Dettagli Recensione

 
Un posto sbagliato per morire
 
Un posto sbagliato per morire 2012-01-29 18:20:52 Argento
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Argento Opinione inserita da Argento    29 Gennaio, 2012
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Esiste il posto giusto per morire?

Scopro per caso questo scrittore. E insieme a lui, il commissario Melis, il protagonista del romanzo di Hans Tuzzi; ill commissario è uomo silenzioso, ma un grande osservatore della natura umana.E la natura umana parla ancor di più dei fatti!
Ci troviamo in quella che negli anni ’80 era la “Milano da bere”, quando lo yuppismo la faceva da padrone e tutto sembrava possibile. Avere successo, mettersi in mostra, era, in quegli anni, il diktat per chi voleva “esserci”. Ma al commissario tutto questo non importa, lui scava nei meandri della vita e dell’anima delle vittime per riuscire a risolvere il caso.
Un architetto famoso, della Milano bene, è stato assassinato in un vicolo malfamato della periferia; cosa ci faceva lì a quell’ora di notte, in un posto sbagliato per morire?
L’indagine parte da qui, dapprima in maniera canonica, ma lentamente il commissario intuisce che la chiave di volta dell’indagine sta nella vita della vittima. Un affermato professionista, tanti amici ma anche tanti nemici, due ex moglie e un figlio, il piccolo Duccio, che potrebbe essere suo nipote per la grande differenza di età, ma che è stato, fino all’omicidio, la ragione di vita dell’architetto. Queste informazioni sono di pubblico dominio, ma cosa può esserci nella vita di un uomo irreprensibile da spingere qualcuno a ucciderlo? Il commissario Melis comincia così a mettere a nudo “l’anima” della vittima e a scavare nella sua vita e in quella delle persone che lo hanno circondato.
La trama si delinea e il racconto ci prende, narrando una vicenda di grande solitudine e di amore che a volte lascia l’amaro in bocca. Le domande del commissario diventano quelle del lettore. Lo stile asciutto, i personaggi ben caratterizzati e sullo sfondo Milano, città forse difficile da vivere in quegli anni, rendono il ritmo narrativo serrato e scorrevole.
E quando l’indagine sembra arenarsi un evento improvviso porta il commissario a risolvere il caso. Tutte le domande sembrano trovare risposte. Tutte tranne una: dove vanno i palloncini quando volano di mano ai bambini, allontanandosi nell’azzurro, lassù fino a essere un punto lontano lontano?
A questo Melis non sa dare risposte.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
I gialli alla "Simenon"
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
2.9 (2)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

L'orizzonte della notte
Pesci piccoli
Omicidio fuori stagione
Tutti i particolari in cronaca
Il giudice Surra e altre indagini in Sicilia
La forma dei sogni
Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America
Soledad. Un dicembre del commissario Ricciardi
Sua Eccellenza perde un pezzo
Il sale sulla ferita
L'educazione delle farfalle
Il cliente di riguardo
L'ultimo ospite
La morra cinese
Colpo grosso ai Frigoriferi Milanesi
Colpo di ritorno