatico e caro ai lettori.
Lo stile narrativo l'ho trovato semplice, la storia è scorrevole anche se, a mio avviso, si percepisce subito che è un testo scritto alcuni anni fa; non è un punto a sfavore però è sicuramente un elemento da evidenziare se non si conosce l'autore o la serie letteraria.

Il caso è autoconclusivo, non necessariamente si devono leggere i libri in ordine di uscita, il romanzo si concentra molto sulla parte crime e meno sulla vita del protagonista o dei personaggi che gli sono di supporto.

Questo libro è un tipico giallo soft all'italiana, non mi aspetto nulla di diverso quando leggo questo genere di romanzi. Oggi i crime, soprattutto quelli stranieri, hanno delle descrizioni molto più crude e dirette e anche i casi tendono a essere più macabri e forse anche esagerati in questo, in quanto premono eccessivamente sul lato tragico della storia. E' un testo lineare, scorrevole, che punta l'attenzione sulle indagini del sergente Sarti e sull'operato della sua squadra, quindi in questo l'autore riesce ad essere convincente nel raccontare questa storia.
Però è il protagonista che riesce a sorreggere l'intera narrazione e a rendere piacevole anche un libro scritto quarant'anni fa.




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