Giuliano Giuliano

Giuliano

Letteratura straniera

Editore

Casa editrice

Il libro racconta la vita privata e politica dell'imperatore romano del quarto secolo, nipote di Costantino, che durante gli anni del suo regno tento, invano, di soffocare la diffusione del cristianesimo e di restaurare il culto degli dei, passando alla storia, per questo, come l'"Apostata". Il romanzo di Vidal comincia diciassette anni dopo la morte di Giuliano e prende le mosse dalla corrispondenza tra due amici filosofi che non esitano a farcire con osservazioni malevole, pettegolezzi e maliziose digressioni il diario dell'imperatore, destinato a diventare la sua autobiografia. Nelle pagine di Giuliano troviamo l'affascinante rappresentazione di un conflitto politico e religioso in cui gia si profila il declino dell'Impero Romano; ma nei tratti del controverso imperatore troviamo, soprattutto, il sentimento di un'epoca, raffigurato con maestria e con l'inconfondibile stile brillante di Gore Vidal.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Giuliano 2017-01-10 14:09:33 Anna_Reads
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Anna_Reads Opinione inserita da Anna_Reads    10 Gennaio, 2017
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Giuliano, i barbari sono arrivati.

Arriveranno i barbari.
I cristiani trionferanno.
Le tenebre caleranno sul mondo.

Nonostante sia stata una liceale scrupolosa (almeno per quanto concerne alcune materie), il mio primo incontro con l’Imperatore Giuliano è stato all’Università.
Esame di Storia e Storiografia romana (che ricordo singolarmente, dal momento che ogni sezione del programma era connotata da un numero e per stabilire su quale argomento avrebbe interrogato, il docente portava da casa un sacchettino con i gettoni della tombola e l’esaminando doveva estrarre da sé il suo destino. E va be’).
Giuliano, nipote di Costantino (sì, quello dell’editto di Milano), educato da vescovi e precettori esclusivamente cristiani… decide di ripristinare il paganesimo e di “scoraggiare” quanto più possibile il diffondersi di quella che reputa una piaga per l’umanità, l’uomo, la scienza, l’arte e la bellezza etc, cioè il cristianesimo.
Diventa imperatore in modo più o meno fortuito e… ci prova davvero.
E questo non è quello che racconta Gore Vidal.
Questo è ciò che si trova sui libri di storia.
Mentre mi preparavo per l’esame mi domandavo perché non vi fossero libri e film e fumetti e – che so – album di figurine, canzoni, poesie, serie tv su una figura tanto singolare. Storie d’altri tempi, di prima di wikipedia.
Non appena seppi dell’esistenza dell’opera di Gore Vidal mi lanciai ai leggerla e l’amore divampò, come sempre avviene per tutte le cause perse, quando sono proprio perse.
E in questo momento in cui mi diletto con le Memorie di Adriano e converso con me stessa, Marc’Aurelio e lui stesso, ho pensato (complice il “solito” gruppo di lettura) di rileggere il “Giuliano” di Gore Vidal.
L’autore immagina che alla fine della breve parentesi del regno di Giuliano, due amici, Libanio e Prisco, che lo hanno ben conosciuto, decidano di pubblicarne una sorta di biografia/elogio.
Uno dei due possiede copia dei diari e degli appunti dell’imperatore e il carteggio immaginario fra i due amici e le pagine dei commentari di Giuliano costituiscono il libro di Vidal.
Ne emerge un Giuliano bambino e poi adolescente vivace e intelligente, molto annoiato e sensibile.
A cui segue un giovane appassionato di cultura e filosofia, impetuoso e perfino caotico e bohemien, a tratti, che ogni tanto infila le sue lunghe e condivisibilissime (almeno per me) tirate contro i cristiani e il loro culto per la morte e tutti i suoi orpelli più o meno macabri o francamente schifosi.
Molto esilarante a descrizione del giovane principe che passa un pomeriggio intero costretto ad adorare non so quale tibia miracolosa, mentre il vescovo precettore cerca di convincere lui e il fratello a costruire addirittura un “ossario” (ossia una chiesa) per conservare i preziosi resti.
La – documentatissima a quello che sembra – storia di Giuliano raccontata da Vidal, scorre via veloce e senza una sbadiglio, fra i motti dell’imperatore, i battibecchi dei due amici filosofi e il senso di immane tragedia che pervade le pagine che descrivono il mirabile tramonto della grandezza di una civiltà che aveva saputo creare cittadini che per prima cosa erano “romani” (e che poi potevano dedicarsi pure a venerare il dio che preferivano); dove “Roma” non era un “campanile” ma neppure una città, una regione o una nazione, ma un concetto che nasceva sulla pragmatica di strade, terme, acquedotti, mezzi di trasporto e di comunicazione, e su scuole, arte, scienza.
E dove potevi essere imperatore anche se nascevi in Spagna o in Africa o a Costantinopoli, come Giuliano.

Mala tempora currunt.

Prendo congedo con le parole di Prisco (in assoluto il mio personaggio preferito, un acidulo, ironico e bilioso vecchio filosofo).
“Mentre scrivo queste righe, lo stoppino della lampada sfrigola: è arrivato alla fine, e la chiazza di luce in cui siedo si restringe. Fra poco la stanza sarà buia. Abbiamo sempre temuto che la morte fosse così. Ma c'è altro? Con Giuliano la luce si è spenta e dopo di lui non ci resta nulla, solo lasciare che le tenebre avanzino, sperando in un nuovo sole, in un giorno nuovo, nato dal mistero del tempo e dall'amore dell'uomo per la luce.”

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Sabotaggio
Nuove abitudini
Linea di fuoco
L'ufficio degli affari occulti
Il mago
La moglie del lobotomista
La guerra di H
Il canto di Calliope
L'aria innocente dell'estate
Max e Flora
Rincorrendo l'amore
Giochi proibiti
Il canto di Mr Dickens
I Netanyahu
Oblio e perdono
Belle Greene