Narrativa italiana Romanzi L'ultima estate
 

L'ultima estate L'ultima estate

L'ultima estate

Letteratura italiana

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La trama e le recensioni di L'ultima estate, romanzo di Cesarina Vighy edito da Fazi. Il romanzo vincitore del Premio Campiello - Opera Prima. Motivazione del Premio Campiello: L'ultima estate di Cesarina Vighy è un libro che, raccontando un'intera esistenza, approda a un "De senectute" intriso di dolorosa saggezza. Con un linguaggio asciutto che sa essere commosso e nello stesso tempo autoironico. E' la testimonianza di una donna che affida alla parola l'estrema resistenza contro la malattia e lo sfinimento della vita. Con una lingua nitida, feroce, mai retorica, attraversata da una vena di sarcasmo che non concede nulla alla pietas, questo romanzo d'esordio scritto a settant'anni affronta il più evitato degli argomenti: la sofferenza. Mai, lungo queste pagine, si può dimenticare che l'autrice è malata, gravemente. Però basta uno spiraglio della finestra in cucina a far entrare un platano o un merlo.



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L'ultima estate 2017-01-06 15:27:42 mauriziocasamassima
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mauriziocasamassima Opinione inserita da mauriziocasamassima    06 Gennaio, 2017
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Finalmente il merlo bianco..

Un libro di struggente bellezza, che restituisce il colore della vita illuminandolo del dolore della malattia, viatico dell'ignoto, ma sempre con l'ultimo dei sensi rimasti, il senso dell'ironia.
Bisogna avere la forza di distinguersi, sembra suggerire l'autrice, la forza di uno stupore per una diversità che è quasi quella del merlo bianco, tra i tanti merli neri, finalmente nato, finalmente esiliato, finalmente sublimato nel grigio di una merla che torna a casa. Ecco forse il messaggio finale, la forza di tornare a casa, dopo lo stupore di una vita che acquista i toni stemperati di ciò che non è più bianco, ma non è nero....Con il sorriso che dolcemente ci accompagna....ad un certo momento... ad un certo momento....eredità per sempre.

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L'ultima estate 2013-08-01 16:44:53 Bruno Elpis
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Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    01 Agosto, 2013
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Acronimo

L’attesa della fine, quando si è afflitti da

Una malattia degenerativa (sclerosi laterale amiotriofica) è
Lo sprone per apprezzare maggiormente la vita,
Tanto nei particolari amplificati dalla sensibilità minacciata -
I vicini, un merlo che nidifica, la compagnia del gatto -
Ma anche nei ricordi: l’infanzia, un sentimento saffico, l’
Attivismo femminista, la psicanalisi.

E la paura lievita e dilaga con la progressione dell’invalidità.
Solo la mente mantiene vitalità ed energia, stimolata e
Tallonata da Zeta, voce fuori campo che è il morbo
Alias dolore, coscienza, consapevolezza. Scorrono immagini
Tra Roma e Venezia. Toccante romanzo autobiografico,
E’ stato nel 2009 premio Campiello opera prima e finalista allo Strega.

P.S. L’incipit del romanzo è emblematico:
“La cosa più stupida da dire a un malato è che lo si trova molto bene.... La cosa più triste è quando non te lo dicono più”.

Bruno Elpis

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L'ultima estate 2009-06-02 18:23:08 gianoulinetti
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gianoulinetti Opinione inserita da gianoulinetti    02 Giugno, 2009
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Sofferenza

L'argomento è triste, alcuni passi angoscianti fino al limite della sgradevolezza. Quando si parla di malattia e di morte è d'altronde difficile essere allegri, ma all'autrice (esordiente settantenne) non manca certo l'umorismo e l'autoironia (la malattia di cui parla la riguarda) e la scrittura è elegante. Ha vinto il Premio Campiello Opera prima 2009.

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