Gialli, Thriller, Horror

La traduzione

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3.5 (1)
La traduzione
La trama e le recensioni di La traduzione, romanzo di Pablo De Santis edito da Sellerio. Porto Sfinge è una località della costa, abbandonata al vento e ai gabbiani, del desolato sud dell'Argentina, che fa pensare all'isola dei Dieci piccoli indiani di Agatha Christie. «Le mappe sono un'astrazione del paesaggio ma in quel viaggio le cose avvenivano al contrario, e il paesaggio era una versione astratta della mappa»: vi si svolge, in quel fantasma di città che nessuno può abbandonare, un congresso di traduttori che chiama studiosi da tutto il mondo; gente bizzarra, abituata a eremitaggi solitari con i testi, o devota a esoterismi iniziatici; o che, come il protagonista, ha studiato il russo per decifrare messaggi in cirillico apparsigli nei sogni, ma che, una volta imparata la lingua, ha smesso di sognare. E mentre un'epidemia comincia a seminare di cadaveri di leoni marini le rive tappezzate di alghe in putredine, una collana di uccisioni inspiegabili cinge quel luogo sperduto, e tutto incalza e inquieta, come le frasi di una lingua sconosciuta in attesa di traduzione. Sotto questa trama, una storia d'amore come unico appiglio di realtà. La traduzione è un poliziesco eccentrico che segue, quasi apertamente, le regole borgesiane del genere fantastico: trame costruite come meccanismi perfetti, (se all'inizio appare un chiodo, commenta Morino nella Nota al testo, alla fine del libro dovrà esservi appeso un impiccato), dentro la cui gabbia logica, però, poco o nulla deve essere meno che straordinario, sorprendente, come parte di quel sogno che è sempre un racconto di finzione. Pablo De Santis (Buenos Aires, 1963), soggettista televisivo e teatrale, esperto e autore di letteratura per l'infanzia, ha scritto dal 1992 ad oggi alcuni romanzi fantastici e polizieschi. Questa casa editrice ha pubblicato Lettere e filosofia (2000) e La traduzione (2001).

Letteratura straniera

Lettere e filosofia

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2.8 (1)
Lettere e filosofia
La trama e le recensioni di Lettere e filosofia, romanzo di Pablo De Santis edito da Sellerio. Un claustrofobico romanzo poliziesco - vi si svolgono e si inseguono due inchieste, una tesa a far luce su ripetuti omicidi, l'altra, parallela, a scoprire la verità su uno scrittore forse mai esistito e sulla sua opera forse apocrifa - in cui si mescolano temi intellettualistici e metafisici alla Borges e, di più, alla Bioy Casares, e ironici ricorsi a intrecci gotici, con dimore immense abitate da macabre inquietudini. La dimora, però, è l'universo chiuso dell'edificio della Facoltà di lettere e filosofia di Buenos Aires, prossimo al crollo per assenza di manutenzione e deserto di studenti e di aria fresca. L'occhio un po' cinico di un giovane bibliotecario assiste, e utilitaristicamente a tratti partecipa, alla lotta senza quartiere condotta dai baroni della facoltà per impadronirsi delle spoglie critiche e filologiche dello scrittore di cui nessuno sa nulla - tranne che forse lasciò un romanzo, che resta in pochi, sospetti, frammenti in versioni numerose e incerte. La contesa, all'inizio quasi farsesca com'è proprio di certe dispute accademiche, d'improvviso si tinge del colore del sangue e a una a una cadono le vittime - come in un «giallo» da camera chiusa - dei professori e dei critici esperti. Intanto le controverse tracce del romanzo del segreto autore si moltiplicano, di quaderni e capitoli che sembrano riferirsi alla vicenda cruenta che avviene tra istituti, seminari e archivi cartacei. Come se il rapporto tra scrittura e vita fosse invertito e «i fatti e gli oggetti fossero segni che servono per esprimere l'unica cosa che esiste davvero, il linguaggio», ovvero il romanzo segreto. Fino al sorprendente e fantastico finale da «e io solo rimasi per raccontarla». Pablo De Santis (Buenos Aires, 1963), soggettista televisivo e teatrale, esperto e autore di letteratura per l'infanzia, ha scritto dal 1992 ad oggi alcuni romanzi fantastici e polizieschi. Questa casa editrice ha pubblicato Lettere e filosofia (2000) e La traduzione (2001).

Letteratura straniera

The enemy

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3.0 (2)
The enemy
Una misteriosa epidemia ha colpito il mondo adulto, uccidendo o riducendo a zombie gli “over 14”; i sopravvissutisi aggirano per Londra alla disperata ricerca di cibo: ragazzicoraggiosi come Arran, l’energico leader della banda del supermercato; battaglieri come Achilleus, nato per essere un guerriero; o come la dolce Maxie, sempre pronta ad aiutare i più piccoli. E poi ci sono i Grandi: Padri e Madri guidati unicamente dal loro famelico istinto, che li spinge a nutrirsi dei loro stessi figli. L’unica possibilità per Arran e i suoi è quella di raggiungere le inespugnabili mura di Buckingham Palace, dove un sempre più folto gruppo di bambini ha trovato rifugio.

Letteratura straniera

Maigret ha paura

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4.1 (2)
Maigret ha paura
L’atmosfera della città restava inquietante. La gente sbrigava le faccende di sempre, ma nello sguardo dei passanti si coglieva una certa angoscia: sembrava che camminassero più in fretta, come per paura di veder spuntare di colpo l’assassino. Maigret avrebbe giurato che di solito le casalinghe non stavano in gruppo sulle porte, come facevano adesso, a parlare sottovoce tra di loro. Traduzione di Rossella Daverio. In copertina: Robert Doisneau, L’Inferno (1952).

Letteratura straniera

L'invisibile

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4.0 (1)
L'invisibile
La trama e le recensioni di L'invisibile, romanzo di Pontus Ljunghill edito da Guanda. Stoccolma, 1953. L'ispettore Stierna è prossimo alla pensione. È un uomo solo, tormentato dai ricordi. Soprattutto da un caso che risale agli inizi della sua carriera, quando era ancora un giovane pieno di speranze e credeva nel suo mestiere. Un omicidio mai risolto che ora è sul punto di cadere in prescrizione. Stierna intende trascorrere gli anni della pensione sull'isola di Gotland, dove viene raggiunto da un giornalista, che vuole intervistarlo su una serie di casi irrisolti della sua carriera. Il primo dei quali è proprio quello che più tormenta l'ispettore. Parlarne risveglia i fantasmi del passato, ma in compenso aiuta Stierna a capire che la soluzione è molto più vicina di quello che sembra... Come giornalista con uno speciale interesse alla criminologia e alla storia della casistica criminale, Pontus Ljunghill ha una conoscenza molto approfondita della materia, che gli è sicuramente servita nella stesura de L’invisibile. Con l’energia di un vero reporter ha approfondito la sua ricerca. Il lettore è davvero trasportato nella Stoccolma degli anni ’20 e poi degli anni ’50. Un mondo che non esiste più e, per questo, già affascinante per definizione. Un vero page – turner, che indulge su una straordinaria introspezione psicologica. Insomma, un esordio imperdibile. Pontus Ljunghill è un criminologo e lavora come giornalista.

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