Narrativa straniera Romanzi storici Le confessioni di Frannie Langton
 

Le confessioni di Frannie Langton Le confessioni di Frannie Langton

Le confessioni di Frannie Langton

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

1826. Londra è in fermento. La folla ha preso d'assalto l'Old Bailey, il tribunale in cui si celebrano i processi più importanti del Paese. La folla è lì per vedere Frannie Langton, la cameriera incolpata di aver ucciso senza pietà i suoi padroni, Mr e Mrs Benham. L'accusa la dipinge come una sgualdrina, una ex schiava seducente e manipolatrice che ha approfittato del buon cuore dei suoi signori. Ma non è la verità, o almeno non è proprio tutta la verità. Così finalmente, dal banco degli imputati, Frannie può urlare al mondo la sua storia. Che inizia in una piantagione, quando da bambina impara a leggere, anche se è incatenata. E finisce nella Londra dei lord e delle dame, dove le catene sono altre, ma non per questo meno dure. In Inghilterra Le confessioni di Frannie Langton è stato un caso letterario: un romanzo gotico e passionale, una ricostruzione storica tanto evocativa quanto precisa, il libro d'esordio più letto e premiato dell'anno. Sara Collins ci trasporta in una Londra fatta di viali oscuri e di segreti ben custoditi tra le stanze di eleganti palazzi. E ci restituisce l'emozionante battaglia di una donna che vuole riappropriarsi della libertà.



Recensione della Redazione QLibri

 
Le confessioni di Frannie Langton 2020-02-04 10:49:06 C.U.B.
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    04 Febbraio, 2020
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

tabula rasa

1812, Paradise, colonia inglese, Giamaica.
La notte e’ calda e afosa, dagli alloggi degli schiavi una bimba mulatta striscia sull’erba verde e fresca vicino al fiume.
Osserva silenziosa la grande casa padronale dietro lo zuccherificio, illuminata dal tremolio delle candele l’ombra della Signora che si prepara per la notte di candido lino. Ha solo sette anni e sta per essere chiamata a prestare servizio in casa, la schiavitù è reale e brutale e legale.

1826, tribunale di Old Bailey, Londra.
La sala e’ gremita, la spada e’ incisa sul muro alle spalle del giudice. Il fruscio delle toghe e’ coperto dalle ingiurie del pubblico che le grida: Assassina! Le catene alle mani, il viso chinato, gli sputi su di lei.
Vogliono vedere impiccata la mulatta criminale, sul banco le prove dell’omicidio dei suoi padroni, accanto al coltello un vaso contenente un feto umano.

Frances leggeva Milton un tempo, lui diceva che la mente e’ il proprio luogo che puo’ fare un cielo dell’inferno, un inferno del cielo. Rammentando o dimenticando.
Non ricordo risponde l’assassina, non ricordo. Io l’amavo, non lo avrei mai fatto, non ricordo. Non ricordo.

Bellissima e ricca la trama e buona la ricostruzione storica, per la maggior parte del romanzo mi successe quel che di rado mi accade. Nulla, zero, indifferenza. Apatia e privazione totale da ogni stimolo emozionale, positivo o negativo che esso fosse.
La passione non mi bruciava priva come era delle sue membra scarlatte e roventi, la violenza non mi feriva colpendomi col profondo nero di una verga sulla tenera pelle nuda. Il dolore non era intriso del denso viola di una ferita inferta e sanguinante, la menzogna era sbiadita e non mi imbrogliava col suo giallo fluorescente e beffardo, nemmeno un pugno di bianco nella tenerezza che avrebbe dovuto mondarmi. Discreta era la narrazione, senza pero’ che l’autrice riuscisse a donare la vita ai suoi personaggi.
Poi nelle ultime cento pagine la Collins ritrova il vigore e torna tra noi. La smette di incartare tonnellate di idee, ora diventa madre delle sue creature. Ora esse respirano, si disperano, palpitano.
Il tribunale si popola di uomini e donne vere, infervorati e crudeli, le grida ed i silenzi. Gli avvocati procedono con le loro accorate arringhe, l’imputata freme, urla e si dibatte.
Eccoli i colori, eccola Frances, la schiava la bambina la donna l’assassina quando soffriva, amava, leggeva, ubbidiva, quando veniva vessata e punita. Finalmente, finalmente.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
200
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
2.0  (1)
Contenuto 
 
3.0  (1)
Piacevolezza 
 
2.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Le confessioni di Frannie Langton 2021-05-03 13:20:22 violetta89
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
violetta89 Opinione inserita da violetta89    03 Mag, 2021
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

una mulatta a Londra

Da un libro presentato come "caso letterario dell'anno" mi aspettavo molto di più, in realtà ammetto che ho arrancato per arrivare in fondo. Si tratta di un punto di vista nuovo, riconosco l'originalità della trama: la storia è raccontata da Frannie, una "mulatta" che vive in una piantagione in Giamaica e si ritrova catapultata a Londra insieme al suo padrone che, appena arrivati in terra inglese, la vende come serva. Dopo lo shock iniziale, Frannie si trova a creare un rapporto speciale con la padrona, mentre col padrone ci saranno sempre problemi. Un giorno però i due vengono trovati massacrati e Frannie viene accusata di omicidio, scriverà le sue memorie dal carcere indirizzandole al suo avvocato difensore, e in questo modo ripercorrerà tutta la sua vita fino all'esito del processo.
Sicuramente è molto interessante la figura di Frannie, però sinceramente credo che l'autrice abbia calcato un po' troppo la mano, infilando nella trama un po' troppe cose. Alla fine, davvero si dura fatica a seguire tutto, oltretutto il ritmo risulta molto rallentato e, esclusa la parte finale, non scorre tanto.
Ho apprezzato il punto di vista originale ma nell'insieme il libro non mi è piaciuto e non lo consiglierei.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
60
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Sabotaggio
Nuove abitudini
Linea di fuoco
L'ufficio degli affari occulti
Il mago
La moglie del lobotomista
La guerra di H
Il canto di Calliope
L'aria innocente dell'estate
Max e Flora
Rincorrendo l'amore
Giochi proibiti
Il canto di Mr Dickens
I Netanyahu
Oblio e perdono
Belle Greene