Narrativa italiana Romanzi Le nostre ore contate
 

Le nostre ore contate Le nostre ore contate

Le nostre ore contate

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Quattro ragazzi di badiascarna, un angolo di immaginaria Toscana ben lontano dalle cartoline delle città d'arte, corrono verso l'età adulta fra giochi, altari dedicati a rockstar e una silenziosa pioggia d'amianto che mina la salute e la vita di tutti. La voce narrante, Sauro, alla prese con il padre malato e la madre devota a Raffaella Carrà, decide di fondare una band con gli amici di sempre: Momo, il Dottore e il Trifo. Anche se nessuno sa suonare. Anche se la sala prove è l'ex cella frigorifera di un mattatoio. Ma la notte prima dell'esordio il Trifo scompare. Vent'anni dopo nulla è cambiato. Solo Sauro è riuscito ad andarsene da Badiascarna, dall'amianto, da quel mondo immobile. Ma una telefonata lo riporta indietro: questa volta è suo padre Rino, ad essere scomparso.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Le nostre ore contate 2018-05-19 13:52:07 Anna_Reads
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Anna_Reads Opinione inserita da Anna_Reads    19 Mag, 2018
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

"Qui ci siete voi".

"I circoli Arci sono come le vignette di un rebus. Chi ha familiarità con questi passatempi e vi si dedica abitualmente non dirà mai di provare fastidio nel trovarsi di fronte a donne che sfoggiano permanenti anni Cinquanta e costumi da bagno interi, né avrà problemi a riconoscere il lattaio in un uomo in berretto e divisa bianca, anche se nessuno si combina più a quel modo. Perché non si è mai pensato di svecchiare quelle immagini, di renderle attuali."
Ho cominciato ad entrare davvero nella storia qui, circa a pagina trenta.
Ho trovato la similitudine geniale e così sono arrivata anch’io a Badiascarna. Borgo immaginario della Toscana interna, lontano ben più di quanto si possa immaginare dal “la mi porti un bascione a Firenze”, dal Chiantishire, da cartoline e souvenir.
Un paesone tutto raccolto intorno alla “Ditta” che lo ha fatto (ri)nascere, sfruttando il calore del sottosuolo, scaldano gratis le case del borgo e – soprattutto – dando lavoro a tutti quanti. Ma…
Ovviamente c’è sempre un ma. E il “ma” in questa storia si chiama “amianto” o, a causa delle curiosa malattia che affligge chi si improvvisa nomenclatore di cose fallimentari (si veda anche alla voce “Invincibile Armada”, “Inaffondabile” etc), “Eternit”.
L’Eternit è un killer lento, metodico e del tutto privo di fretta, che tesse la sua ragnatela nei polmoni dei lavoratori, ma può mettere anche vent’anni, a farlo. Quando il nostro protagonista, Sauro, ha quattordici anni, il padre, Rino, viene prepensionato perché l’amianto ha cominciato a lavorare su di lui.
Ci metterà più di vent’anni a portare a termine il lavoro – lento e metodico, si diceva – e non lo farà da solo.
Questa la cornice, perché il romanzo, in realtà, è incentrato sulla storia di Sauro, narrata dallo stesso protagonista, adulto, che alterna il racconto dei suoi quattordici anni e dei giorni attuali, quando torna a Badiascarna, dopo essere stato cacciato via dal padre vent’anni prima.
Il paese lo accoglie come la vignetta di un rebus. Immobile. Immutabile. Eterno. Eternit.
E Sauro va indietro. All’adolescenza, all’estate incandescente in cui tutto si fermò, al gruppo di amici, Momo, il Trifo, il Dottore, Bea, e all’idea di formare una band punk. E di coinvolgere anche Luca, lo “strano” del paese, anche se la mamma aveva fatto giurare che mai in nessun caso avrebbero fraternizzato con lui. Questa mamma devota a Raffaella Carrà (come il figlio lo è a David Bowie, con tanto di altarino), che ha cresciuto Sauro e suo fratello “nella convinzione che non esistesse problema o discussione che non si potesse risolvere con una porzione di lasagne o due involtini di carne” e questo fratello che Sauro odia “come si odiano i fratelli, in maniera schietta, violenta, traboccante di sensi di colpa.” E su tutti Rino, che non trova una collocazione dopo la (pre)pensione e comincia a dare i numeri. Ma solo un po’.
Però intanto veglia sul figlio e sugli amici. Tanto che quando il male, un male non meno pervasivo dell’amianto, ma decisamente più rapido nell’agire, si scatena, è proprio Rino a fare “tana per tutti” e salvare la situazione. Ma il salvataggio è solo apparente e, vent’anni dopo, Sauro torna a casa a fare i conti con le vite spezzate da quell’estate, con la sua, non meno abbozzolata su sé stessa.
E con il padre.
Che non è morto, ma semplicemente scomparso.
C’è un po’ di Derry, forse, in Badiascarna e c’è una storia di formazione/distruzione/trasformazione che non sempre è stata nelle mie corde. Non di meno è una storia scritta bene e, come ho detto in qualche altra (rara) occasione, ogni tanto è davvero bello leggere una storia e sapere che la si legge nello stesso modo (e nella stessa lingua) in cui l’autore l’ha pensata. Io la consiglio senza esitazione alcuna.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La cerimonia dell'addio
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante