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Liberazione

Letteratura straniera

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Romanzo storico emozionante e avventuroso, Liberazione è ispirato alle vicende di un personaggio realmente esistito. Agli occhi degli Alleati è un’impavida combattente per la libertà, una leggenda delle operazioni speciali, una donna completamente fuori dagli schemi. Per la Gestapo, un fantasma, un’ombra, la persona più ricercata al mondo. Ma all’inizio, Nancy Wake non è altro che una giovane donna arrivata a Marsiglia dopo un’infanzia difficile in Australia. Nel cuore più antico della città affacciata sul Mediterraneo ha conosciuto e sposato Henri, l’uomo che ama perdutamente. Ma non appena la Francia entra in guerra, il suo sprezzo del pericolo e la fede nei valori della democrazia e della libertà la spingono a prendere parte alla Resistenza contro i nazisti. Diventa così la temibile spia nota come il Topo Bianco. Con una taglia di centomila franchi sulla testa, è fra i principali ricercati della Gestapo. Quando i tedeschi che le danno la caccia arrestano il marito e lo torturano per avere sue notizie, Nancy fugge in Gran Bretagna. Qui si unisce agli agenti segreti inglesi con cui pianifica il ritorno in Francia per unirsi ai combattenti della Resistenza nell’Alvernia. E sarà un ritorno degno di un personaggio memorabile. Perché lei è pronta a tutto pur di sconfiggere i tedeschi e liberare la Francia. Ed è pronta a dare la vita pur di salvare il marito.



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Liberazione 2020-12-08 17:01:04 ALI77
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ALI77 Opinione inserita da ALI77    08 Dicembre, 2020
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LA STORIA DI NANCY WAKE

Nancy Wake, è una giovane donna che vive a Marsiglia con il futuro marito Henri, è un personaggio veramente esistito infatti era una spia che faceva parte della Resistenza francese per combattere i nazisti.
Era una donna coraggiosa, dalla forte personalità tanto brava e temuta da essere soprannominata "Topo Bianco" e avere una taglia di centomila franchi che le pendeva sulla testa.
Henri verrà catturato e la nostra storia inizia da lì, Nancy dovrà scappare in Gran Bretagna e cercare di fare di tutto per salvarlo.
La protagonista nasce in Australia, ha un' infanzia difficile e non riesce ad instaurare un rapporto pacifico con i genitori e a sedici anni scappa via, prima in America, poi a Londra e infine in Francia.
Nancy e Henri si conoscono a Cannes, l'uomo è più grande di lei ed è ricco, questo è molto importante per riuscire a portare a termine le varie operazioni della Resistenza e per aiutare gli altri suoi "colleghi" nel combattere i nazisti.
"Era pronta a fare di tutto per contribuire ad accelerare il collasso di quel malvagio regime fondato sull'odio."
La vicenda narrata si svolge dal gennaio 1943 a giugno 1944, il 6 giugno di quell'anno ci fu lo sbarco in Normandia.
Il libro è scritto a quattro mani e nonostante si basi su dei fatti realmente accaduti alcune parti sono romanzate, ma il problema che ho avuto nella lettura è stato lo stile di scrittura.
La storia è interessante a livello storico, conoscere la vita di una spia durante il periodo nazista è un argomento che mi ha dà subito incuriosita, però ho fatto molta fatica ad entrare nella storia e forse non ci sono riuscita.
In questo testo ho trovata poca emozione, in alcune parti le vicende narrate sono avvincenti ma poi invece, in altri punti, la narrazione perde di potenza e di intensità.
I due autori, secondo me, non sono riusciti a coinvolgere il lettore e ad amalgamare il loro modo di scrivere e hanno creato un romanzo piatto, rendendo il personaggio di Nancy in alcuni momenti davvero capriccioso e poco verosimile.
Sembrava di leggere le varie vicende, le varie azioni che coinvolgevano Nancy e la sua lotta al nazismo senza esserne partecipi, senza essere coinvolti, come se leggessimo un libro di storia.
L'antagonista di questa storia è il maggiore della Gestapo, Böhm, che arresterà e torturerà Henri e cercherà Nancy; è in realtà un personaggio inventato, a fine libro infatti c'è una breve nota storica che chiarirà alcuni cose della storia.
E' un uomo crudele, senza scrupoli e rappresenta la maggior parte dei soldati nazisti che per vincere non guardavano in faccia a nessuno.
Ho trovato interessante la cartina ad inizio libro con le zone dove combatteva Nancy.
La protagonista è sicuramente una donna che ha dimostrato la sua forza e il suo valore, ma nel testo ha delle cadute, ci sono alcuni punti in cui tutto crolla e il personaggio che avevamo conosciuto non c'è più; diventa ingenua e io mi sono chiesta se fosse davvero così intelligente e astuta come ce l'avevano precedentemente descritta. Oppure, per esigenze narrative, gli autori abbiamo calcato un po' troppo la mano inventando alcuni passaggi un po' troppo inverosimili.
I capitoli sono brevi e questo aiuta sicuramente la lettura, ma ci sono delle parti molto descrittive e prolisse che mi hanno annoiata.
Mi aspettavo di più, non so se consigliarlo o meno, perché l'argomento trattato è molto interessante e la storia di Nancy Wake andrebbe conosciuta, ma la narrazione è davvero pesante e priva di emozione.
Visto che faranno il film spero di poterlo apprezzare di più del libro.

