La sesta ora La sesta ora

La sesta ora

Letteratura italiana

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C’è stato un periodo, non molto lontano, in cui da piccoli ci si sedeva attorno ad un camino acceso ad ascoltare i racconti dei più grandi, una bella tradizione cancellata dalla nostra vita moderna. Giacomino da piccolo ascoltava i racconti del nonno, erano tempi in cui niente dava un senso più profondo alla vita come ascoltare quella voce e ammirare le espressioni in quegli occhi cosi profondi, stanchi ma fieri delle proprie radici. La storia di Bachis, il sarto di Ularzai, è quella che il nonno narra sempre, la storia di una nascita straordinaria in un paese anonimo. Bachis era un bambino diverso dagli altri, anche nell’aspetto fisico, dall’animo sensibile e dalla grande eleganza, e soprattutto dal grande talento, infatti sembrava nato proprio per fare il sarto. Un talento ostacolato dal padre che si vergognava di avere un figlio con un lavoro da femmina.



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La sesta ora 2012-03-26 11:49:45 Alberto
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Opinione inserita da Alberto    26 Marzo, 2012

OTTIMO LIBRO

E' una storia affascinante quella del sarto Bacchisè, narrata dai primi anni della sua vita. Un destino pieno di contraddizioni quello del protagonista, che trova la ricchezza e il successo personale, ma che allo stesso tempo non riesce a trovare la felicità. Sembra quasi che la sua famiglia sia vittima di una maledizione. Tanto è grande la realizzazione di Bachis il sarto, altrettanto grande è la tragedia che colpisce la sua famiglia, una malasorte che sembra provenire dall'invidia della gente del suo paese, dove è costretto a tornare ogni volta, nell'impossibilità di recidere quelle radici che lo tengono legato alla sua terra. Le radici barbaricine, così profonde che non si possono tagliare mai...

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