La fortezza La fortezza

La fortezza

Letteratura straniera

Editore

Casa editrice

Dopo il fallimento dell'insurrezione del 1836, il conte Wladimir Jampolsky subisce la confisca delle sue terre e la deportazione in Siberia. Nel borgo di Jampol gli ebrei hanno da poco formato una piccola comunità e a Calman Jacoby, mercante di granaglie e notabile di quella comunità, si offre la possibilità di impossessarsi della tenuta del conte.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
La fortezza 2015-09-18 06:54:07 Mario Inisi
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    18 Settembre, 2015
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La pazienza

La fortezza è un romanzo bellissimo. La storia della fortezza prosegue con un secondo romanzo La proprietà, anche quello bellissimo.
Due saghe famigliari si intrecciano nel romanzo e trovano una conclusione nel successivo: la storia di Calman Jacoby, pio ebreo e dei suoi figli, e quella del conte polacco Jampolsky, persona volgare e di bassa levatura morale benché aristocratico e dei suoi tre figli, molto diversi di indole: si va da Felicia, quasi santa a Lucian, di statura morale rasoterra.
Il bello di Singer è che pur parlando di tradizioni completamente estranee e anzi lontanissime da noi, riesce a rendere quelle tradizioni così vive che chi legge inizia a preoccuparsi pure lui per il cibo kasher e per i bagni rituali. Il modo di pensare di ogni personaggio diventa subito famigliare al lettore. Singer è sicuramente una persona religiosa, ma anche i personaggi più lontani dalla sua morale e dai suoi valori sono seguiti con grande curiosità e simpatia umana. Certo, le persone più tranquille, più serene e più felici sono quelle che rinunciano alle passioni e si affidano a Dio. Ma poiché questa condizione di semi-santità è molto lontana dalla maggior parte delle persone e credo, anche dall’autore, Singer segue il filo delle passioni dentro il labirinto dell’animo umano e mostra al lettore cosa succede, dove si va a finire: in effetti spesso la conclusione è che l’amore non è eterno, la passione fisica sfuma con l’invecchiamento del corpo o il peggioramento del carattere, che le ricchezze non portano fortuna o felicità. Le passioni portano affanni, delusioni amarezze ma non è detto che non valga la pena di seguire il percorso doloroso e accidentato di una vita piena di passioni. Tutto questo non è guardato con occhio di parte di chi vuole portare il lettore alla sua scontata conclusione. Lo sguardo è quello dello scienziato, curioso della natura umana, che indaga senza pregiudizi e senza giudicare. Si coglie un fondo di simpatia anche per i personaggi più abietti come Lucien Jaompolsky o come Clara, la moglie fedifraga, e soprattutto bugiarda e calcolatrice, o come il debole amante di lei Alexander Zipkin. Sembra che l’autore si senta in sintonia con questi personaggi e ci metta parte di sé. Il romanzo è vivace, intelligente, mai banale nei dialoghi, pieno di idee e di vita. Le idee e le situazioni non sembrano datate anche se lo sono e da qui si riconosce il calibro del narratore che descrive l’uomo in modo vivo e attuale, perché non si è lasciato costringere dagli stereotipi e dai luoghi comuni del suo periodo ma va dritto al cuore che è lo stesso pur cambiando le idee, le mode e le culture. Bello il sogno di Clara, che vede se stessa sul letto in punto di morte, l’arancia rossa e il vecchio marito che ancora le vuole bene anche se gliene ha fatte vedere di tutti i colori. Il sogno viene poi ripreso nella proprietà. E’ come se Clara avesse una premonizione riuscendo a vedere in anticipo un momento successivo, anzi il momento finale della sua vita. In fondo quello che Singer non perdona ai suoi personaggi è l’aridità e la mancanza di slanci vitali. Le passioni sono sempre benvenute, molto meglio della freddezza, del guardare gli altri dal piedistallo e dallo stare fuori dal mondo senza simpatia per il mondo. Singer è proprio un mago perché ti porta dentro le sue storie e dopo due pagine ti trovi a ragionare come un ebreo fanatico che nemmeno ti accorgi.
La conclusione dei due romanzi è bella, perché si trova quella fiducia in Dio che alleggerisce le vicende e suggerisce un senso di pace piuttosto che di ineluttabilità delle cose. Il libro è bello, veramente bello. Mi dispiace solo di avere invertito l’ordine di lettura per cui ho faticato un po’ a leggere La proprietà.
Qualcuno stava suonando il corno d’ariete del Capodanno nel cuore dell’inverno. Miriam Lieba tornò indietro. Temeva che il sentiero per tornare a casa venisse bloccato dalla neve. Nella foresta vicina c’erano i lupi. Forse sarebbe stato tutto più semplice se l’avessero fatta a pezzi. Lucian avrebbe ricordato per tutta la vita la ragazza che avrebbe conosciuto un giorno, e che il mattino dopo era stata divorata dai lupi. Camminando Miriam Lieba andava canterellando:
Cadi, neve, cadi
E tutto copri, l’anima mia si perde
Nella nebbia e nel ghiaccio
I versi in polacco, descrivevano il desiderio di un’anima di essere nascosta nella neve, come un orso nella sua tana, o un seme dentro la terra. Avendo passato insonne la notte era piena di felici fantasie; ma con l’alba le era tornata la malinconia.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
La proprietà e la famiglia Moskat. Leggete prima la fortezza e solo dopo la proprietà, non fate come me.
Trovi utile questa opinione? 
160
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Sabotaggio
Nuove abitudini
Linea di fuoco
L'ufficio degli affari occulti
Il mago
La moglie del lobotomista
La guerra di H
Il canto di Calliope
L'aria innocente dell'estate
Max e Flora
Rincorrendo l'amore
Giochi proibiti
Il canto di Mr Dickens
I Netanyahu
Oblio e perdono
Belle Greene