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Consigliato a chi ha letto...
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Liberazione 2020-12-05 13:33:05 Mian88
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Mian88 Opinione inserita da Mian88    05 Dicembre, 2020
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Topo bianco

«Quante persone c'erano nascoste in quel momento fra le rovine e le case ancora in piedi? Gente troppo spaventata per muoversi e che si limitava ad ascoltare in silenzio. Forse stavano pregando anche loro. Forse tutte quelle preghiere sarebbero servite a qualcosa. O forse no.»

Il suo nome è Nancy Wake ma tutti la conoscono come Topo Bianco. Di origine australiana, vissuta nel Nuovo Mondo e approdata a Marsiglia dopo un'infanzia e una adolescenza travagliate, ella è sposata con Henri Fiocca, un importante uomo d'affari a capo dell'azienda di famiglia da una decina d'anni, uomo che è consapevole della sua attività segreta e che non manca mai di appoggiarla. Siamo a Marsiglia, è il 1943 e Nancy è parte attiva della resistenza, non può proprio tollerarli, i nazisti, e ogni suo respiro è dedito a questa battaglia senza fine perché non può rinunciare alla democrazia, perché non può rinunciare alla libertà, perché non può tollerare quella violenza gratuita e quelle vessazioni su quegli innocenti che vengono perseguitati. Ed è proprio la Gestapo a cercarla con maggior fervore, il suo ruolo nella lotta al nazismo è troppo centrale per passare inosservato. Per quanto pensi di essere al sicuro e di non aver destato sospetti in realtà le sue azioni e i continui movimenti economici del marito per finanziarla non sono passati inosservati, sarà proprio l'uomo colui che per primo dovrà fronteggiare il nemico tedesco: verrà interrogato, torturato e le sue sorti non saranno delle più rosee ma Nancy non lo scoprirà subito. Non potrà.

«Così presto? È strano come a volte ci sorprenda quello che in cuor nostro ci aspettavamo da tempo. La sua reputazione e quella della famiglia dovevano pur valere ancora qualcosa a Marsiglia. Henri provò a resistere. [...] I loro sguardi si incontrarono e Henri si sentì gelare il sangue nelle vene. In quell'istante capì che né la legge, né i soldi o l'influenza della sua famiglia gli avrebbero offerto la protezione d cui aveva disperatamente bisogno.»

Non potrà perché Nancy dovrà fuggire, dovrà rifugiarsi in Gran Bretagna dove, unitasi agli agenti segreti inglesi, pianificherà il rientro in Francia per combattere insieme ai combattenti della Resistenza nell'Avernia. Riuscirà a riabbracciare suo marito? Riuscirà a portare avanti la lotta per la salvezza contro la Germania?
Quello che ci presentano Darby Kealey e Imogen Robertson è un romanzo storico ispirato a fatti realmente accaduti e che vedono protagonista Nancy Grace Augusta Wake, classe 1912, Nuova Zelanda, e personaggio realmente attivo nel periodo della resistenza francese. Sono vere azioni che ritroviamo tra queste pagine, è vera la relazione amorosa che ella ha avuto con il ricco industriale Fiocca con la quale si è sposata il 30 novembre 1939, è veritiera anche la caratterizzazione del suo personaggio che, pagina dopo pagina, arriva al lettore con tutto il suo carisma e il suo spirito indomito. Non nego che in alcuni passaggi quel che viene narrato sembra troppo, che la linea narrativa tra finzione e realtà è portata ai massimi e che talvolta il lettore tende a chiedersi quanto sia il vero di quel che sta assaporando ma la nota storica finale dei due autori è alquanto esaustiva e chiara nell'esplicare e nel chiarire dove è l'artifizio narrativo e dove questo non vi è.
Unica pecca che ho ravvisato nella lettura è stata una penna un po' troppo prolissa e descrittiva che ha teso a farne perdere di intensità e a rallentarne lo scorrimento.
Nancy è stata una donna coraggiosa, è stata una donna che ha lottato per fare la differenza, che ha contribuito per la lotta di quelli che erano i suoi ideali e che ci ha insegnato a credere sempre in questi, portandoli avanti con coraggio e determinazione, senza mai arrendersi.
Apprenderemo insieme a lei di quel che è stato, saremo catturati in vicende anche rocambolesche ma saremo anche chiamati a interrogarci su tanti elementi e su un passato che non deve essere dimenticato mai.

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